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Clamoroso al CIV: Ducati irregolare, tolti a Pirro 125 punti!

Mazzata per Michele Pirro: a seguito di verifiche tecniche, il motore della sua Ducati Panigale è stato ritrovato non conforme, quindi il dominatore della SBK tricolore è stato squalificato da 5 gare, perdendo 125 dei 150 punti conquistati in gara. Esaminata anche la moto di Baiocco, ma è ok: Matteo nuovo leader

Pirro squalificato!

Alla vigilia del penultimo appuntamento del CIV 2016, quello di Imola, arriva una notizia clamorosa: la Commissione Sportiva Nazionale ha riscontrato delle irregolarità sulla Ducati Panigale di Pirro (team Barni), in particolare è una parte del motore a non essere risultata conforme con gli articoli 9.2.1 e 9.2.3 dell’annesso velocità RTSBK 2016, con particolare riferimento alla lavorazione delle sedi valvole del motore. In seguito a queste verifiche, è stata chiesta al Giudice Sportivo Nazionale la squalifica di Pirro dai round 1, 2, 3, 4 e 6 del CIV SBK 2016 (di seguito tutte le spiegazioni nella sentenza del Giudice Sportivo Nazionale). Il Giudice ha accolto la richiesta e ha estromesso Pirro dalla classifica dei round incriminnati, così l’assoluto dominatore della SBK nazionale perde 125 dei 150 punti conquistati con le 5 vittorie Vallelunga, Mugello e Misano. Quindi la classifica del CIV  SBK cambia come segue, per quanto riguarda le prime 5 posizioni:
1 - Matteo Baiocco, 87 p.
2 - Matteo Ferrari, 81 p.
3 - Kevin Calia, 66 p.
4 - Lorenzo Lanzi, 60 p.
5 - Niccolò Canepa, 58 p.
 
Mancando ancora 4 round ed avendo Pirro 25 punti in classifica dovuti alla vittoria del round 5, non contestabile, Michele può ancora sperare nella matematica e in qualche disavventura degli avversari, indispensabile anche in caso di quadrupla vittoria. Ma non ci nascondiamo dietro un filo d’erba: l’impresa sarebbe disperata. Notare che anche il motore della Ducati di Baiocco è stato esaminato, ma è risultato conforme, anche se dalla sentenza si capisce che il motore della moto di Matteo è stato più che altro usato come pietra di paragone per verificare la regolarità di quello di Pirro.

RICAPITOLIAMO

Dopo i round di Misano del CIV 20016, le Ducati di Pirro e Baiocco sono state sottoposte a verifiche tecniche, richieste a gran voce soprattutto a seguito del gran cappotto rifilato da Michele a tutti gli avversari: vittoria in tutte le 6 gare, giri veloci e quant’altro. Non che Baiox andasse piano, costituendo di fatto la vera seconda forza del campionato, specie dal Mugello in avanti (prima lo era stato Calia).
Niente di strano, succede spesso che le moto siano sottoposte a verifiche (quella di Baiocco lo era già stata, in relazione allo scarico, poi risultato regolare), ma se non ci sono comunicazioni ufficiali sulle verifiche (né prima né durante) e dopo 5 ore di controlli non si trova nulla, forse deve suonare un campanello di allarme, come minimo sulle modalità di gestione della cosa. Si sapeva che sotto osservazione c’era il motore, di cui si contestava il diametro di un condotto, ma l’assenza di comunicazioni lasciava tutto in sospeso, con tutto quel che comportava in termini di conferma dei risultati in gara e definizione della classifica generale.
Bene, alla fine la sentenza è arrivata (ma dopo più di un mese di attesa: avremmo saputo qualcosa in caso di perfetta regolarità del motore della Panigale di Pirro?), con Michele martellato e Baiocco assolto. Di seguito la sentenza integrale.

La sentenza

Il giorno 1° settembre 2016, presso la sede della F.M.I., in Roma, Viale Tiziano, 70, IL GIUDICE SPORTIVO NAZIONALE ha pronunciato la seguente DECISIONE sulla istanza della C.S.N. del 31.8.2016, avanzata all’esito delle verifiche tecniche effettuate sul motore del pilota Michele PIRRO (nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 5.7.1986 ed ivi residente alla via Isonzo, n.6 tesserato e licenziato 2016 con il M.C. “G.S. FIAMME ORO” con tessera n. 16021591 e licenza VS Senior Velocità n. 0002780Z), con cui lo stesso ha partecipato ai rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike e contenente richiesta di 2 esclusione dello stesso dai rounds citati, per le irregolarità riscontrate sul predetto motore, con ogni conseguenza sul punteggio acquisito, nonché di autorizzazione di modifica delle relative classifiche.
 
Il G. S .N.
- letta la richiesta della C.S.N.;
- letti gli atti ad essa allegati;
- letta la relazione tecnica di Daniele Infante;
- letta la norma di cui al R.M.M., artt. 9.2.1. e 9.2.3 dell’annesso Velocità RTSBK 2016;
 
OSSERVA
 
La richiesta, nei termini prospettati dalla C.S.N., è fondata e, pertanto, va accolta. Invero, l’esame della documentazione acquisita agli atti del procedimento, ivi compresa la relazione tecnica del membro del Comitato Tecnico F.M.I., Daniele Infante, incaricato dal competente C.T. perché effettuasse le verifiche tecniche successive alla gara, ai sensi dell’art. 42.1 R.M.M., nonché della normativa di riferimento, consente a questo Giudice di accogliere le istanze ivi contenute, per i motivi che appresso si spiegheranno.
 
Come già evidenziato, a seguito dei dovuti accertamenti compiutamente descritti nella relazione tecnica del Commissario Infante, la medesima C.S.N., in data 31.8.2016, ha espresso, dunque, il proprio parere e ha rilevato che il motore con il quale il Pilota Michele PIRRO aveva disputato i rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, classe Superbike, non poteva considerarsi conforme alle caratteristiche previste dal Regolamento Annesso RTSBK 2016 (artt. 9.2.1 e 9.2.3), essendo stata riscontrata, nel caso di specie, «una lavorazione delle sedi valvole con eliminazione di uno “scalino”», presente, invece, sia sulle teste motore di altro concorrente sottoposto alla medesima verifica tecnica successiva, che sulle teste motore master prelevate in F.I.M. ed in Ducati (quale casa costruttrice del motore 3 stesso), «con asportazione di materiale quantificabile in almeno 1 mm di diametro (applicando le tolleranze massime più favorevoli al pilota)».
 
Sul punto, può considerarsi pienamente esaustiva e condivisibile la relazione tecnica a firma del Membro del Comitato Tecnico F.M.I., Daniele Infante, investito delle suddette verifiche: invero, detto elaborato descrive, con dovizia di particolari, il procedimento di comparazione tra i motori con cui i due piloti sottoposti a verifiche tecniche (PIRRO e BAIOCCO) hanno gareggiato nel C.I.V., Cat. Superbike, le teste motori omologate per la partecipazione ai Campionati Superbike, ossia, quelle master - in possesso della Federazione Motociclistica Internazionale - e quelle prodotte dalla Ducati, quale casa costruttrice di entrambi i motori in uso ai piloti, innanzi citati e, come detto, sottoposti a verifiche, nonché il relativo esito. Ebbene, alla stregua dei dati tecnici contenuti nella relazione predetta, è stata riscontrata una irregolarità sul motore con cui il pilota PIRRO ha gareggiato nei rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike, ai sensi degli artt. 9.2.1 e 9.2.3 del Regolamento Annesso RTSBK 2016, consistente nella assenza di uno “scalino” nelle sedi valvole e nella mancanza di materiale nella testa per almeno 1 mm di diametro, in considerazione del regime di tolleranza da applicare nelle diverse comparazioni. O meglio, la asportazione di materiale riscontrata sul motore predetto, è pari - addirittura - ad 1,4 mm se rapportata alla testa master FIM n. 3, che, secondo quanto descritto nella relazione tecnica a firma del C.T. Infante, è da considerarsi come il «master riconosciuto ufficialmente come tale, (…), depositato da Ducati in fase di omologazione presso FIM stessa della Panigale 1199 R 2015», quindi della motocicletta con cui il pilota Michele PIRRO partecipa al Campionato Italiano Velocità 2016.
 
Le caratteristiche tecniche innanzi descritte, sono presenti, invece, sia nelle teste di comparazione F.I.M. e Ducati all’uopo utilizzate, che nel motore dell’altro pilota sottoposto alla medesima verifica tecnica (BAIOCCO). Di conseguenza, il motore con cui il pilota PIRRO ha gareggiato nei rounds del C.I.V. 2016 in precedenza richiamati, è da considerarsi non conforme agli artt. 9.2.1 e 9.2.3 del 4 Regolamento Annesso RTSBK 2016, nonostante sia stata debitamente considerata la tolleranza massima più favorevole al pilota stesso. Analogo discorso non può farsi, invece, per il round 5 del C.I.V. 2016, classe Superbike, disputato dal PIRRO in data 30 luglio 2016 a Misano Adriatico. Invero, in tale occasione, il team BARNI per cui il PIRRO gareggia – in considerazione del fatto che la vigente normativa C.I.V. prevede l’utilizzo di un massimo di tre motori a stagione - ha ottenuto la punzonatura di un secondo motore: sino ad allora, il medesimo team aveva richiesto ed ottenuto la punzonatura di un unico motore, ossia quello sottoposto a verifiche ed utilizzato nei primi 4 rounds e nel sesto. Infatti, dal momento che al termine del round 5 del C.I.V., il 30 luglio 2016, non sono state effettuate verifiche tecniche post gara nella classe Superbike, non vi è la certezza che anche tale quinto round sia stato disputato dal PIRRO con il medesimo motore sottoposto a verifiche dopo la conclusione del round 6, effettuate dal 31 luglio 2016 in poi e conclusesi a seguito del complesso procedimento descritto nella relazione tecnica del C.T. Infante, all’uopo incaricato, allegata agli atti di ufficio e più volte richiamata. In altri termini, il motore risultato irregolare a seguito degli accertamenti citati, è stato utilizzato dal pilota Michele PIRRO per disputare i primi 4 rounds del C.I.V., in quanto - sino a quel momento – era stato l’unico motore punzonato su richiesta del team BARNI, e il round n. 6, al termine del quale, a partire dal 31 luglio 2016, lo stesso è stato sottoposto a verifiche tecniche ed è risultato essere quello punzonato fin dall’inizio; per ciò che concerne il round n. 5, precedentemente al quale il team BARNI aveva ottenuto la punzonatura di un secondo motore, in assenza di ogni verifica tecnica al riguardo, esso può considerarsi validamente disputato dal pilota PIRRO medesimo.
 
Ciò detto, alla luce delle suesposte considerazioni e conformemente alla relazione tecnica già citata, il pilota Michele PIRRO va escluso dai rounds 1, 2, 3, 4 e 6 del Campionato Italiano Velocità 2016, cl. Superbike. Tanto comporta, di conseguenza, l’annullamento del punteggio dallo stesso ivi acquisito e la correzione delle relative classifiche. Inoltre, tenuto conto di quanto innanzi, questo Giudice ritiene atto dovuto trasmettere gli atti al Procuratore Federale perché adotti i provvedimenti di propria competenza sul caso.
 
P.Q.M.
 
il Giudice Sportivo Nazionale,
- ACCOGLIE la richiesta della C.S.N.;
- AUTORIZZA la C.S.N. medesima alla modifica delle classifiche del Campionato Italiano Velocità 2016, classe Superbike, a seguito della esclusione del pilota Michele PIRRO [nato a San Giovanni Rotondo (FG) il 5.7.1986 ed ivi residente alla via Isonzo n. 6, tesserato e licenziato 2016 con il M.C. “G.S. FIAMME ORO” con tessera n. 16021591 e licenza VS Senior Velocità n. 0002780Z], perché proceda alla loro pubblicazione in sostituzione delle precedenti;
- ORDINA la trasmissione degli atti del presente procedimento al Procuratore Federale per i provvedimenti di sua competenza. 
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