06 October 2010

Kawasaki W800

Kawasaki ha mostrato a Colonia la W800, un naked in stile rétro, ispirata alla W1 del 1966, che fu la prima motocicletta prodotta dalla Casa di Akashi.

Kawasaki w800

Colonia (GERMANIA) ottobre 2010 – STORIA I progettisti di Kawasaki hanno riscoperto il passato della Casa di Akashi e hanno presentato all’Intermot la W800, ispirata alla W1 del 1966, che fu il primo modello di motocicletta marchiata Kawasaki. La W800 è praticamente la versione con una cilindrata maggiorata della W650, introdotta nei listini della Costruttrice giapponese nel 2000 (anno della prova di Motociclismo) e successivamente ritirata dal mercato. La W800 differisce dalla W650 solamente per la misura dell'alesaggio, che è aumentata di 5 mm, per ottenere la maggiorazione della cubatura.

 

MOTORE La W800 ha il telaio a doppia culla, con il trave superiore a sezione quadrata di 50 mm. È equipaggiata con un motore bicilindrico frontemacia, quattro tempi, quattro valvole, raffreddato ad aria che ha una cubatura di 773 cc, ottenuta con misure di alesaggio per corsa di 77 mm x 83 mm. La distribuzione è a singolo albero a camme in testa, comandato da coppie coniche. Il motore della Kawasaki W800 ha un contralbero antivibrazioni ed è stato ottimizzato per sviluppare la coppia massima a 2.000 giri e, più in generale, una buona spinta ai regimi medio-bassi. È alimentato ad iniezione, con iniettori a dodici fori e corpi farfallati da 34 mm, che sono stati disposti in modo da ottenere una linea retta tra la scatola filtro e i cilindri. Coppia e potenza non sono dichiarate. Il cambio è a cinque marce. Lo scarico ha il silenziatore “a bottiglia”, come quelli che si utilizzavano negli anni passati.

 

CICLISTICA Al telaio a doppia culla è abbinato un reparto sospensioni composto da una forcella con steli da 39 mm, foderi lucidati e soffietti antipolvere in gomma e da un doppio ammortizzatore posteriore, regolabile nel precarico. Le ruote sono a raggi, con cerchi in alluminio: l’anteriore è da 19”, mentre la posteriore è da 18”. L’impianto frenante utilizza un disco da 300 m di diametro davanti e un tamburo da 160 mm dietro. Gli pneumatici di primo equipaggiamento sono Dunlop TT100GP. La leva della frizione è regolabile su cinque posizioni, quella del freno su quattro.

 

ALLESTIMENTI La Kawasaki W800 ha una linea rétro e si rifà in tutto per tutto alle moto degli anni Sessanta e Settanta. A cominciare dall’abbondanza delle cromature, che si ritrovano, sui parafanghi, sui carter motore, sulla leva del cambio, sul pedale del freno, sui coperchi dei componenti dell’iniezione e sul coperchio del pignone, traforato per ridurre la rumorosità meccanica. Quest’ultimo un ulteriore elemento che sottolinea la grande attenzione riservata alle rifiniture della W800 dai tecnici della Kawasaki. Non sono solo le cromature a fare la differenza: si notano subito anche i blocchetti elettrici e la pompa del freno in alluminio satinato nero, come si usavano in passato, anziché in plastica come quelli montati oggi. Il quadro strumenti è molto essenziale ed è formato da un tachimetro e da un contagiri analogici di forma circolare. Il tachimetro integra un piccolo display digitale LCD, che include un contachilometri totalizzatore, un contachilometri parziale e un orologio. Nel contagiri sono invece posizionate le spie che comprendono indicatori di direzione, riserva del carburante, accensione fari abbaglianti, pressione dell’olio e folle inserito. Il faro anteriore è di forma circolare e ha le bordature cromate, come gli indicatori di direzione. La sella è di forma lunga. I fianchetti sono in acciaio lucidato. Ai lati del serbatoio sono stati posizionati dei salva ginocchia in gomma, che migliorano la presa quando bisogna stringerlo fra le gambe. Il passeggero può aggrapparsi ai maniglioni laterali, anch’essi cromati per non interferire con l’estetica della moto. Per facilitare le operazioni di parcheggio è stato montato un cavalletto centrale.

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