24 August 2010

MotoGP 2010 Indianapolis

Torna in scena il Motomondiale con la seconda tappa sul territorio statunitense: dopo Laguna Seca, ecco Indianapolis

Motogp 2010 indianapolis

La MotoGP torna in pista il prossimo weekend con la seconda tappa negli USA. Dopo Laguna Seca, ecco Indianapolis. Circuito famoso per le gare automobilistiche, dal 2008 ospita anche il Motomondiale. Le prime due edizioni corse sullo storico tracciato le ha vinte Yamaha, la prima volta con Valentino Rossi e lo scorso anno con Jorge Lorenzo. Probabile che quest’anno si replichi, considerato che la casa di Iwata ha sulle sue moto i piloti favoriti ma la competizione è agguerrita quindi è tutto da decidere. “La capitale del mondo delle corse” viene anche chiamato l’Indianapolis Motor Speedway che, a differenza di quanto si faccia a Laguna Seca, ospita del Motomondiale anche le classi minori (125 e Moto2) sui suoi 4.218 metri e 16 curve.

 

La classifica parla fin troppo chiaro: Jorge Lorenzo arriva nell'Indiana come leader indiscusso di un mondiale difficile da perdere. Il pilota Fiat Yamaha con 77 punti di vantaggio sul primo rivale corre per mantenere una distanza di sicurezza, per sviluppare la M1 2011 e per infrangere record, cosa a cui sembra essersi piacevolmente abituato lo spagnolo numero 99. Con la vittoria di Brno, la settima della stagione, Lorenzo arriva a 33 vittorie totali in carriera, pareggiando il risultato di Dani Pedrosa e mettendo nel mirino le 37 totali di un campionissimo come Jorge Martinez Aspar nella speciale classifica tutta spagnola che vede, per il momento, Angel Nieto imprendibile a quota 90.

 

Proprio Daniel Pedrosa, che lo scorso anno, caduta a parte, dominò il GP di Indianapolis per tutto il fine settimana correrà per difendere la seconda piazza in classifica dagli attacchi di Stoner e Dovizioso in ritardo rispettivamente di 39 e 43 punti. Parlando di record, allo spagnolo del team HRC basterà chiudere settimo per diventare il quarto pilota di sempre per punti conquistati in tutte le categorie superando Mick Doohan.

 

Come detto, alle spalle dei due spagnoli, Stoner e Dovizioso proveranno a muovere le acque, entrambi in lotta per la seconda piazza ed entrambi ancora in cerca della prima vittoria nel 2010. L'australiano tenterà con l'aiuto di una nuova forcella anteriore, vera piaga della Desmosedici GP10, mentre l'italiano del team Repsol Honda potrà contare su sospensioni aggiornate.

 

Valentino Rossi, alla prima da "separato in casa", continuerà il processo di totale recupero con l'idea di tornare sul podio come a Laguna Seca e, perché no, a vincere. Al momento 5º nel mondiale, dovrà guardarsi le spalle dal probabile futuro compagno di squadra Nicky Hayden, che tra le curve amiche di Indy proverà a tornare grande.

 

Altro pilota che potrà sfruttare il tifo statunitense sarà Ben Spies. La sua prima parte di stagione ha già convinto i vertici Yamaha che sarà lui il post-Valentino nel 2011 e i numeri parlano da soli: nelle su prime 14 gare mondiali (11+3 wildcard) ha totalizzato 119 punti, 5 in più di Hayden quando esordì nel 2003, conquistando 1 podio e per ben sette volte nella top6.

 

Randy De Puniet, ancora in recupero con la LCR Honda, Marco Melandri, il più giovane pilota di sempre al via del suo GP numero 200 (meglio di Chas Mortimer) e Colin Edwards completano la top ten. Alle loro spalle Marco Simoncelli, Héctor Barberá e Álvaro Bautista faranno la prima apparizione a Indy da piloti MotoGP, mentre Loris Capirossi e il duo Pramac Racing formato da Aleix Espargaró e Mika Kallio correrà per migliorare un 2010 difficile.

 

Capitolo conclusivo per Hiroshi Aoyama, tornato in pista nei test di Brno e probabile presenza nel Red Bull Indianapolis Grand Prix a discapito del sammarinese Alex de Angelis.

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