Puglia: da Taranto a Grottaglie
Taranto
TARANTO Harry Swinburne, poeta
del XIX secolo, viaggiò a lungo nell’Italia meridionale e, arrivando a
Taranto, rimase colpito dal fascino del luogo: “Ai miei piedi si stende,
simile ad un lago ovale e suddiviso in due insenature irregolari da una
breve penisola, il placido specchio d’acqua del mar piccolo; gli uliveti
gli fanno da sfondo su entrambi i lati, mentre le opposte colline sono
rivestite di frutteti e campi di grano”. Sicuramente qualcosa è cambiato
da allora, le strutture dell’Italsider con i loro fumi perenni hanno
sicuramente
offeso il panorama, ma il fascino è rimasto. È possibile accorgersene
percorrendo
la Circummarpiccolo che fiancheggia lo specchio d’acqua più orientale
o attraversando il ponte che supera i due bacini d’acqua. Taranto è
sicuramente
città che non passa inosservata e che merita una visita, vuoi per il museo
archeologico, secondo per importanza nell’Italia meridionale dopo quello
di Napoli, vuoi per il duomo, una delle chiese romaniche più antiche di
Puglia, e non ultimo per i resti ellenistici visibili dappertutto.
Paesi fantasma
PAESI FANTASMA Dalla città si uscirà seguendo le indicazioni litoranea,
che di fatto inizierà dopo il bivio per La Lama. Appare subito chiaro che
un’urbanizzazione feroce ha in molti casi deturpato un tratto di costa
fantastico. Il mare, limpidissimo, è di un celeste scoraggiante, ma il
cemento è ovunque. La cosa intristisce ancora di più nei periodi fuori
stagione, parliamo del 90% dell’anno, rendendo questi agglomerati dei
veri e propri paesi fantasma. Le torri d’avvistamento accompagnano
l’escursione
per tutto il tratto costiero, alcune in pessime condizioni, altre ben
conservate.
Tra questa spiccano quella di Torre dell’Ovo, torre Colimena e torre
Lapillo.
Mare protagonista
MARE: ASSOLUTO PROTAGONISTA Il mare gioca una ruolo di primo piano:
piccole calette si alternano a tratti aspri e rocciosi con scogli bassi
ricoperti da vegetazione mediterranea. Porto Cesareo, consigliato anche
come eventuale punto di fine tappa per la possibilità di pernottamento
e soprattutto per la qualità dei suoi ristoranti, rappresenta l’ultima
tappa sulla costa, prima di addentrarci nell’entroterra. Da piccolo centro
peschereccio, nel corso degli anni si è trasformata in un insediamento
turistico, valorizzato da ben 17 km di spiagge fronteggiate da un arcipelago
di isolotti raggiungibili a nuoto e coperti di vegetazione. La SS 174 dista
poco più di 1 km. Da qui in circa 20 km si arriverà ad Avetrana, costeggiando
l’anello circolare della pista Fiat di Nardò. La vista è nascosta da alte
recinzioni e muri perimetrali ma curiosando in giro sarà possibile vedere
macchine in prova, a volte prototipi senza targa, che entrano ed escono
dal circuito.
Primitivo di Manduria
MANDURIA merita un discorso a parte: il centro è noto per la produzione
di vino e di olio, fu nell’antichità strenua avversaria della Taranto
ellenistica e non perse mai la fiera identità messapica, un gruppo etnico
stabilitosi in Salento attorno al 1200 a.C. Evidenti i resti che testimoniano
le sue origini risalenti fino alla preistoria, quando riuscì a respingere
l’assedio di Archidamo, re di Sparta. Da visitare anche il Fonte Pliniano,
una caverna sotterranea, in parte artificiale, accessibile da una scalinata
monumentale scavata nella pietra. Ma passiamo ai piaceri della gola: il
consorzio produttori vini di Manduria è la più antica cantina del territorio,
nata nel 1932 grazie ad illuminati vignaioli che intuirono le potenzialità
del vitigno principe delle loro terre: il primitivo. Le origini del vino
prodotto da quel vitigno sono lontane e misteriose. La prima etichetta
di cui si ha memoria certa e documentata è del 1891.
Oria, Francavilla, Grottaglie
ORIA, FRANCAVILLA, GROTTAGLIE Oria è
stata una piacevole
sorpresa. Il centro storico conserva ancora l’impianto medievale, con
forti pendenze scalate da stradine strettissime che si intersecano. Il
tutto è dominato dal castello, voluto espressamente nel 1227 da Federico
II. Dopo Francavilla Fontana, ecco Grottaglie, famosa in tutto il mondo
per la produzione di ceramiche artistiche. Dominato dall’immancabile
castello,
alla sua base si accede al quartiere delle ceramiche, detto nel dialetto
locale “camen’rì” (si legge caminì).
Bloc Notes
PORTO CESAREO (LE)
| •Pensione Primavera, in una traversina dei 2 corsi che conducono alla torre, stanze pulite con bagno e prezzi più che ragionevoli.
| PORTO CESAREO (LE)
| •Ristorante da Antimo, via Garibaldi 5, hanno anche un albergo in via Manzoni. •Ristorante U Cannizzu, in estate all’aperto, proprio di fronte alla torre, riparato da canne che danno il nome al locale mentre in inverno si trasferisce di fi anco all’albergo “Porto Cesareo”.
| I
NFORMAZIONI
UTILI
| •Grottaglie, per
le ceramiche il simpaticissimo Giuseppe Fasano, via Crispi 27, tel. 0995/622691
oppure 0995/661640, Internet www.giuseppefasano.it
| •Manduria, Consorzio produttori vini, tel. 0999/735332, Internet www.consvinimanduria.com Se doveste avere un problema meccanico, segnate questo numero di Veglie, ad appena una decina di km da Lecce, in posizione strategica per il nostro itinerario: tel. 0832/969502, risponderanno Giampietro o Giuseppe, gentili e disponibilissimi. L’officina si occupa principalmente di modifi che per le Harley, assai in voga nel Salento, ma i due non fanno nessuna distinzione di marca. •Taranto, APT, c.so Umberto I 121, tel. 0994/532397.
| L
INK
| www.giuseppefasano.it
| www.consvinimanduria.com
|
|
METEO
IN COLLABORAZIONE CON L'AERONAUTICA MILITARE
| www.aeronautica.difesa.it | |