Troppo cara la Diavel, per di più senza Desmo!

Aumento giustificato?

Caro direttore, nell’articolo sulla nuova Ducati Diavel V4, mi pare che l’aumento di prezzo del 22% rispetto al modello precedente sia considerato normale in virtù delle nuove dotazioni e del nuovo motore. A me pare invece una mezza follia. Il motore non è più Desmo e nemmeno è la versione più potente del V4. Insomma, su una muscle bike stradale il V2 da 160 CV era azzeccato. Perdere il Desmo anche sulla Diavel in favore di un V4 Granturismo “ibrido” è veramente inspiegabile. Avere un V4 con solo 8 CV in più mi pare ridicolo, tanto valeva equipaggiarla col V4 della Panigale/Streefighter. Il V4 granturismo, personalmente già mal visto ma tollerato sulla Multistrada, mi sembra proprio fuori luogo sulla Diavel. Sugli equipaggiamenti non mi pronuncio, ma 5.000 euro di aumento sono uno sproposito. Uno disposto a spendere quasi 27.000 euro per una moto non guarda se gli intervalli di manutenzione senza Desmo siano raddoppiati. Avrebbe certamente preferito 40 CV in più rispetto al vecchio modello.

Aurelio Riciputi – email

La risposta di Ducati

Risponde Stefano Tarabusi, Product Manager della famiglia Ducati Diavel: “L’attuale Diavel V4, unica versione in gamma, va considerata, di fatto, una S, in quanto già full optional. L’incremento di prezzo di Diavel V4 MY 23 rispetto a Diavel 1260 S MY 22 è stato del 7%, di gran lunga inferiore rispetto all’inflazione e all’aumento di costo del prodotto. Il Diavel V4 monta il motore V4 Granturismo che è più costoso del motore V2 Testastretta del Diavel 1260. Il piacere di guida che offre, però, è assolutamente incomparabile e lo rende molto più adatto a questa tipologia di moto rispetto al Desmosedici Stradale che, invece, è pensato per un utilizzo più sportivo/racing. Non ci risulta che il motore V4 Granturismo sia “mal visto” su Multistrada, tutt’altro. I Multistradisti che sono passati al V4 ne sono rimasti entusiasti. È sufficiente un test ride, anche breve, per concordare su questa posizione. Molte altre componenti, poi, hanno un costo decisamente più elevato se comparate alla precedente generazione, a partire dall’impianto luci. Basti pensare che la luce posteriore del Diavel V4 costa come il proiettore anteriore, cosa che mai si verifica, ma ci sembrava importante per caratterizzare il più possibile il design e la forte personalità della nuova Diavel V4”.

Il commento di Motociclismo

MOTOCICLISMO: A conferma di quanto riportato da Ducati, ecco cosa scrive del V4 Granturismo il nostro Fabio Meloni dopo il test della Diavel: “È prima di tutto il motore a tracciare un confine netto col passato. Il V4 mostra una volta di più grandissima elasticità. (…) Il confronto in termini di regolarità di funzionamento ai bassi è impari; in più, dispone di medi davvero vigorosi e di una potenza esaltante agli alti - tutto accuratamente in linea con ciò che si cerca in questo modello. L’elettronica poi lo rende se possibile ancor più camaleontico. Si può avere una risposta al gas molto pronta, far fumare in accelerazione la ruota posteriore e sollevare al cielo quella anteriore o, all›opposto, ottenere grande dolcezza e controlli super attenti”. Aumento del prezzo: con un’inflazione tendenziale del 9,1% (dato Istat febbraio 2023), un aumento del prezzo del 7% per un modello completamente nuovo è sgradevole, ma comprensibile. La Scrambler, per restare in casa Ducati, è aumentata del 10% rispetto allo scorso anno, esattamente come la BMW R 1250 GS. Non siamo d’accordo, poi, sull’ininfluenza del raddoppio degli intervalli di manutenzione (cambio olio ogni due anni invece che annuale e controllo gioco valvole ogni 60.000 km invece di 30.000) offerti dalla distribuzione tradizionale: da un lato si risparmia, dall’altro si riduce il tempo in officina e il tempo ha un valore in sé.