di Francesco Pelizzari - 16 May 2023

Prova Fantic Caballero 700 come va, pregi e difetti

La nota scrambler veneta, ora con motore bicilindrico, è stata progettata per mantenere tutte le qualità di moto facile, godibile e versatile, aggiungendo un bel po’ in termini di prestazioni. Nonostante il maltempo, la prima presa di contatto sembra confermare che l’obbiettivo della Casa è raggiunto

COM’È FATTA

L’avevamo presentata già nel fascicolo di Motociclismo di febbraio scorso con una breve prova offroad e interviste ai tecnici che l’hanno creata; e descritta anche qui, dunque non ci dilunghiamo più di tanto. Soltanto per confermare che secondo le dichiarazioni dei responsabili di Fantic la moto è completamente nuova, ridisegnata sull’esigenza di inglobare un motore (il ben noto CP2 di Yamaha) più voluminoso e pesante. Un impegno non da poco volendo mantenere inalterate le doti di facilità e divertimento proprie del Caballero 500, pur con un aggravio di peso dichiarato in 25 kg (175 contro 150, senza benzina; il bicilindrico 700 pesa 53 kg, contro i 40 del “mono” 500). Pensiamo che i tecnici della Casa veneta ex-brianzola siano riusciti nell’intento. Anche se il primo assaggio purtroppo è avvenuto ancora una volta con la pioggia battente che non ha permesso di spingere più di tanto, né di viaggiare su tratti di sterrato. Ma molto presto riprenderemo in mano la moto per una prova completa. E comunque possiamo anticipare che la Caballero 700 sul bagnato si guida molto bene, il che è di ottimo auspicio. Quindi: dove in Fantic sono intervenuti soprattutto è stato sul telaio, per adattarlo alle nuove dimensioni del motore; e su quest’ultimo per adattarlo al meglio allo “stile Caballero”: scarico, aspirazione e mappature motore. Lo stile inteso come design è ispirato invece al Caballero 125 RC del 1974.

La percezione di qualità è elevata, forcellone in fusione di alluminio molto bello con leveraggio progressivo, componentistica della migliore qualità, verniciatura e colori (rosso e azzurro come sui primi Caballero) di ottima fattura, come pure le piastre di sterzo e laterali lavorate al CNC; il bel terminale di scarico sdoppiato ha la protezione in carbonio. Sospensioni Marzocchi non regolabili (a parte il precarico dell’ammortizzatore), ma le loro dimensioni (forcella rovesciata con steli da 45 mm) rassicurano sul fatto che non sia un problema: l’escursione di 150 mm è quella giudicata adeguata all’asfalto e sufficiente per lo sterrato. I cerchi sono da 19” anteriore e 17” posteriore, con pneumatici Pirelli Scorpion STR 110/80 R19 e 150/70 R17. Capitolo freni: disco singolo anteriore, per non incidere sul peso, da 330 mm con pinza a 4 pistoni e posteriore da 245 mm con pinza a 2 pistoni, tutto Brembo. Strumentazione TFT da 3,5” rotonda, una primizia assoluta su uno scrambler, con bluetooth integrato; 3 riding mode: Street, Offroad e Custom che gestiscono cornering ABS e controllo di trazione. Completa il quadro l’impianto luci tutto a LED.

COME VA

La prova è in programma sulle colline del Prosecco, patrimonio Unesco, ma il meteo infame lascia soltanto intuire qualcosa della straordinaria bellezza che ci circonda: i favolosi vigneti sembrano voler invitarci a tornare al più presto. Della Caballero 700 ci piacciono subito il manubrio ampio stile flat-track e la sella accogliente, comoda senza essere cedevole e ampia anche per il passeggero, che a occhio dovrà avere però la gamba non troppo lunga vista l’altezza delle sue pedane. A motore avviato ci piace il suono allo scarico un po’ diverso da quello che ricordiamo sulle Yamaha che montano lo stesso motore, ci sembra più gutturale, quasi una promessa di avere più ricchezza ai regimi medio-bassi. Immediatamente una volta in marcia apprezziamo l’avantreno “in mano”, diretto, che a sua volta ci fa riflettere una volta di più sull’efficacia che hanno raggiunto i pneumatici moderni sul bagnato: in questo caso i Pirelli Scorpion STR, che regalano una bella confidenza quasi come se l’asfalto fosse asciutto, nonostante la tassellatura; grande merito va tuttavia all’equilibrio della ciclistica, che riguarda anche la corretta distribuzione del peso. In generale il percepito sulla qualità del prodotto da fermo resta il medesimo in movimento, anzi forse aumenta: ci troviamo a pensare che certe proposte orientali di simile impostazione, si certo vanno bene, ma il Made in Italy ha ancora un senso, specie a livello di progettazione e ingegnerizzazione.

Viste le condizioni meteo mettiamo alla prova il controllo di trazione, che ci sembra lavori alla perfezione, intervenendo soltanto quando è proprio necessario (si può escludere, al pari dell’ABS, in modalità custom). Il motore è molto gustoso, ai regimi medio-bassi è molto pronto e disponibile, difficile dire in queste condizioni se gli interventi apportati in Veneto abbiano aumentato la “schiena” del bicilindrico ma di certo l’abbinamento con il Caballero è riuscito. Sulla nostra moto abbiamo dei comandi un po’ strani, la frizione stacca alla fine della corsa della leva (che è un po’ distante dalla manopola) e la leva del cambio è troppo alta, ma si tratta soltanto di regolarle meglio. La posizione di guida ci piace molto, comoda ma attiva allo stesso tempo, e la sella nei circa 80 km di percorso ci è parsa ottima per sostegno e comfort. La guida è decisamente piacevole e lascia intendere grande divertimento laddove si possa spingere, ma lo è anche così, tanto da farci dimenticare pioggia e freddo (ci sarebbe piaciuto però avere le manopole riscaldate…); quindi non abbiamo dubbi che il Caballero 700 si confermerà divertente e godibile in condizioni normali. Il giudizio sui freni è giocoforza parziale, tuttavia in questo frangente il comando dell’anteriore si è mostrato molto modulabile, dopo un attimo di esitazione perché il disco si asciugasse. Altro giudizio solo indicativo: le sospensioni appaiono tarate (giustamente) per uso prevalentemente su asfalto perché passando su irregolarità dell’asfalto e buche la risposta sembra più secca di quanto prometterebbero i 150 mm di escursione. Infine lo strumento sembra ben leggibile, ma aspettiamo di vederlo in piena luce, cosa che in questa prima presa di contatto è mancata.

SCHEDA TECNICA

MOTORE 4T, bicilindrico in linea frontemarcia, fasatura a 270°, raffreddamento ad acqua,

distribuzione bialbero a 4 valvole per cilindro, alesaggio per corsa 80x68,6 mm, cilindrata 689

cc, rapporto di compressione n.d., potenza max 75 CV (55,1 kW), giri n.d., coppia max 69 Nm (7

kgm), giri n.d.

ALIMENTAZIONE iniezione elettronica, doppio corpo farfallato da 38 mm; capacità serbatoio 14 l

TRASMISSIONE finale a catena

CAMBIO a sei marce, rapporti interni n.d.

FRIZIONE multidisco in bagno d’olio, comando a cavo

TELAIO diamante in acciaio al CrMo

SOSPENSIONI anteriore forcella VRM-Marzocchi a steli rovesciati da 45 mm di diametro, non

regolabile, corsa 150 mm; posteriore monoammortizzatore VRM-Marzocchi regolabile nel

precarico, con leveraggio progressivo, corsa 150 mm

RUOTE cerchi in alluminio, a raggi; pneumatici ant. 110/80-R19”, post. 150/70-R17”.

FRENI ant. disco flottante da 330 mm con pinza Brembo radiale a 4 pistoncini, post. disco da

245 mm con pinza Brembo

DIMENSIONI (IN MM) E PESO altezza sella 830, interasse 1.460, luce a terra 200 mm, angolo di

sterzo 25,5°, peso a secco 180 kg

GAMMA COLORI rosso o blu

IL PREZZO

Il Fantic Caballero 700 sarà disponibile nelle concessionarie a partire dai primi giorni di giugno, al prezzo di 10.240 euro indicativo chiavi in mano (9.990 euro franco concessionario), nei colori rosso iconico e blu storico, entrambi metalizzati. Una quotazione che la pone 700 euro circa sotto la Ducati Scrambler Icon e circa 2.000-2.500 euro sopra Benelli Leoncino 800 Trail e Moto Morini 6½ SCR.

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