di Alberto Motti - 30 March 2023

“Prendete il treno, lasciate libere le strade per chi ha riflessi e sa guidare!”

Setacciando le lettere pubblicate su Motociclismo 25 anni fa, abbiamo trovato questa vera e propria chicca: un motociclista “duro e puro” che era un dinosauro già un quarto di secolo fa! Il nostro, che neppure ha il coraggio di firmare, attacca chiunque rispetti le regole, in particolare i limiti di velocità, semplicemente perché lo ostacolano, visto che lui “ha i riflessi e sa guidare”, gli altri prendessero il treno. Subito dopo la lettera, la caustica risposta di Luigi Bianchi, direttore dell’epoca. Che ne pensate?

La lettera

Strada o pista?

Questa lettera è indirizzata a tutti i guidatori di automobili, camion, moto con meno di 100 CV. A tutti coloro che nel traffico sono così repressi da incollarsi al veicolo che li precede per non far passare nessuno. A quelli che rispettano i limiti di velocità dove si potrebbe andare tranquillamente alla velocità del suono e che rispettano tutta la segnaletica, anche quella impossibile. Ai camionisti che per far bella figura invadono la corsia di sorpasso costringendo chi arriva in moto a fare delle frenate al limite delle ossa delle dita. Non parliamo poi degli harleysti, quelli sono i miei preferiti, esseri amorfi che l'unica cosa che sanno fare su una moto è ruttare più forte delle loro marmitte inutili. Il consiglio che do a queste persone è molto semplice: prendetevi il treno o la corriera e lasciate libere le strade per chi ha riflessi e sa guidare. Quelli pericolosi siete voi, non chi va oltre i 250 km/h in autostrada.

Marco 37 (numero di gara)

La risposta di Luigi Bianchi

Lei è perfettamente riuscito nell'intento di descrivere nella sua lettera tutte le caratteristiche che un motociclista non dovrebbe avere. Non se ne abbia a male se la presentiamo come esempio negativo e se dubitiamo anche un po' dei suoi atteggiamenti così virili e coraggiosi, visto anche che non ha neppure il coraggio civile di firmarsi con il suo nome!

Il commento di Motociclismo

Neppure gli altri motociclisti stanno bene a “Marco 37”, a meno che non abbiano almeno 100 CV sotto il sedere! Il suo atteggiamento è di ricevere un affronto personale da parte di chi si limita a viaggiare per i fatti propri, accusandoli poi di essere repressi, quando è evidente che quello che ha dei problemi è lui. Da sottoporre a uno psicologo, poi, il volgare sfogo contro gli harleysti. Presumibilmente il nostro bruciava anche i rossi, perché in caso contrario qualche Chapter H-D avrebbe potuto raggiungerlo e spiegargli un po’ di cose…

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