di Mario Ciaccia - 25 March 2023

Soffiato: come ti trasformo una Ducati Monster S4. Con tanto di turbocompressore!

L'ha costruita l'australiana Black Cycles, ma non s'è limitata a mettere il turbo al Testastretta. Guardate che roba! E dire che il tutto era partito da una crepa sul serbatoio...

Sarà capitato anche a voi: possedete una Ducati Monster S4, vi accorgete che ha una crepa sul serbatoio, andate in giro a cercare una soluzione (riparare il danno o cambiare tutto il pezzo?) e vi ritrovate con il gioiello che vedete qui sotto, esaltato dalle foto del Gold Coast Studio.

Non abbiamo idea di quale tormentato percorso mentale abbia portato il suo proprietario, l'australiano Simon Lin, a passare dall'idea di riparare una crepa al ritrovarsi a cavallo di un gioiello simile. Ha comprato la moto, nuova, nel 2001. Nel 2020 è comparsa la crepa, quindi ha portato la moto da un meccanico di Sidney che non ha fatto nulla per due anni (sarà stata colpa del coronavirus?). Simon s'è lamentato di questa cosa con Noel Muller, titolare della Black Cycles, un atelier di customizzazioni che io avevo imparato ad odiare per come trasformava le mie amate Suzuki DR-Z. Ma, con questa Ducati, direi che si è riscattato. In pratica, nel momento in cui quella moto è arrivata a Brisbane dev'essere accaduta una successione di "da cosa nasce cosa" che ha portato a stravolgere completamente la moto, il tutto associato a un crollo spaventoso del conto in banca di Simon.

La prima decisione: non ripariamo la crepa. Non cambiamo il serbatoio con un altro di serie. Facciamolo da zero! E fin qui ci sta. Ma è arrivata anche la decisione di cambiare i cerchi, anzi, le ruote, mettendo raggi al posto delle razze. E se vivi in Australia, dove potresti mai procurarti delle ruote a raggi? Ma in Italia, no?

Potreste averle notate sulle Ghezzi-Brian (sempre che abbiate avuto la fortuna di vederne passare qualcuna). Sono uniche perché si tratta di tubeless a raggi concepite per essere usate su moto potenti, con una precisione dimensionale e una tolleranza di concentricità superiori persino alle ruote a razze forgiate in lega. Cerchi ricavati dal pieno (in una lega di alluminio gelosamente non specificata), raggi (in acciaio alto-resistenziale) e mozzi (in alluminio forgiato) sono progettati insieme, funzionali ciascuno all'altro. Raggi rettilinei, per distribuire i carichi simmetricamente. Il sistema con cui vengono fissati al cerchio permette l'allineamento ideale con il mozzo. Il problema è che due ruote così non le puoi ordinare su Amazon e non ti arrivano dopo 24 ore nell'hub locker vicino a casa tua. Ci vuole un sacco di tempo e così, visto che la moto era ferma da Black Cycles, Noel ha fatto una battuta a Simon: "Mettiamoci il turbo". "Sì, dai!". Noel ha pure suggerito il nome da dare alla nuova creatura mostruosa: Soffiato, in italiano. Chiaro riferimento alla presenza del turbocompressore. Il motore è stato così portato da Theo Tergiakis di Bike Therapy, che lo ha smontato tutto, rimesso a nuovo e convertito al compressore.

Conseguenza di tutto ciò: il serbatoio del carburante, creato ovviamente ex novo e capace di contenere 11 l, è stato piazzato sotto alla moto, insieme alla pompa iniezione e al filtro benzina.

La Monster S4 montava il motore della mitica 916, depotenziato a poco meno di 101 CV. A detta di Noel, la cura Turbo avrebbe portato tale valore a non meglio specificati 150-160 CV. Tale mancanza di precisione è data dal fatto che la moto non è ancora finita e non è stata guidata: è stata infatti portata al Cube Performance Center di Burleigh Heads, specializzata in Ducati, per la messa a punto finale e le misure al banco. Il rapporto di compressione è stato ridotto a 9:1 per via della presenza del compressore.

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