di Beppe Cucco - 21 December 2022

La Yamaha che “non cade”

Su una R3 elettrica Yamaha ha mostrato l'Advanced Motorcycle Stability Assist System (AMSAS), un sistema che permette alla moto di stare in equilibrio da sola. Il video ci mostra la moto muoversi anche senza pilota. Ecco come funziona il dispositivo

Continua lo sviluppo degli assistenti alla guida da parte di Yamaha. In occasione dell’evento “Safety Vision and Technology Briefing” tenutosi a Tokyo la Casa di Iwata ha mostrato al pubblico l'Advanced Motorcycle Stability Assist System, abbreviato “AMSAS”. Si tratta di un dispositivo sviluppato con lo scopo di impedire la caduta di moto e pilota. Tuttavia, l’attenzione di questo progetto non è sulle cadute ad alta velocità, ma piuttosto sul prevenire le cadute imbarazzanti che possono avvenire quando si guida a bassa velocità o anche da fermi.

L’AMSAS è costituito da due “motorini elettrici”: uno è posizionato sul cannotto di sterzo e uno sulla ruota anteriore. Nel dettaglio, questi sono due attuatori che possono essere agire sullo sterzo e sulla ruota anteriore. Il primo attuatore può agire sul manubrio e apportare piccole modifiche di traiettoria, quello presente sulla ruota anteriore può impartire piccoli movimenti al cerchio anteriore. Entrambi i movimenti sono studiati per stabilizzare la moto e possono agire in due sensi: sinistra e destra quello sul manubrio, avanti e indietro quello sulla ruota anteriore.

Fino a circa 5 km/h, a passo d'uomo quindi, l'AMSAS è in grado di bilanciare, stabilizzare e mantenere in posizione verticale la moto, prevenendone le cadute. Tuttavia, affinché ciò avvenga è necessario molto di più di due semplici attuatori: sensori ed elettronica di controllo (su questo prototipo è utilizzata l’ultima versione di piattaforma inerziale a sei assi), know-how, sviluppo e messa a punto. Al di sopra dei 5 km/h poi l''AMSAS si disinnesta ed è il normale rotolamento della ruota a stabilizzare il veicolo.

Meglio di mille parole, però, c’è il video di Yamaha che ci mostra il funzionamento del nuovo Advanced Motorcycle Stability Assist System, lo trovate qui sotto.

Studi simili all’AMSAS di Yamaha si erano già visti in passato, sia dalla stessa Casa di Iwata (vi ricordato il Motobot che aveva superato i 200 km/h?), ma anche da BMW, con la GS autosterzante, e Honda, con la moto che sta in equilibrio da sola ed è in grado di muoversi anche senza pilota e il Riding Assist 2.0.

Che nel futuro il pilota avrà assistenti sempre più collaborativi alla guida?

© RIPRODUZIONE RISERVATA