11 February 2010

MotoGP 2010: presentata la scuderia FB Corse: tre moto con un propulsore Oral

FB Corse si prepara al debutto in MotoGP con il pilota Garry McCoy. La moto ha un propulsore tre cilindri in linea derivato dal progetto che Oral realizzò per BMW.

Motogp 2010: presentata la scuderia fb corse: tre moto con un propulsore oral


Foto di Roberto Romano

Milano 11 febbraio 2010
- Tre cilindri, tanta elettronica ma non troppo sofisticata e un regime di rotazione massimo di 17.500 giri sono i numeri della MotoGP 800 cc del team tricolore FB Corse, fondato da Andrea Ferrari e Sergio Bertocchi, che hanno scelto Garry McCoy come pilota. Lo sviluppo della moto è curato dall’azienda italiana Oral Engineering: guida il progetto l’ingegner Mauro Forghieri, che vanta una lunga esperienza nelle corse, maturata in Formula 1. La scuderia FB ha disposizione un budget di 5 milioni di euro. Dovrà bastare per terminare la messa a punto della moto, fare i primi test in pista, una prova finale giudicata dalla Dorna che deciderà se ammettere o respingere la squadra italiana dal campionato iridato, e disputare una stagione del Mondiale. Oral ha recuperato il motore che aveva progettato per BMW nel 2003, quando la Casa di Monaco si preparava ad un debutto nella MotoGP mai avvenuto.

Ha spiegato Forghieri: “Il nostro lavoro è passato per la cilindrata 1.000 sino ad arrivare alla 800. Abbiamo proseguito lo sviluppo del propulsore e del telaio per conto nostro quando BMW ha mollato. Poi abbiamo trovato in FB un partner che ci è sembrato motivato per portare il motore sui campi di gara. Per facilitare il lavoro del team abbiamo semplificato la moto il più possibile. Del vecchio progetto BMW la FB mantiene solo la base termica, ma la sofisticata gestione elettronica del motore, che includeva cambio elettroattuato con comando idraulico e ride by wire (RBW) con gestione indipendente dei corpi farfallati è stata completamente eliminata. Ora il cambio è totalmente meccanico, con power shift, e l’elettronica della Magneti Marelli: gestisce sempre l’acceleratore RBW, ma questo ha un singolo motore che controlla insieme i corpi farfallati dei tre cilindri, attraverso un singolo motorino”. Ha aggiunto Forghieri: “Rispetto ad un telaio, che può essere realizzato in modo più artigianale, un motore è un prodotto industriale e per farlo servono macchinari che possono avere costi molto elevati. Dunque l’altra parte del progetto BMW che abbiamo mantenuto, in buona sostanza, sono le tecnologie produttive, come le macchine per la fusione. Abbiamo consigliato a FB di fare così, perché in questo modo si sono contenuti i costi. Non abbiamo garanzie su come andrà la moto. Per ora, non ha mai fatto un giro in pista. Il motore gira bene fino a 14.00o giri. Abbiamo qualche preoccupazione su come si comporterà quando arriverà a 17.000 giri, ma non dovrebbero esserci grandi problemi”. Questa settimana cominceremo nuovi test sul banco a rulli”.

Si è mostrato ottimista Bertocchi, che ha parlato di come si svolgeranno le prove, limitate da un problema regolamentare: “Non possiamo testare la moto con Garry Mc Coy, perché essendoci già affiliati alla IRTA il nostro pilota, con il nuovo regolamento MotoGP, non può provare in pista al di fuori dei test ufficiali fissati dalla Dorna. Perciò la affideremo ad un collaudatore. In circa tre quattro giornate di circuito termineremo il lavoro sull’affidabilità, poi passeremo alla messa a punto, concentrandoci sul passo, per poter essere in Qatar l’11 di Aprile”.

Lo scoglio da superare sarà l’approvazione della Dorna: ha richiesto che il pilota ottenga un tempo superiore al massimo di 3” dall’ultimo arrivato nelle qualifiche del GP di Valencia l’anno scorso: fu Chris Vermeulen con la Suzuki, che fece registrare un 1’34”537, perciò McCoy, per essere ammesso al campionato, dovrebbe riuscire a girare in 1’37”5. Sembra fattibile.

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