Ecco la Rebel che ha vinto l’Honda Customs Competition 2022
La Honda Rebel 500 ‘Maanboard’, customizzata dall’officina Motocicli Audaci con sede a Cagliari, è la vincitrice dell’Honda Customs Competition 2022. Ecco le foto della moto e l’intervista al preparatore, che ci spiega come è nata questa special
Con oltre 5.000 approvazioni la Maanboard dell'officina Motocicli Audaci di Cagliari si è aggiudicata il trofeo di miglior Rebel 500 customizzata, battendo le altre nove concorrenti in sfida. I visitatori hanno espresso sul sito hondacustoms.com il loro "pollice su" o "pollice giù" per le dieci migliori CMX500 Rebel e CMX1100 Rebel customizzate provenienti da Italia, Regno Unito, Portogallo, Spagna e Francia e presenti al concorso online indetto da Honda. Le dieci special sono state poi esposte al pubblico al festival Wheels and Waves di Biarritz dello scorso luglio. Le tre moto più votate hanno ricevuto rispettivamente 5.175, 4.823 e 4.335 approvazioni.
La vincitrice Maanboard trae ispirazione dalle sand racers degli anni Trenta: ci sono infatti molte parti realizzate artigianalmente dal preparatore sardo, unite ad altre componenti speciali come la forcella springer, le ruote da 19” a raggi e l’impianto di scarico completo con passaggio alto. A livello estetico troviamo invece una inedita livrea blu con tema a foglia dorata, che impreziosisce serbatoio e codino. Sono state fatte poi alcune modifiche, con nuovi risers per il manubrio che ne modificano l’altezza e una nuova sella in pelle realizzata su misura per seguire la conformazione del telaio.
Sul secondo gradino del podio è salita la ‘5Four Honda Rebel Street’ del preparatore britannico Guy Willison. È la terza realizzazione ufficiale su base Honda per lui, dopo la CB1100RS e la CB1000R. La sua ‘Rebel Street’ ha catturato l’attenzione dei partecipanti anche grazie alla affascinate verniciatura rosso e avorio realizzata da Pro Kustom, con le sue ruote a raggi, con la sua coda sportiva e con la tabella portanumero dotata di fori per i piccoli fari. Il concessionario portoghese Honda Garonda completa il podio con la sua ‘Lucy’ in bianco e oro, ispirata dalla CB175 della fine degli anni Sessanta e inizio degli anni Settanta.
Ecco una breve intervista a Nicola Manca, fondatore e titolare della Motocicli Audaci di Cagliari, che racconta a cosa si è ispirato il suo team per la realizzazione della Maanboard e quali sono state le sfide maggiori nel realizzarla, che le hanno permesso di vincere.
Nicola, come mai sei stato ispirato dal look delle sand racer degli anni Trenta?
Grazie, è stata un’esperienza davvero piacevole, e grazie davvero a tutti coloro che hanno votato per noi! Ci siamo ispirati alle sand racers degli anni Trenta per numerose ragioni. La prima è il contesto nel quale la moto sarebbe stata presentata: nella nostra immaginazione, il Wheels and Waves è tutto quanto ruota attorno alla moto e al mare, correndo a tutto gas! Così è stato inevitabile ispirarsi alle classiche sand racers.
La seconda ragione è legata a un problema tecnico riscontrato durante la realizzazione. Per ottenere la linea che volevamo, dovevamo alzare il posteriore della moto e abbassare l’anteriore di circa 16 cm. Siccome volevamo usare ruote da 19 pollici, è sorto un problema di spazio in quanto la ruota anteriore avrebbe toccato il radiatore. Per evitare questo inconveniente, abbiamo installato una forcella springer che ha permesso di spostare in avanti la ruota, liberando lo spazio di cui avevamo bisogno, e al tempo stesso di abbassare l’anteriore in modo da ottenere la linea che avevamo in mente.
Il colore blu acceso è sicuramente appariscente. Ha qualche significato personale la scelta di questo colore?
Inizialmente la moto doveva essere rossa con decorazioni a foglia dorata. Il nostro amico Ivan Motta però ci ha inviato un campione di colore blu acceso per fare un test e ci è subito piaciuto molto. Lo abbiamo trovato molto adatto alla nostra ispirazione perché richiamava il colore del mare e delle onde. Essendo un colore cangiante cambiano i riflessi a seconda di come la luce investe la moto, un po’ come succede quando i raggi del sole si riflettono sul mare.
La Maanboard porta orgogliosamente il numero 90 sulla tabella anteriore e sulla coda. Significa qualcosa di specifico?
Il numero 90 è preso dalla Cabala – un metodo esoterico, disciplina e scuola di pensiero nel misticismo ebraico – che si può tradurre nella parola “paura”. Per legarlo alla scena custom, se lo osservi attentamente, il numero 90 verniciato sulla moto è composto delle parole “la paura fa”. Ovviamente c’erano tanti numeri che avremmo potuto scegliere, ma guidare una moto a tutta velocità sulla sabbia, senza il freno anteriore, in effetti fa un po’ paura, ed ecco perché il 90 ci è sembrato appropriato.
Qual è stata la parte più difficile della realizzazione?
La parte più difficile è stata proprio la scelta dell’ispirazione. Prima di metterci al lavoro, abbiamo guardato tutte le special su base Rebel che erano già state realizzate, e ci siamo resi conto che tendevano tutte ad enfatizzare la linea crescente verso l’anteriore.
Per fare in modo che la Maanboard si distaccasse nettamente da questa tendenza, abbiamo deciso di lavorare nella direzione opposta, lavorando per appiattire la linea il più possibile senza cambiare il serbatoio o tagliare il telaio. Ovviamente, prima di metterci a costruire le parti speciali c’era un po’ di ansia nel team su come sarebbe stata la resa estetica finale, ma ci siamo fidati dei nostri bozzetti e delle nostre capacità ed evidentemente ha funzionato. Il resto delle parti è praticamente andato a posto da solo e tutti noi siamo stati molto orgogliosi del risultato finale.
Di quale parte di questa special sei più orgoglioso?
La cosa che ci rende più orgogliosi è che siamo stati capaci di ottenere una linea completamente differente dal modello di serie senza dover modificare il telaio, il serbatoio e il forcellone. La scelta, che è più difficile rispetto a modificare radicalmente la moto, è legata al fatto che ci piaceva pensare che può essere di ispirazione per altri customizzatori, amatoriali o professionisti, mettendo così in luce il grande potenziale della Honda Rebel in termini di customizzazione. Con poche e reversibili modifiche, può diventare un vero laboratorio di fantasia per special di ogni genere.
Oltre a questo, ci sono molti dettagli che ci rendono orgogliosi perché, ad esempio, la nuova sella, la verniciatura a mano o il codino battuto a mano fanno parte del mondo custom pur mantenendo l’anima racing di cui è pervasa l’intera moto.