di Riccardo Villa - 05 October 2022

Moto Guzzi 1000 SP Enzo, special by Fuchs Workshop

Nasce dalle mani e dalla mente di Massimo Rinchiuso la Moto Guzzi 1000 SP Enzo, una special ricostruita interamente dal titolare dell’officina Fuchs Workshop e proposta in salsa cafè racer. Il nome? è un omaggio al nonno

L’officina Fuchs Workshop di Ravenna è capitanata da Massimo Rinchiuso, braccio e mente di molte customizzazioni tra cui l’ultima realizzazione, una cafè racer nata da una Moto Guzzi 1000 SP del 1979, che il titolare ha ricostruito arricchendola con le proprie competenze meccaniche e stilistiche. La particolarità di questo lavoro? La moto l’ha acquistata Massimo da un cliente che l’aveva smontata per restaurarla, e l’ha ricostruita per se stesso e per promuovere la sua officina.

Il lavoro è iniziato dal telaio, rimuovendo le culle inferiori e modificando gli attacchi del motore che è stato riposizionato e, come vedremo in seguito, aggiornato. Cambia anche la geometria di sterzo, per fornire alla moto una maggiore agilità, mentre la forcella è stata modificata utilizzando alcun componenti della unità di una Yamaha R6 al fine di migliorarne la performance. Al posteriore troviamo invece un nuovo forcellone leggero realizzato totalmente in alluminio, che ferma l’ago della bilancia a soli 2,25 kg ed è collegato al telaio tramite due nuovi ammortizzatori Ohlins regolabili. Dello stesso metallo sono i cerchi, realizzati appositamente su misura da Workshop 09 e il resto delle sovrastrutture, come il serbatoio affusolato, il cupolino anteriore e il codino, dalla forma tondeggiante tipica dei “posteriori” di queste moto. L’impianto di scarico prevede due bei terminali SC Project collegati ai cilindri da tubi che corrono ai lati della moto.

Per quanto riguarda il motore ci sono stati alcuni aggiornamenti: volano e albero motore sono stati alleggeriti, altri interventi di restauro sono stati fatti alle teste dei cilindri e alle valvole mentre nuovi sono gli assi a camme. Anche l'accensione è stata rivista e sostituita da una nuova unità Silent Hektik, mentre i carburatori sono Dell'Orto PHM40 e il comando della frizione è ora idraulico.

La scelta cromatica è ricaduta su un elegante grigio per le sovrastrutture, che ben si sposa con il rosso del telaio e che ne esalta l’architettura. Come ultimo dettaglio il motivo del nome Enzo, che il customizer ha deciso di dare alla sua creazione in onore del nonno, il quale per primo lo ha avvicinato al mondo dei motori, trasmettendogli la passione.

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