a cura della redazione - 03 September 2022

“Dall'Experia al Piaggio 1, elettrici da bocciare!”

Quello degli elettrici è un argomento che tanti ancora stanno facendo fatica a fare proprio: secondo alcuni i loro punti a favore sono pochi mentre a evidenziarsi sono più gli aspetti negativi, o comunque poco pratici rispetto a come si vivono oggi le due ruote. Ecco il nostro punto di vista

La lettera

Caro direttore, ho 67 anni, vado in moto da 51, sono aperto al progresso ma non stupido! Faccio riferimento alle prove della Energica Experia e del nuovo Piaggio 1 Active. Apprezzo il tentativo dei tester di trovare dei lati positivi ai due mezzi che, in base alle scelte politiche, dovranno in un prossimo futuro soppiantare i motori endotermici. Rifletto tuttavia su alcuni punti deboli (direi inaccettabili) delle soluzioni sperimentate. Vorrei sapere chi comprerà una moto che costa oltre 30.000 euro, pesa 250 kg e, a patto di trovare un punto di ricarica “fast” libero, è disposto ad attendere 40 minuti per un pieno di energia? E se alla colonnina ci fossero già due auto in attesa? Proprio oggi che andiamo tutti di fretta, e cerchiamo soluzioni pratiche e veloci.

Per quanto riguarda lo scooter: autonomia limitata, prestazioni scarse, aspetto estetico anonimo, batteria da 15 kg da portare su per le scale per la ricarica, sospensioni dure e sella pressoché monoposto, ne fanno un mezzo assai limitato. Ma che ci voleva a farlo con ruote da 12" (o da 13") e con una sella (lunga e comoda) tipo Vespa Special Anni 70?

In definitiva, a che serve tentare di sdoganare qualcosa che la logica impone di bocciare senza se e senza ma?

Enrico Carini - email

La risposta di Motociclismo

Caro Enrico, prima di tutto una precisazione: il piano europeo Fit for 55, quello che prevede solo auto nuove a emissioni zero dal 2035 (e che non è ancora definitivo), non riguarda le moto. Peraltro il ministro Cingolani sta combattendo una battaglia per far includere i carburanti sintetici tra le varie possibilità per alimentare la mobilità del futuro, quantomeno per un periodo di transizione.

Come ha recentemente dichiarato lo stesso ministro, dobbiamo avere la capacità di muoverci tra due potenziali catastrofi: quella economico-sociale se acceleriamo troppo la transizione, desertificando il panorama industriale italiano; e quella ecologica se la ritardiamo troppo. Ciò premesso, noi non cerchiamo di sdoganare nulla.

Anzi, i difetti che elenchi li hai letti proprio su Motociclismo, anche se con la Energica Experia saremmo comunque più indulgenti di te: ti ricordi il primo ABS montato da BMW sulle moto nel 1988? Era costosissimo, pesante, ingombrante e tutto sommato poco efficace. In molti ne diffidavano. Oggi, 34 anni dopo, è obbligatorio quasi ovunque e nessun motociclista sensato vi rinuncerebbe.

Quanto allo scooter Piaggio, quasi tutte quelle che descrivi sono scelte fatte per mantenere basso il prezzo d’acquisto, che effettivamente (anche grazie agli incentivi) è addirittura competitivo rispetto a quello dei ciclomotori termici.

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