a cura della redazione - 26 July 2022

"L'estinzione della moto totale"

Dove sono finite le moto "totali"? Un lettore condivide con noi la nostalgia per quelle moto tuttofare tipiche degli Anni 80 e 90, buone in ogni occasione, con cilindrate contenute e senza per forza avere una specificità che le caratterizzasse in modo netto.

La lettera

Caro direttore, ho letto su Motociclismo.it l'articolo del vostro Mario Ciaccia sulla scomparsa della moto totale (le enduro monocilindriche 350-600). Devo dire, che nella prima parte dell'articolo ogni parola scritta era come un balsamo (di verità) sul mio animo di motociclista. Avrei sottoscritto ogni parola.

Sulla seconda parte, con le motivazioni sulla durata inferiore dei motori mono e la maggior comodità delle maxi-enduro... tutto vero ma, mi sembra si trascuri un aspetto: le case produttrici avrebbero benissimo potuto continuare a tenere in listino moto simili debitamente affinate.

Forse però hanno scelto di guadagnarci di più propinandoci, a caro prezzo, l'enduro specialistica e i mostruosi “barconi” che di enduro non hanno quasi neanche più il nome. E i consumatori hanno abboccato! Peggio per noi!

Grazie Mario Ciaccia, comunque!

Gualtiero Guglielminotti – email

La risposta

di Mario Ciaccia

Caro Gualtiero, è nato prima l'uovo o la gallina? Cioè: sono le Case a influenzare gli acquirenti o viceversa? Come si è passati dal vendere come pane motociclette di compromesso, capaci di fare tutto senza spiccare da nessuna parte, al non produrle neanche più? È difficile rispondere.

Di sicuro c'erano utenti delle varie Yamaha XT/Honda XL che le usavano solo in fuoristrada e desideravano mezzi più leggeri, contrapposti a quelli che le usavano solo su strada e a cui servivano prestazioni e comfort superiori.

Ma che fine hanno fatto quelli che amavano fare tutto con la stessa moto, dalla mulattiera all’autostrada? Si sono evoluti/involuti in una certa direzione o si sono fatti "gabbare" dal mercato? Temiamo che sia vera la prima ipotesi.

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