17 January 2006

Comparativa scooter 50 4T

Il Sym Mio 50 vince la sfida all'ultima goccia di benzina

Come sono fatti




Oltre 40 km con un litro. Fantascienza? No, se parliamo di scooter 50 4T. Abbiamo provato Malaguti Ciak Master, Kymco Agility e Sym Mio lungo i 42,195 km della maratone di Milano. L’unico a raggiungere il traguardo è stato il Kymco, mentre Sym e Malaguti hanno gettato la spugna rispettivamente ai chilometri 41 (e seicento metri) e 31 (e duecento metri).

Per verificare di persona alcuni valori eclatanti dichiarati in alcune cartelle stampa che vogliono alcuni scooter capaci di percorrere oltre 40 km con un litro, Motociclismo ha voluto toccare con mano se le tre novità nel settore degli scooter 50 a 4 tempi, Kymco Agility 50, Malaguti Ciak Master 50 e Sym Mio 50, promettono il vero.
Per capirlo li abbiamo provati sul percorso ufficiale della Maratona di Milano, lungo 42,195 km
.


Tre scooter. Filosofie opposte

Il Kymco Agility è uno scooter rivolto ai giovani
: ruote da 12” e linee essenziali per una spesa davvero minima (1.245 euro).
Malaguti sale di prezzo (2.145 euro)
. Ha linee classiche e ruote alte da 16”, finiture molto curate e un’attenzione particolare al comfort. Uno scooter per un target più adulto, insomma.
Infine, ma sarebbe meglio dire nel mezzo, il Sym Mio: scooterino dal look molto curato e impreziosito da alcune chicche come l’apertura del sottosella direttamente dal manubrio e quella del serbatoio dalla chiave di accensione. La facilità di guida e la sua sella bassa lo rendono ideale anche per un pubblico femminile. Costa 1.370 euro.

Lo scooter italiano è costruito con maggiore cura e con componenti di livello più alto
. Le plastiche, scadenti e assemblate con sufficienza sull’Agility, salgono di livello pur non eccellendo sul Sym e sono, invece, molto buone, sia per la qualità sia per il montaggio, sul Ciak.
Anche per quanto riguarda altri componenti come gruppi ottici, frecce e cruscotto, la classe dello scooter Malaguti è manifesta.

Il cruscotto dell’Agility è il meno curato
. Segue quello del Mio, non più funzionale (manca anche qui la spia della riserva), ma sicuramente più rifinito. Vince, infine, per eleganza, leggibilità e accuratezza quello montato sul Ciak.
Il divario fin qui evidenziato si estende anche al cavalletto che, nel caso dell’Agility, ha una molla di ritorno così forte da togliere, se non si presta attenzione, l’appoggio sul più bello.

Invece sorprende per semplicità di impiego quello del Mio. Nessuno degli scooter di questa comparativa è dotato di vani portaoggetti oltre a quello sotto la sella che, per questo motivo, assume un rilievo particolare. L’idea di posizionare il serbatoio sotto la pedana per guadagnare spazio non permette tuttavia al Ciak di avere un sottosella in grado di contenere un casco integrale, mentre sia Kymco sia Sym, agevolati dalle ruote più piccole, hanno vani più spaziosi.

Vista la loro importanza nel traffico vale la pena soffermarsi sugli specchietti retrovisori. Per il Malaguti, considerato che quello destro è opzionale, si parla di specchietto al singolare con tutti gli enormi svantaggi che ne conseguono: occorre, ad esempio, voltarsi indietro ogni volta che ci si sposta verso destra. Sul Sym, pur avendo entrambi gli specchi, la visibilità è ridotta perché, essendo piatti, ogni tremolio fa sfocare le immagini; discreto invece quest’aspetto sull’Agility.

Come vanno





Negli scatti da fermo questi “cinquantini a 4T” rispondono con una spinta fiacca. Una volta in movimento, però, non si resta molto delusi: basta solo attendere che il motore prenda un po’ di giri perché le mancanze rispetto ai 2 tempi sembrino meno evidenti.

In sella al Kymco la sensazione è quella di stare un po’ troppo in alto (la sella è a 790 mm da terra).
Situazione opposta, invece, per gli altri due che, avendo le selle molto basse (755 mm il Ciak, 710 il Mio), trasmettono subito una sensazione di maggior padronanza del mezzo e consentono di poggiare saldamente i piedi a terra anche a chi non supera il metro e settanta.
Oltre alla diversa altezza le selle differiscono per durezza e comodità: Sym e Malaguti hanno sellini morbidi che attutiscono i colpi non assorbiti dalle sospensioni. Il Kymco invece non concede nulla alla comodità e dota il scooter di una sella rigida a tal punto da risultare fastidiosa. Buona, però, la possibilità di sollevare la parte posteriore per appoggiarci la schiena o per sfruttare il piano di appoggio come portapacchi.

L’appoggio per i piedi
è un ulteriore aspetto da evidenziare; tutti hanno la pedana piatta che consentirebbe di portare la ventiquattrore o uno zaino, ma questo non è permesso sullo scooter Sym a causa del pochissimo spazio, appena sufficiente per i piedi se si porta un 44/45.
Una volta partiti, ci si accorge che il Sym punta tutto sull’estrema facilità d’uso. Il Kymco sulla possibilità di una guida più aggressiva e il Malaguti sul comfort e stabilità.
Ad accentuare queste caratteristiche aiutano sia le dimensioni delle ruote (10” per il Mio, 12” per l’Agility e 16” per il Ciak) sia i pesi dei mezzi che premiano Sym con soli 81,5 kg, a seguire Kymco con 94,1 kg e Malaguti con 99,8. (Dati rilevati del nostro Centro Prove).

Negli slalom cittadini Agility e Mio eccellono anche grazie all’elevato angolo di sterzo di cui dispongono e alle linee snelle mentre lo scooter italiano è un pelo più ingombrante
. In questi frangenti, inoltre, emergono alcuni rovesci nei tra cui il manubrio molto largo del Sym che, se da un lato lo rende maneggevole, dall’altro non permette di passare dove si crederebbe perché urta contro gli specchietti delle auto.
I fianchi sottili degli scooter asiatici, graditi tra le auto incolonnate, sono un’arma a doppio taglio perché riducono al minimo la protezione aerodinamica delle gambe (buona invece sul Ciak)
e, quando le temperature del clima scendono, l’aria diventa particolarmente fastidiosa.

Discorso sospensioni. Promosse a pieni voti quelle del Ciak. Addirittura con lode quelle del Mio. Bocciate, invece, quelle dell’Agility
che rendono la guida sul pavé una prova di forza e di nervi.
Riacquista pregio e punti l’Agility nella frenata, giudicabile, senza esagerare, ottima. Il Ciak, in questo senso è carente. Il freno posteriore è praticamente inesistente e quello anteriore, difendendosi bene nonostante la mancanza di modulabilità, è costretto a fare doppio lavoro.
Si comporta bene il Mio che non eccelle come il Kymco, ma riesce ad avere spazi d’arresto contenutissimi.

In sintesi





LE SCHEDE


Kymco Agility


Motore: a 4 tempi, monocilindrico orizzontale raffreddato ad aria forzata catalizzato Euro 2, (predisposto Euro 3), alesaggio per corsa 39x41,4 mm, cilindrata 49,5 cc, distribuzione monoalbero a camme in testa, lubrificazione a carter umido, rapporto di compressione 11:1, potenza max 2,4 kW (3,3 CV) a 7.500 giri, coppia max 3,2 Nm a 7.000 giri, frizione centrifuga automatica a secco, cambio a variatore continuo di velocità, trasmissione cinghia trapezoidale/ingranaggi. Alimentazione: a carburatore Kymco LDC8 diametro 17 mm, capacità serbatoio carburante 5 litri. Accensione: elettronica, avviamento elettrico e kick starter. Impianto elettrico: batteria 12V/4Ah, candela NGK CR7HSA o Champion PZ9HC. Telaio: tubi di acciaio e piastre stampate. Sospensioni: anteriore forcella telescopica idraulica con steli da 31 mm escursione nd, posteriore monobraccio oscillante con ammortizzatore idraulico regolabile escursione 82 mm. Ruote: cerchi in lega leggera a tre razze, anteriore 3.00x12’’, posteriore 3.50x12’’; pneumatici, anteriore 120/70-12, posteriore 130/70-12; pressione, anteriore 1,75 bar, posteriore 2,25 bar. Freni: anteriore a disco da 180 mm, posteriore a tamburo da 110 mm. Dimensioni e peso: lunghezza 1.830 mm, larghezza 690 mm, altezza 1.130 mm, altezza sella 790 mm, interasse 1.325 mm, peso a secco 92 kg (97 kg in ordine di marcia).
Dati anagrafici
Costruttore: Kwang Yang Motor Co., LTD. Importatore: Padana Ricambi S.p.a., Molinetto di Mazzano, 28080 (BS). Gamma colori: rosso, argento metallizzato, nero, blu. Garanzia: Kymco Care, 2 anni comprendenti per 1 anno il traino del veicolo in caso di guasto. Prezzo: 1.245 euro Iva inclusa franco concessionario.

Malaguti Ciak Master 50


Motore: a 4 tempi, monocilindrico Piaggio C432M orizzontale raffreddato ad aria forzata catalizzato Euro 2, alesaggio per corsa 39x41,8 mm, cilindrata 49,9 cc, lubrificazione a carter umido, rapporto di compressione 11,7±0,5:1, potenza max 2,5 kW a 7.000 giri, coppia max 3,6 Nm a 6.500 giri, trasmissione primaria a variatore automatico di velocità con cinghia trapezoidale secondaria ad ingranaggi, frizione centrifuga ad innesto automatico. Alimentazione: a carburatore Keihin CVK, capacità serbatoio carburante 8 litri (di cui 2,5 riserva). Accensione: elettronica, avviamento elettrico e kick starter. Impianto elettrico: batteria 12V/9Ah, candela tipo NGK CR8E o NGK CR8EB. Telaio: monotrave in acciaio sdoppiato all’altezza della pedana poggiapiedi. Sospensioni: anteriore forcella telescopica con steli da 28 mm escursione 80 mm, posteriore motore oscillante con monoammortizzatore, escursione 68 mm. Ruote: pneumatici, anteriore 2.75/80-16’’, posteriore 3.25/80-16’’. Freni: anteriore a disco da 230 mm con pinza idraulica, posteriore a tamburo da 139 mm. Dimensioni e peso: lunghezza 2.000 mm, larghezza 690 mm, altezza 1.130 mm, altezza sella 755 mm, interasse 1.345 mm, peso in ordine di marcia 109 kg, carico max: pilota, passeggero e bagaglio 170 kg.
Dati anagrafici
Costruttore: Malaguti S.p.a., via Emilia 498, 40048 S.Lazzaro di Savena (BO). Gamma colori: argento lucido metallizzato, blu royal metallizzato, blu notte metallizzato. Garanzia: 24 mesi dalla data di acquisto del veicolo. Prezzo: 2.145 euro Iva inclusa franco concessionario.

Sym Mio 50


Motore: a 4 tempi, monocilindrico raffreddato ad aria catalizzato Euro 2, alesaggio per corsa 37x46 mm, cilindrata 49,5 cc, distribuzione monoalbero 2 valvole, lubrificazione forzata, rapporto di compressione 12,6:1, potenza max 2,8 kW a 8.000 giri, coppia max 3,73 Nm a 6.500 giri, frizione centrifuga, cambio variatore continuo di velocità, trasmissione a cinghia con variatore automatico. Alimentazione: a carburatore, capacità serbatoio carburante 4,8 litri. Accensione: elettronica C.D.I., avviamento elettrico e kick starter. Telaio: tubolare in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella telescopica, posteriore monobraccio con  motore oscillante e monoammortizzatore. Ruote: cerchi in acciaio; pneumatici tubless, anteriore 90/90-10, posteriore 90/90-10. Freni: anteriore a disco da 160 mm, posteriore a tamburo da 95 mm. Dimensioni e peso: lunghezza 1.720 mm, larghezza 720 mm, altezza 1.020 mm, altezza della sella 710 mm, interasse 1.180 mm, peso a secco 84,5 kg.
Dati anagrafici
Costruttore: Sanyang Industry Co. Ltd, 3 Chunghua Road, Hukou Township, HsinChu County, Taiwan. Importatore: Sanyang Italia Srl, via delle Industrie 12, 20020 Arese (MI)

Gamma colori: nero, grigio, arancio-grigio. Garanzia: convenzionale di 2 anni, 2 anni Europ Assistance. Optional (prezzi Iva compresa): parabrezza, portapacchi, coprigambe (prezzi nd). Prezzo: 1.370 euro Iva inclusa franco concessionario.

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