a cura della redazione - 18 June 2022

"Limiti troppo bassi anche in Austria"

I limiti di velocità sulle strade extraurbane, e ancor di più sulle belle strade di montagna, si fanno ogni giorno più "pressanti" anche nei Paesi in cui c'è sempre stato maggiore tolleranza. Tra questi c'è l'Austria, che ora ha deciso di dare un giro di vite. E in Italia?

La lettera

La società che gestisce le più belle Alpenstrasse austriache a pagamento (Grossglockner, Nockalmenstrasse, Gerlosstrasse e Villacher) ha annunciato l’introduzione del limite di 70 km/h. È il segnale che anche l’Austria si piega al populismo imperante, cioè la ‘punizione preventiva’ di tutti gli utenti della strada, a causa dell’incapacità, da parte delle Forze dell’Ordine, di colpire e fermare chi non rispetta le normali regole della circolazione e di convivenza.

Limiti bassi per tutti, significa, così, mettere fuori legge anche i motociclisti prudenti. È evidente a chi conosce quelle strade, che in alcuni tratti i 100 siano una velocità normale. Fino ad oggi portavo l’Austria ad esempio per chi, come me, ama essere in regola e rispettare i limiti.

Così, tutti i motociclisti sono sanzionabili, parificando i tranquilli con quelli che hanno provocato questi provvedimenti con la propria imprudenza.

Giancarlo Gattelli – Ravenna

La risposta di Motociclismo

Caro Giancarlo, partiamo da qualche dato: fino allo scorso anno le Alpenstrasse avevano un limite di velocità allineato a quello extraurbano generale austriaco, cioè 100 km/h.

La richiesta per un limite di velocità inferiore è stata sostenuta praticamente da tutti: dal Grohag, l’ente che gestisce le Alte strade alpine, dall’ÖAMTC, l’Automobil club austriaco, dalla polizia, dai residenti locali, dal Club alpino, dalle associazioni turistiche e dall’associazione dei cacciatori.

Anche se non ci sono dati su quelle specifiche strade, nel 2021 il tasso di mortalità stradale in Austria, rispetto al 2019, è calato del 14% (nell’Ue del 13% e in Italia del 10%). La motivazione principale del provvedimento, alla luce di questi positivi dati sull’incidentalità, potrebbe quindi essere legata alla riduzione dell’inquinamento acustico, visto che molte di queste strade attraversano parchi nazionali e territori protetti.

Ma peggio dell’Austria, secondo noi, ha fatto la Provincia di Trento, che per il 2022 ha nuovamente confermato la sperimentazione di limiti differenziati tra auto e moto imposti gli scorsi anni su Bondone, Tonale, Mendola e Manghen: 60 km/h per le moto e 90 per le auto.

Mentre su molte altre strade di montagna il limite è 60 km/h per tutti. Su un rettilineo, un motociclista ligio potrebbe così trovarsi un camper alle spalle che chiede strada!

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