a cura della redazione - 17 May 2022

"Troppa elettronica sulla dakariana Ducati DesertX?"

Un lettore fa due appunti alla Ducati DesertX: contesta troppa elettronica e l'utilizzo del moderno twin Testastretta al posto del più classico bicilindrico ad aria (montato sulla Scrambler 1100). Ecco il nostro punto di vista

La lettera

Caro direttore, la nuova Ducati DesertX è bellissima. Ha una linea che ricalca la favolosa Cagiva Elefant 950, col motore bicilindrico Desmo Ducati. Le trovo solo due difetti: l'aver usato il Testastretta a liquido anziché il 1100 ad aria, e aver riempito di elettronica una moto che dovrebbe essere la più essenziale possibile.

Semplice, non povera: senza Ride by wire, Traction control, adatta ad attraversare il deserto senza che si fermi per il malfunzionamento di uno dei tanti sensori che la addomesticano. Ecco, secondo me, senza questi “difetti”, la DesertX sarebbe stata praticamente perfetta. Ma probabilmente, l'avreste bocciata voi nelle vostre pagelle.

Federico Faccin

La risposta di Motociclismo

Caro Federico, la DesertX può mettere serenamente le ruote nella sabbia, come promettono i suoi cerchi da 21”-18” (e come emerso dal nostro test), ma questa e altre “dakariane” tipo Honda Africa Twin sono usate generalmente molto di più su asfalto; da qui l’importante pacchetto elettronico di cui tutte dispongono (tranne la Yamaha Ténéré).

Quanto al motore, il Testastretta, coi suoi 110 CV a 9.250 giri/min, è ben più prestante dell’anziano 1100 (86 CV a 7.500 giri/min), anche se quest’ultimo si difende alla grande con un bel tiro ai medi regimi: ha il picco di coppia massima solo leggermente più basso rispetto alla Desert X e per giunta ottenuto quasi 2.000 giri prima.

Occorre dire che i motori ad aria sono mediamente più leggeri e più “puliti” di design, ma le normative antinquinamento sempre più stringenti li hanno fortemente penalizzati, costringendo anche un mito come il boxer BMW 1200 ad aria a… convertirsi al liquido, ormai 8 anni fa.

Un plauso a Ducati che, a livello stilistico, ha fatto un lavoro eccezionale nell’incastonare in questa bellissima moto il motore 950.

Motore che, peraltro, dopo i 50.000 km di Long Test della Multistrada 950, è risultato “il propulsore più in forma tra tutti quelli smontati nei precedenti Long Test. Tutti i vari organi interni sono stati trovati in grande efficienza e abbiamo riscontrato usure minime.

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