"Anemmu menu cianin": Genova segue Milano e apre le corsie dei mezzi pubblici a moto e scooter
"anemmu menu cianin": genova segue milano e apre le corsie dei mezzi pubblici a moto e scooter
Genova 27 gennaio 2010 –
La famosa raccomandazione genovese “ti ve cianin”, “vai
piano” in Italiano,
rischiava quasi di essere una presa in giro nel capoluogo ligure, dove
la sovrabbondanza di moto e scooter presenti tutti i giorni dell’anno
costringe i piloti a restare incolonnati nel traffico, persino peggio degli
automobilisti. Per questo, l’amministrazione comunale si è fatta carico
del problema e, su proposta dell’Assessore al Traffico Simone Farello
(PD), avvierà a partire da fine febbraio la sperimentazione con cui saranno
aperte alla circolazione di moto e scooter alcune corsie preferenziali
(strisce gialle), riservate ai mezzi pubblici. Le zone interessate dal
provvedimento saranno sul percorso che va da piazza Dante a piazza Palermo.
I due ruote potranno quindi circolare, in deroga al divieto, sulle corsie
gialle di via Macaggi, via Diaz (dove la corsia degli autobus sarà estesa
all’intera lunghezza della strada) e via Barabino. Me è polemica, perché
fra le preferenziali aperte non sono state considerate alcune arterie di
primaria importanza, come Corso Europa, dove vi sarebbe tutto lo spazio
per far girare in sicurezza i motociclisti, i quali ne avrebbero una certa
necessità, soprattutto negli orari di punta.
Farello, riguardo all’obbligo
di mantenere una corretta condotta da parte dei piloti, ha rassicurato:
“saranno vietati gli sconfinamenti oltre la linea continua
– cioè
da una corsia all’altra n.d.r. – e i motociclisti dovranno
stare dietro
i bus anche quando questi sostano alle fermate e non tentare sorpassi
pericolosi”.
L’ingresso e l’uscita dalle corsie gialle saranno consentiti solo
dove
la riga diventerà tratteggiata.
Quando i genovesi hanno appreso
che sarebbero state aperte le corsie preferenziali agli utenti delle due
ruote, hanno subito pensato “finalmente anemmu menu cianin – andiamo
meno piano n.d.r.” in moto. Il “ti ve cianin” pareva essere
tornato
una raccomandazione, più che una condanna, e lasciava spazio ad un ironico
“ua ti ve menu cianin”, cioè “adesso vai meno piano”.
Invece, ciò che
doveva andare piano, a quanto pare, continuerà a farlo: se gli scooteristi
o i motociclisti prima dovevano incolonnarsi dietro alle auto, ora passeranno
a fare la fila dietro i bus. Ironia della sorte saranno fermati da una
corriera, come tutti chiamano il bus a Genova.
E non finisce qui. L’amministrazione
genovese si è ispirata ben bene a quella milanese: spuntano le telecamere,
che rileveranno tutte le infrazioni. In definitiva, fra le corsie gialle
non si potrà fare i furbi. Qualcun altro ha già promesso battaglia verso
una misura considerata poco rispettosa di chi usa la moto e lo scooter
tutti i giorni. È Romolo Benvenuto, presidente dell’associazione Due ruote
in città, che ha commentato: “Questa sperimentazione, che aspettiamo
da sei mesi, è una farsa. Siamo pronti a nuova manifestazione dei motociclisti,
in primavera, se la Giunta non risolverà il problema delle
telemulte”.