a cura della redazione - 11 June 2022

Kawasaki: “Il bicilindrico 650 è longevo e ha ancora tanta strada davanti a sé”

I segreti della Z650RS, il mercato, il motore bicilindrico di 650 cc, moto ibride ed elettriche… Questi i temi principali trattati nella nostra intervista a Riccardo Bertaggia, direttore vendite e marketing Kawasaki Italia

Il segmento delle heritage è in costante crescita o si sta saturando? In quale direzione sta andando (mini/medie/maxi cilindrate)?

“Il segmento ha conosciuto una crescita importante negli ultimi anni grazie all’ingresso sul mercato di alcuni modelli di media cilindrata capaci di affascinare un pubblico eterogeneo. Attualmente è piuttosto stabile, ma polarizzato verso prodotti con un heritage realmente autentico come quello di Kawasaki”.

Quali sono i mercati più sensibili a questa tipologia di moto, in Europa?

“I mercati principali sono Italia, Francia e Germania”.

Con l’avvento della Z650RS, le quote della W800 non verranno cannibalizzate, almeno in parte?

“Onestamente non vediamo i due modelli sovrapposti. Parliamo di due motociclette con destinazioni d’uso e pubblico differenti. La Z650 RS è una retro-sport in pieno stile Kawasaki: un armonico mix di design classico, modernità meccanica e ciclistica, che offre un’esperienza di guida divertente con il minimo impegno fisico e mentale. È una moto trasversale che si rivolge non solo agli appassionati di lungo corso, ma anche ai non motociclisti, al pubblico femminile ed ai neopatentati, per i quali è disponibile la versione depotenziata a 48 CV. La W800 è invece una classic pura, ricca di dettagli di grande fascino, ed è principalmente scelta da un pubblico di appassionati o dai cultori della storia del marchio”.

Quale è, a vostro giudizio, la competitor più temibile per la Z650RS, e perché?

“A noi piace considerare la Z650RS priva di veri competitor; fra le giapponesi è una delle pochissime a vantare una tradizione di riferimento, mentre allargando lo spettro il suo stile si fa notare perché perfettamente bilanciato tra classico e moderno, pur rimanendo fedele al concetto di moto stradale semplice ed essenziale”.

La Z650RS è indirizzata anche e soprattutto ad un target di neofiti e motociclisti poco esperti. Se non i riding mode, meriterebbe almeno un controllo di trazione o un sistema antislittamento, per la sicurezza: perché non adottarlo?

La Z650 RS è – in pieno stile heritage – una moto volutamente essenziale ed analogica: giri la chiave e vai. Per questo i nostri ingegneri si sono focalizzati sull’erogazione del motore, dolce e prevedibile, e sull’ergonomia, permettendo a tutti di toccare facilmente con i piedi a terra. Questi due aspetti infondono immediata sicurezza anche a chi muove i primi metri su due ruote”.

Il bicilindrico 650 ha oltre 15 anni di sviluppo: non è ora di cambiarlo o aggiornarlo (o salire di cilindrata), per stare al passo con la concorrenza?

Il fatto che sia uno dei motori più longevi nel mondo motociclistico dimostra come fosse molto avanzato fin dalla sua nascita. Il nostro bicilindrico parallelo ha goduto fino ad oggi di un altissimo livello di sviluppo, di affinamenti tecnici, ottimizzazione delle prestazioni e miglioramento dell’affidabilità; in una parola: evoluzione. Oggi è in configurazione Euro 5 e ha consumi molto bassi pur offrendo un grande piacere di guida. Ecco perché Kawasaki continua ad utilizzarlo su tutta la gamma di media cilindrata”.

Kawasaki ha annunciato tanti modelli inediti nei prossimi anni e soprattutto una svolta verso la propulsione ibrida ed elettrica: quando vedremo queste novità per le nostre strade?

“Il nostro Presidente Ito ha pubblicamente dichiarato che Kawasaki presenterà 10 nuovi modelli a propulsione elettrica ed ibrida entro il 2025. Da sempre Kawasaki unisce tradizione e innovazione per spostare più avanti i limiti della tecnologia: la nuova sfida è di costruire un futuro sostenibile attraverso prodotti che possano essere utilizzati in piena sicurezza e con grande piacere da tutti nel pieno rispetto dell’ambiente”.

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