Cosa rischio con le gomme montate al contrario?

La lettera

Caro direttore, ho fatto cambiare le gomme della mia Honda Hornet, che uso con soddisfazione tutto l’anno. Solo per caso, controllando la pressione un paio di centinaia di km dopo il cambio, mi sono accorto che il gommista aveva montato i pneumatici invertendo il senso di rotazione. Ammetto di non aver percepito alcuna differenza, ma ho usato la moto solo in città e a velocità mediobasse. Che rischi ho corso? Cosa comporta guidare con il senso di rotazione invertito? Ora posso riutilizzare le stesse gomme o è meglio cambiarle?

Arturo Sanguinetti - email

La risposta di Motociclismo

Caro Arturo, purtroppo questo errore nel montaggio non è così raro. Proprio per questo motivo le gomme sono progettate per essere efficaci e sicure anche se montate “all’incontrario”. Dopo soli 200 km il nostro suggerimento è quello di far rimontare gli stessi pneumatici in modo corretto: irregolarità di usura tali da consigliare la sostituzione si presentano dopo percorrenze di almeno 3.000 km.

Sul bagnato, con gomme “al contrario”, si può registrare una minore capacità di drenaggio dell’acqua, che può portare ad allungamenti degli spazi di frenata, ma siamo nell’ordine dei centimetri. Anche la rumorosità da rotolamento può essere leggermente superiore.

Non scoraggiarti per il fatto di non aver percepito differenze, per accorgersi di questo problema serve la sensibilità di un eccellente collaudatore. Curiosità: diversi pneumatici slick e tassellati non riportano indicazioni sul senso di rotazione, e quindi possono essere “invertiti” per allungarne la vita utile. Per esempio un circuito che gira in senso orario sollecita molto più la spalla destra che la sinistra. Ebbene, dopo una mattina full gas, magari in pausa pranzo si può girare la gomma per arrivare a fine giornata con un consumo uniforme.