di Beppe Cucco - 05 November 2021

Ducati Multistrada V2 S 2022: come va, pregi e difetti

Rappresenta la porta d’ingresso nella famiglia Multistrada. È spinta dal motore Testastretta 11° di 937 cc con distribuzione desmodromica che equipaggiava la “vecchia” 950, ora aggiornato e omologato Euro 5. Ecco le prime impressioni di guida della nuova Ducati Multistrada V2 S 2022, con i pregi e i difetti della moto

Multistrada V2

La nuova Multistrada V2 2022, rappresenta la porta d’ingresso nella famiglia Ducati Multistrada. È spinta dal motore Testastretta 11° di 937 cc con distribuzione desmodromica che equipaggiava la “vecchia” 950, ora aggiornato e omologato Euro 5. Il bicilindrico è stato alleggerito (nuove bielle e nuovi coperchi, -2 kg) e aggiornato nel cambio (il tamburo ora ruota su cuscinetti e la molla della leva del cambio è più caricata) e nella frizione (passa da 10 a 8 dischi). In questa configurazione eroga una potenza massima di 113 CV a 9.000 giri/min, la stessa della Multi 950, con un picco di coppia di 94 Nm a 6.750 giri/min (sulla 950 erano 96,2 a 7.750). Per la prima volta nella storia della famiglia Multistrada, la nuova V2 è disponibile anche in versione da 35 KW per i possessori di patente A2. Il telaio è a traliccio, abbinato a due telaietti laterali fusi, chiusi da un elemento portante posteriore realizzato in tecnopolimero caricato in fibra di vetro. Il forcellone bibraccio è realizzato in allumino fuso in conchiglia. Per quanto riguarda le sospensioni troviamo una forcella KYB a steli rovesciati da 48 mm di diametro e monoammortizzatore Sachs; entrambi sono completamente regolabili e con un’escursione alla ruota di 170 mm. I cerchi in lega di alluminio (quelli a raggi sono disponibili come optional) sono gli stessi della Multistrada V4 con misure di 3,0”x19’’ all’anteriore e 4,5”x17’’ al posteriore, montano pneumatici Pirelli Scorpion Trail II da 120/70 ZR19 e 170/60 ZR17.

Rispetto alla 950, sulla nuova V2 la sella è stata modificata ed è ora più stretta (-40 mm) e più vicina al suolo di 10 mm (830 mm; disponibile come optional la sella bassa + kit di sospensioni ribassate che porta la seduta a 790 mm da terra). L’impianto frenante Brembo si avvale all’avantreno di due dischi da 320 mm con flange in alluminio stretti da pinze radiali monoblocco M4-32 a 4 pistoncini da 32 mm di diametro, azionate da pompa radiale con leva regolabile. Al retrotreno troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante. Tra le modifiche apportate, rispetto alla Multi 950 è stato rivisto il montaggio dei serbatoi del liquido di freno e frizione, che ora sono separati dai paramani, e sono state installate nuove cover motore e un nuovo codino, riprogettato per migliorare ergonomia e comfort.

Ad affiancare la versione standard c’è la S, la protagonista della nostra prova. Ha sospensioni elettroniche semi-attive con logica Ducati Skyhook Suspension EVO. Sono unità Sachs: forcella a steli rovesciati da 48 mm e monoammortizzatore completamente regolabili. Di serie anche quickshifter up&down, avviamento keyless, cruise control, comandi al manubrio retroilluminati, display TFT a colori da 5” ad alta risoluzione e faro anteriore full LED con cornering lights. Il peso della moto è di 202 kg.

Per tutti i dettagli della nuova Multistrada V2 2022 vi rimandiamo, però, al nostro articolo di presentazione, ora è arrivato il momento di salire in sella. Nella pagina successiva trovate le prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto, e il prezzo. La prova completa su Motociclismo di dicembre 2021.

Come va

Iniziamo subito da uno degli aspetti che è cambiato maggiormente, la posizione in sella. I tecnici Ducati hanno lavorato molto per migliorare la posizione di guida. E i risultati si percepiscono immediatamente appena ci si mette al posto di comando. Rispetto alla Multistrada 950 la sella è più bassa da terra (-10 mm) e, grazie anche ad una vita più snella di addirittura 40 mm, ora è più facile toccare il suolo con entrambi i piedi anche se non sei molto alto. Per capirci, sei alto 1,70? Tocchi bene. Non è per nulla scontato, in questa categoria. In marcia, invece, l’aspetto positivo è che la morbida sella è anche più lunga, e questo offre maggiori possibilità di spostamento alla ricerca della posizione di guida ideale. E c’è anche più spazio tra sella e pedane (+10 mm), così che le gambe non si trovano mai troppo rannicchiate e non si affatichino nemmeno dopo un’intera giornata di guida.

La Multi V2 non va intesa come una versione “low cost” della V4, è una Multistrada a tutti gli effetti, solamente più accessibile. È una moto che risponde, possiamo dirlo, alle esigenze di chi, affascinato dalla sorella maggiore ma titubante per via di prestazioni e fisicità, vuole qualcosa in meno. Il Testastretta di 937 cc ha una dolcezza ai bassi e una regolarità di funzionamento da riferimento. La sua caratteristica migliore è la prevedibilità: nessun buco, incertezza o “impennata” di coppia. Ti basta ascoltare il regime e sai già cosa aspettarti quando prenderai in mano il gas. È elastico e robusto nella prima parte del contagiri, ha una progressione emozionante nella seconda. La frizione è decisamente morbida, il cambio pure e il quickshifter (di serie sulla S) non ha mai impuntamenti. E poi quegli scoppiettii in rilascio sono una goduria per le orecchie! Tra le curve la Multi V2 è una compagna maneggevole e piuttosto intuitiva, piacevole grazie anche alla sua posizione di guida azzeccata. Sa essere confortevole sulle sconnessioni e rassicurante quando l'aslfalto non è nelle migliori condizioni, mescola carattere ed efficacia da sportiva nei tratti di strada più invitanti. È una moto che sa come coccolare il pilota pure nei trasferimenti, in virtù di un tasso di vibrazioni contenuto, almeno fino ai 6-7.000 giri/min. –poi la situazione cambia leggermente, con un po’ di vibrazioni su pedane e sella. Tenete conto però che in sesta marcia a 130 km/h si viaggia a 5.300 giri/min.- e di una buona protezione aerodinamica. Il cupolino, regolabile con una sola mano anche in movimento, ripara bene busto e testa del pilota. Rimangono solo un po’ esposte spalle e braccia, ma il flusso d’aria non è di quelli fastidiosi. A livello di comfort si avverte la presenza del carter frizione, un po’ sporgente, sopra il piede destro. Questo obbliga ad andare a “cercare” il comando del freno posteriore con la punta del piede, non lo si trova in una posizione naturale. Oltretutto il freno posteriore è meno potente di quello che ci si aspetta su una moto di questo tipo. O meglio: la potenza c’è, ma bisogna applicare troppa forza sul pedale per disporne.

Nulla da dire quindi in tema facilità e sfruttabilità: missione compiuta. Così come è compiuta la missione di offrire una certa dose di divertimento tra le curve, dove un mix azzeccato di ciclistica e prestazioni permette di tenere buoni ritmi, soprattutto adottando una guida “pulita”, fatta di traiettorie raccordate senza irruenza e di belle pieghe. Il tutto accompagnati dal cerchio anteriore da 19” che regala una guida rotonda.

In conclusione, quindi, ci sentiamo di dire che la V2 è una Multi a tutti gli effetti, più accessibile nel senso più ampio del termine rispetto alla sorella V4. Costa meno (nella pagina successiva i prezzi) ha una sella insospettabilmente bassa considerando il genere di moto, un raggio di sterzo da bicicletta, un buon equilibrio generale e alla guida risulta immediata e amichevole. Si fa apprezzare fin da subito, per il comfort, il sound e le valide prestazioni, ma soprattutto per il comportamento rigoroso e rassicurante sul misto veloce.

La prova completa della nuova Ducati Multistrada V2 S la troverete su Motociclismo di dicembre.

Prezzo

La nuova Ducati Multistrada V2 2022 nella versione “base” la “Essential” è disponibile nella sola colorazione rossa, ad un prezzo di 15.240 euro c.i.m., vale a dire 500 euro in più rispetto alla precedente Multi 950. La versione da 35 kw costa 1.000 euro in meno.

Ad affiancare la versione “standard” c’è la più prestazionale “S”, che in livrea rossa è in vendita ad un prezzo di 17.840 euro c.i.m., per la livrea “Street Grey” con telaio nero e cerchi “Rosso GP” servono 300 euro in più. Ad affiancare la Essential per Multistrada V2 S è disponibile anche l’allestimento Travel, con borse laterali, manopole riscaldate e cavalletto centrale. In questa configurazione la moto costa 19.010 euro c.i.m. in rosso e 19.310 euro c.i.m.* in grigio. Anche per la versione “S”, la depotenziata da 35 kw costa 1.000 euro in meno.

I prezzi presenti in questo articolo sono da considerarsi con la formula “chiavi in mano”, comprensiva di “messa in strada”, che Motociclismo quantifica in 250 euro.

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