di Luca Nagini - 21 June 2021

10 modi per combattere il caldo in moto

Per combattere il caldo in moto esistono tante soluzioni innovative e, molto spesso, economiche. Capi che ci permettono di viaggiare nel massimo comfort, anche durante le estati più torride. Abbiamo selezionato 10 tipologie di prodotti che sanno regalare un grande sollievo al motociclista accaldato

Oltre i 30 gradi, il motociclista soccombe. Più o meno, è questa la soglia di sopportazione del caldo, quando si guida una moto con abbigliamento tecnico “tradizionale”. Perché, diciamocelo pure, è sacrosanto e doveroso guidare con tutto l’equipaggiamento protettivo, ma quanto tiene caldo? Non ci dobbiamo rassegnare, però, perché esistono tante soluzioni innovative e, molto spesso, economiche, che ci permettono di viaggiare nel massimo comfort, anche durante le estati più torride.

In questo senso, abbiamo selezionato 10 tipologie di prodotti che, in base alla nostra esperienza, sanno regalare un grande sollievo al motociclista accaldato. Le trovate qui sotto e nelle pagine successive.

Giacca areata

È la scelta più importante. Si tratta di modelli realizzati con ampie superfici in rete, sul petto, sulla schiena, e sulle braccia. Passa un’enorme quantità d’aria, anche a bassa velocità, ma sono sempre presenti le protezioni spalle-gomiti, oltre alla tasca per un paraschiena. Il capo è ovviamente certificato per l’uso in moto, perché gli inserti in rete resistono allo strappo. Molto spesso è fornita una leggera membrana antivento o antipioggia interna, per rendere il capo più versatile: ovviamente, va rimossa quando fa caldo.

Alpinestars AST V2 AIR (170 euro) è una giacca estiva top di gamma, con soluzioni evolute e curate. Sicurezza e comfort ai massimi livelli, grazie agli inserti elasticizzati dalla doppia funzione: regalano grande libertà di movimento, e permettono all’airbag elettronico Tech Air 5 di espandersi (optional da comprare a parte). Sono presenti protezioni su spalle e gomiti, ed è predisposta per le protezioni petto e paraschiena Alpinestars (in alternativa all’airbag). Ampie tasche e regolazione dei volumi, bordo polsini e colletto in tessuto che assorbe l’umidità.

Pantaloni areati

Tutti pensano ai jeans da moto, quando fa caldo: sono più leggeri e fanno passare più aria, rispetto ai pantaloni in tessuto. Vero, ma c’è di meglio: pantaloni tecnici realizzati in gran parte in rete ad alta tenacità, così come le giacche estive. Il flusso d’aria è decisamente superiore ai jeans, che per essere belli ma resistenti, spesso adottano pannelli in tessuto rinforzato, pesante e poco traspirante.

Gli Alike Airtrail (159 euro) sono disponibili per uomo e per donna. Hanno regolazioni in vita e sul fondo caviglia, inserti elasticizzati per agevolare i movimenti, inserti reflex e la zip universale di collegamento con la giacca o per le bretelle. Protezioni di livello 2 sulle ginocchia, predisposizione per protezione fianchi. La membrana impermeabile può essere indossata sia sotto che sopra i pantaloni.

Guanti estivi

La tentazione di guidare senza guanti è forte, ma è la prima parte che tocca terra, d’istinto, in caso di scivolata. E poi, senza guanti, la mano si incolla sulla gomma delle manopole, sensazione poco piacevole. Per guanti estivi si intendono, in genere, tutti quelli dal taglio corto, senza polsino. Sono in genere tutti piuttosto leggeri, non impermeabili, e si differenziano tra quelli con o senza protezione sulle nocche. Possono essere in pelle o in tessuto, questi ultimi, decisamente più areati. I più leggeri di tutti, sono i guanti da fuoristrada, ma la resistenza spesso è limitata.

Spidi propone gli X-Knit (40 euro) realizzati con un innovativo intreccio di filamenti di poliestere e poliammide con costruzione a maglia, tale per cui si combina comfort, areazione e resistenza. Palmo in microfibra ad alta resistenza, chiusura a velcro, compatibili con schermi touch.

Stivali areati

Come per i pantaloni-jeans, siamo portati a pensare che le sneakers da moto siano la soluzione ideale per l’estate. E, in effetti, lo sono, perché sono leggere e traspiranti. Ma attenzione, ci sono delle grosse differenze: se vengono dichiarate impermeabili, vuol dire che hanno una membrana interna che, di fatto, le rende molto poco areate, quindi calde. Anche le scarpe da moto in pelle, sono decisamente poco traspiranti. Meglio puntare su modelli in tessuto e che presentino evidenti inserti areati. Esistono anche veri e propri stivali da turismo, realizzati con ampie superfici traforate: ventilazione ai massimi livelli, e sicurezza superiore.

I TCX Zephyr Flow (170 euro) sono un esempio: presentano la tomaia in tessuto Cordura, combinata con la pelle. Anche la fodera interna AIR TECH è super traspirante, e presentano rinforzi specifici su tallone, paraleva, tibia e malleoli.

Casco jet

Qui non ci si può sbagliare, i caschi jet sono di gran lunga i più freschi. E, negli ultimi anni, sempre più gettonati anche per fare turismo tutto l’anno, tanto da far nascere una categoria specifica di “Jet Touring” tra molti produttori. Il massimo è andare con la visiera aperta, e solo un bel paio di occhiali per proteggere gli occhi. Esistono anche i demi-jet, ovverto i caschi aperti che arrivano a proteggere solamente fino ad altezza orecchie, mentre un jet classico copre tutte le guance e oltre. I demi-jet sembrerebbero quindi più leggeri e freschi, ma c’è da fare qualche considerazione: la protezione che offrono e sicuramente inferiore e, in secondo luogo, si tratta spesso di caschi economici, senza caratteristiche specifiche per la ventilazione della testa. Questo è un aspetto importante, da prendere in considerazione con tutti i caschi jet: senza una buona ventilazione superiore, il viso sarà fresco, ma la testa sarà in un forno. Ci vuole una bella presa d’aria superiore, un sistema di canalizzazione dell’aria sopra la nuca, e un estrattore posteriore.

Il Nolan N40-5 (190 euro) ha il sistema AirBooster Tecnology per garantire la massima freschezza alla zona superiore del capo. Calotta in policarbonato, visierino parasole interno ed è predisposto per ospitare l’interfono integrato N-Com.

Inserto sottocasco

Per aumentare il comfort termico della nostra testa, esistono degli inserti universali in materiali morbidi ed areati, da mettere sotto al casco. Creano un’intercapedine d’aria, che aumenta il ricircolo ed evita un ristagno eccessivo dell’umidità. Vanno bene per qualunque tipo di casco, attenzione solo all’ingombro: se il vostro casco vi veste già stretto, gli inserti potrebbero darvi fastidio. Il prodotto più rappresentativo è il Panama di Tucano Urbano, realizzato in vimini naturale (14,90 euro)

Intimo tecnico

Sarebbe la prima regola, ma non tutti ci pensano: il primo strato a contatto con il nostro corpo, deve essere totalmente traspirante e non trattenere umidità. Mentre molti utilizzano ancora classiche t-shirt in cotone. Ma la fibra del cotone, una volta bagnata di sudore, trattiene l’umidità imprigionata, e impiega tantissimo tempo per asciugare. Mentre oggi abbiamo una vasta scelta di magliette intime tecniche, aderenti ed elastiche, che oltre ad essere ultra-traspiranti, allontanano l’umidità dal corpo. Basta vedere in quanto poco tempo si asciuga la schiena, dopo una gita zaino in spalla.

SIXS è un riferimento in questo senso, e la maglietta intima leggera a maniche corte (55 euro), è l’ideale per il motociclista estivo. Realizzata in tessuto Breezy Touch, è il 40% più leggera del Carbon Under con cui è realizzata la linea SIXS 4 stagioni.

Gilet rinfrescante

Il gilet rinfrescante è una soluzione “drastica”, l’esatto opposto dell’abbigliamento riscaldato invernale. Questi gilet vengono riempiti di acqua, la quale evaporerà lentamente a contatto con il nostro corpo caldo, abbattendo la temperatura corporea. Non si bagnano gli altri indumenti, i gilet trattengono l’acqua come una sacca, e devono essere indossati il più vicino possibile al corpo (meglio sopra solamente ad una maglia intima tecnica). Promettono di abbattere la temperatura percepita di oltre 10 gradi, ma dipende molto da come ci si veste “sopra”: il massimo delle prestazioni le raggiungono abbinati ad una giacca areata, ma grazie al taglio compatto e aderente, possono essere indossati sotto qualunque capo. Può essere un valido aiuto in abbinamento alle nostra classica giacca da moto tre stagioni, oppure ad una giacca in pelle.

Macna Dry Evo Cooling (150 euro) sfrutta una tecnologia brevettata e materiali come il Nylon Jersey e PU Ultra Fresch. Con 500 ml di acqua assicura da uno a tre giorni di freschezza (a seconda della temperatura esterna).

Cuscino sella areato

Il cuscino sella areato è un accessorio molto versatile, da applicare sopra la sella della nostra moto. Sono realizzati con materiali a rete, e servono a lasciare un passaggio d’aria sotto al fondoschiena del pilota, o del passeggero. Un po’ quello che fa l’inserto da mettere sotto al casco del punto 6. Ma i vantaggi sono anche altri: migliora il comfort della sella, a volte in modo significativo; in caso di pioggia abbondante, l’acqua non ristagna, ma scorre via più facilmente; si eviterà di trovare la seduta bollente, quando la moto rimane posteggiata al sole.

È il caso di dire “poca spesa, tanta resa”. OJ propone il Layer, (19,90 euro), in due dimensioni, adatte alla sella pilota e a quella passeggero. Realizzato in materiale Hard Mesh, è dotato di rivestimento antiscivolo

Borraccia termica

Niente di più scontato: il miglior modo per rinfrescarsi, è bere acqua fresca. Ma nei bagagli da moto, le bottiglie si scaldano per forza. Basta dotarsi di borracce termiche, che mantengono il contenuto fresco in estate, e caldo in inverno.

Sono disponibili in tutti i negozi di articoli sportivi, ma Givi propone la sua STF500S (17 euro) che può essere applicata all’esterno delle sue valigie, grazie a supporti specifici. Realizzata in acciaio inox a doppia parete, mantiene i liquidi freddi o caldi fino a 12 ore. Tappo a vite con moschettone in alluminio, capienza 500 ml.

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