Special: ZRX1200R elaborata da MotoUp di Milano
Kawasaki ZRX1200R
La Kawasaki ZRX1100 arriva in Italia
nel 1999 (è del 2001 la 1200, venduta fino al 2007) e subito conquista
per la sua linea classica e piacevole, le ottime finiture e per il motore,
generoso e duttile. Il suo cuore è da sportiva, tanto che in Giappone è
già disponibile all’epoca in versione Eddie Lawson Replica, che arriva
in Italia solo nel 2002 con la sigla ZRX1200R. La special che presentiamo
è una R. Acquistata usata e preparata da MotoUp di Milano (www.motoup.it),
è stata elaborata con parti speciali tutte acquistate su internet e provenienti
principalmente dagli Stati Uniti e dal Giappone. Preziosissima è stata
la collaborazione di Drew Jonsen, proprietario del sito giapponese www.ridexonline.com,
un “guru” della Kawasaki ZRX: vive in Giappone e si occupa della vendita
di componenti aftermarket direttamente dal proprio sito, ma si preoccupa
anche di cercare - su richiesta - parti speciali per moto anni 70 e 80.
Elabroazione MotoUp
Sulla Kawa di MotoUp le modifiche
più importanti hanno interessato il motore, che ha guadagnato potenza e
coppia a tutti i regimi. Senza stravolgimenti è stata modificata l’aspirazione
con una batteria di carburatori Mikuni racing e uno scarico completo Kerker.
Al nostro banco prova la potenza massima, risultata di 118,2 CV a 8.250
giri, è superiore a quella della ZRX1200 originale di ben 9 CV, ma già
dal regime minimo di apertura fino al limitatore (10.500 giri), la special
batte l’originale, senza tuttavia perdere trattabilità e linearità d’erogazione.
Impressionante la coppia: se la moto di serie sfiora appena i 10 kgm a
6.750 giri, quella di MotoUp li supera già a 3.750 giri fino agli 8.500.
Insomma: un motore pastoso e con tanta schiena ai medi per divertirsi su
strada come in pista. Per superare il limite naturale che mostrava nella
guida sportiva, le sospensioni sono state sostituite con le Öhlins che,
pur mantenendo lo schema di serie (forcella a steli tradizionali davanti
e doppio ammortizzatore dietro), migliorano notevolmente la stabilità e
la precisione nella guida tra i cordoli. L’abbiamo provata a Monza e ci
ha conquistati per la buona maneggevolezza e la precisione nei curvoni
veloci. Accucciati dietro il piccolo cupolino, non innesca ondeggiamenti
e, anzi, infonde grande fiducia.