02 January 2010

Special: ZRX1200R elaborata da MotoUp di Milano

Abbiamo provato in pista a Monza una Kawasaki ZRX1200R elaborata da MotoUp di Milano con parti speciali fatte arrivare dal Giappone e dagli Stati Uniti.

Kawasaki ZRX1200R


La Kawasaki ZRX1100 arriva in Italia nel 1999 (è del 2001 la 1200, venduta fino al 2007) e subito conquista per la sua linea classica e piacevole, le ottime finiture e per il motore, generoso e duttile. Il suo cuore è da sportiva, tanto che in Giappone è già disponibile all’epoca in versione Eddie Lawson Replica, che arriva in Italia solo nel 2002 con la sigla ZRX1200R. La special che presentiamo è una R. Acquistata usata e preparata da MotoUp di Milano (www.motoup.it), è stata elaborata con parti speciali tutte acquistate su internet e provenienti principalmente dagli Stati Uniti e dal Giappone. Preziosissima è stata la collaborazione di Drew Jonsen, proprietario del sito giapponese www.ridexonline.com, un “guru” della Kawasaki ZRX: vive in Giappone e si occupa della vendita di componenti aftermarket direttamente dal proprio sito, ma si preoccupa anche di cercare - su richiesta - parti speciali per moto anni 70 e 80.

Elabroazione MotoUp


Sulla Kawa di MotoUp le modifiche più importanti hanno interessato il motore, che ha guadagnato potenza e coppia a tutti i regimi. Senza stravolgimenti è stata modificata l’aspirazione con una batteria di carburatori Mikuni racing e uno scarico completo Kerker. Al nostro banco prova la potenza massima, risultata di 118,2 CV a 8.250 giri, è superiore a quella della ZRX1200 originale di ben 9 CV, ma già dal regime minimo di apertura fino al limitatore (10.500 giri), la special batte l’originale, senza tuttavia perdere trattabilità e linearità d’erogazione. Impressionante la coppia: se la moto di serie sfiora appena i 10 kgm a 6.750 giri, quella di MotoUp li supera già a 3.750 giri fino agli 8.500. Insomma: un motore pastoso e con tanta schiena ai medi per divertirsi su strada come in pista. Per superare il limite naturale che mostrava nella guida sportiva, le sospensioni sono state sostituite con le Öhlins che, pur mantenendo lo schema di serie (forcella a steli tradizionali davanti e doppio ammortizzatore dietro), migliorano notevolmente la stabilità e la precisione nella guida tra i cordoli. L’abbiamo provata a Monza e ci ha conquistati per la buona maneggevolezza e la precisione nei curvoni veloci. Accucciati dietro il piccolo cupolino, non innesca ondeggiamenti e, anzi, infonde grande fiducia.

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