Nella gamma Honda manca una vera hypernaked
Un lettore ci scrive per un appunto sulla gamma della Casa di Tokyo: a suo parere, manca una hypernaked. La risposta di Honda e il nostro commento
LA LETTERA
Caro direttore, sono un appassionato del marchio Honda, ma ho un appunto sulla gamma! Come naked di punta c’è solo la CB1000R, ma resta un vuoto un gradino più su, nel sempre più agguerrito segmento delle hypernaked. Come mai Honda non lancia un modello basato sulla nuova CBR che faccia concorrenza alle varie Ducati Streetfighter o Aprilia Tuono? È praticamente l’unica Casa di rilievo a non avere in catalogo un prodotto simile.
LA RISPOSTA DI HONDA
Il mercato sta premiando da qualche anno le roadster più che le hypernaked, in quanto più equilibrate dal punto di vista delle prestazioni. Da questo punto di vista la CB1000R si posiziona nella parte alta della classifica. È apprezzata dai clienti perché offre un look personale, prestazioni di alto livello e una guidabilità eccezionale. Derivare una naked dalla attuale Fireblade non è al momento nei piani di Honda, ma se in futuro l’interesse degli appassionati dovesse spostarsi maggiormente verso questo segmento, ne sarà sicuramente valutata l’opportunità.
IL COMMENTO DI MOTOCICLISMO
Se guardiamo alle vendite, la scelta di Honda è comprensibile. Le hypernaked impongono grandi investimenti e valgono solo il 2% del mercato. Nel 2020 il segmento è stato dominato da Ducati con la Streetfighter (742 unità) davanti a KTM con la 1290 Super Duke (376) e alla citata Tuono V4 1100 (119). La nostra opinione è che una supersportiva come la Fireblade sia già una adeguatissima interprete del concetto di sportività secondo Honda, che per sua tradizione è restia a estremizzare le moto stradali. Ricordiamo poi che la CB1000R nella nostra comparativa maxinaked (settembre 2020) ha mostrato un’ottima guidabilità su strada e, nonostante un gap di 50-60 CV, in pista ha preso meno di 3 secondi dalle migliori. Nella foto, la maxinaked Honda in primo piano.