di Beppe Cucco - 09 March 2021

Yamaha MT-09 2021: come va, pregi e difetti

Abbiamo messo alla prova la nuova Yamaha MT-09 2021. Ora è più matura, ma non perde l’animo fun che ha sempre contraddistinto il modello. Una sella non troppo morbida, e alcune vibrazioni di troppo, ne limitano però il comfort. Rapporto divertimento/prezzo impareggiabile. Ecco le prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto

Completamente aggiornata

La nuova versione 2021 della Yamaha MT-09 si presenta più leggera, più potente e tecnologicamente più evoluta rispetto al modello precedente. Il motore tre cilindri Crossplane è stato completamente riprogettato e ridotto nel peso. Aumenta la cilindrata, che passa da 847 a 889 cc e aumenta di 4 CV la potenza massima, che raggiunge quota 119 CV a 10.000 giri/min. Aumenta anche la coppia, cha ora ha un picco di 93 Nm a 7.000 giri/min, 1.400 giri/min. prima sulla scala del regime (prima era 87,5 Nm a 8.400 giri/min.).

Nuovi anche il telaio Deltabox in alluminio pressofuso CF die cast (Controlled Filling), il forcellone e i cerchi. Le sospensioni sono state riviste e la dotazione di serie si è arricchita di cambio quickshifter up&down, piattaforma inerziale a sei assi, una nuova strumentazione a colori da 3,5” e un’elettronica completa di tutti i più recenti aiuti alla guida. La moto, in ordine di marcia, pesa 189 kg, 4 kg in meno rispetto al modello attuale.

Ma per tutti i dettagli della nuova versione della naked media di Iwata vi rimandiamo il nostro articolo di presentazione; ora è arrivato il momento di salire in sella. Nelle pagine successive trovate le prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto, il prezzo e la scheda tecnica.

Come va

In sella ritroviamo quella postura che già conosciamo, diversa da quella che si assume sulle altre naked. Il manubrio è alto, largo, e posizionato abbastanza vicino al corpo, mentre le pedane sono piazzate piuttosto arretrate. Ora per entrambi arriva la possibilità di regolazioni: il manubrio può essere avanzato di 9 mm e alzato di 4, le pedane arretrate di 4 e alzate di 14. Il risultato è una postura comoda, ma aggressiva, con busto dritto, gomiti larghi e gambe sì rannicchiate, ma non troppo. È una triangolazione che nel giro di poco piace, per la sensazione di padronanza e di controllo del mezzo che trasmette, e che non stanca, in quanto i polsi non sono affatto caricati.

Appena si gira la chiave ci si rende subito conto che qualcosa lì sotto è cambiato: il sound del motore è la prima cosa che ti conquista di questa moto. È più cupo, deciso, in netto contrasto con gli scarichi ovattati che ultimamente ritroviamo su molti modelli. Bastano poi pochi chilometri per rendersi conto della “polivalenza” di questo tre cilindri. Ha una progressione decisa, lineare, fluida e in allungo spinge decisamente forte. È più pieno di prima, e sempre con l’avantreno che alle decise aperture del gas risponde con dei goduriosi alleggerimenti (nonostante la presenza del lift control la MT-09 mantiene ancora quel suo animo da hooligans). Tenetelo sopra i 6.500 giri/min e otterrete in cambio tutta l’adrenalina che cercate. Allo stesso tempo se volete andare a passeggio e gustarvi il panorama è pronto ad accontentarvi. Mettete una marcia lunga e lasciate galleggiare il contagiri appena sopra al minimo, scoprirete un motore capace di portavi fuori da un tornante in quarta senza tentennamenti e con una spinta dolce ma sempre decisa. Ora, in più, a disposizione avete anche il “mode 4” che limita la potenza massima della moto a 100 CV e dona al motore un’erogazione burrosa, senza picchi. Se a ciò aggiungete un’elettronica che funziona davvero a puntino non avrete nessun problema anche sui fondi più insidiosi. E pure nel caos della città si scivola agilmente, anche se l’angolo di sterzo non è al top della categoria e il cambio elettronico non funziona sotto i 2.200 giri e i 20 km/h. Insomma, a questo tre cilindri chiedetegli ciò che vi pare e siamo sicuri che vi conquisterà. Uniteci quel bell’urlo rauco di cui vi parlavamo prima, una rapportatura ravvicinata, un acceleratore ride by wire senza indecisioni e un quickshifter che funziona fluido e senza impuntamenti e difficilmente potreste volere di più per divertirvi. Ci sentiamo di dirvi che è uno dei tre cilindri più gustosi attualmente in circolazione.

E il bello è che Yamaha è riuscita a amalgamare i miglioramenti apportati al motore a tutto il resto della moto, in modo che tutto procedesse sulla stessa lunghezza d’onda. Resta la moto corta, leggera, stretta, compatta e scattante che abbiamo conosciuto in passato. Ma ora è anche “muscolosa”, si sente che tutti i componenti lavorano perfettamente in simbiosi. Adesso è più carica sull’avantreno e quando iniziano le curve questo trasmette una maggior fiducia a buttarcisi dentro a cannone. Resta la moto agile che abbiamo sempre avuto modo di apprezzare, ma ora su quei bei curvoni veloci da raccordare uno dopo l’altro scopri anche che è più stabile e più rassicurante. Il lavoro di irrigidimento fatto sul telaio si percepisce, con la MT che ora corre senza scomporsi. Vero che le sospensioni non sono sostenute come quelle delle rivali più sportive, ma se si imposta il cervello in “modalità MT” il divertimento è assicurato. Con lei non si deve frenare forte sotto la curva, anche perché la frenata (che sfrutta una nuova pompa radiale Nissin) è brusca nell’attacco, ma è meglio rallentare con un minimo di anticipo, impostare traiettorie tonde e godersi poi in uscita la sua coppia vigorosa. Se guidata così la MT tiene la linea con grande precisione e ti restituisce una netta sensazione di appoggio, anche ad angoli di piega molto accentuati. Complici anche gli ottimi pneumatici Bridgestone Battlax Hypersport S22 di primo equipaggiamento.

Difetti? Solo qualche appunto a livello di comfort di marcia. La sella è ora più piatta e meno infossata, ma dopo un’oretta in fondoschiena inizia a lamentarsi. Chi ama guidare con le punte sulle pedane si troverà con i talloni a chiedere spazio alle pedane del passeggero. E poi ci sono un po’ di vibrazioni di troppo su pedane e manubrio. Ma… quanti compreranno una MT-09 per la sua comodità?

La prova completa della nuova Yamaha MT-09 2021, con interviste e approfondimenti, la trovate su Motociclismo di marzo 2021, in edicola proprio in questi giorni.

Il prezzo

La nuova MT-09 2021 sarà disponibile in tre colori: Storm Fluo, Icon Blue e Tech Black, a partire dal mese di aprile 2021. Il prezzo "chiavi in mano" è di 9.749 euro*, vale a dire 500 euro in più rispetto alla versione precedente, a fronte però di una dotazione di serie ben più ricca.

*: il prezzo presente in questo articolo è da considerarsi con la formula “chiavi in mano”, comprensiva quindi di “messa in strada”, che Motociclismo quantifica in 250 euro.

Scheda tecnica

MOTORE Tre cilindri in linea fronte marcia, 4T, alesaggio per corsa 78x62,1 mm, cilindrata 889 cc, rapporto di compressione 11,5:1, distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido, potenza massima 119 CV (87,5 kW) a 10.000 giri/min, coppia massima 93 Nm (9,5 kgm) a 7.000 giri/min. Lubrificazione a carter umido.

ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 14 litri. ACCENSIONE Elettronica digitale.

TRASMISSIONE Primaria a ingranaggi a denti dritti, rapporto n.d.; finale a catena, rapporto 2,813 (45/16). Cambio a sei marce. Valore rapporti: 36/14 (2,57) in prima, 37/19 (1,94) in seconda, 34/21 (1,619) in terza, 29/21 (1,381) in quarta, 25/21 (1,190) in quinta,

28/27 (1,037) in sesta.

FRIZIONE Multidisco in bagno d’olio.

TELAIO A diamante in alluminio pressofuso, motore stressato. Inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 108 mm.

SOSPENSIONI Anteriore forcella upside-down a steli rovesciati da 41 mm, completamente regolabile, escursione ruota 130 mm; posteriore monoammortizzatore con leveraggio progressivo Monocross regolabile nel precarico molla e nella frenatura idraulica in estensione, escursione ruota 122 mm.

RUOTE Cerchi in alluminio da 17”. Gomme di primo equipaggiamento Bridgestone Battlax Hypersport S22, misure 120/70 - 180/55.

FRENI Anteriore, doppio disco di 298 mm di diametro con pinze flottanti a quattro pistoncini. Posteriore, disco di 245 mm di diametro con pinza flottante a un pistoncino. DIMENSIONI (IN MM) E PESO Lunghezza 2.090, larghezza 795, altezza 1.190. Interasse 1.430, altezza sella 825, altezza minima da terra 140. Peso col pieno 189 kg.

GAMMA COLORI Grigio, blu, nero.

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