Special: Supermotard Aprilia derivata dal modello cross di serie MXV 450
COME È FATTA
COME È FATTA Amleto Porro,
titolare di un team privato, ha elaborato un’Aprilia MXV 450 da cross
trasformandola in una supermotard, con cui corre il pilota giapponese Ryuta
Kaneko. Il risultato è un’alternativa economica all’Aprilia SXV VDB
replica
e una moto agile e maneggevole, che pesa 109 kg contro i 122 kg della SXV.
La moto di Porro mantiene il telaio completamente originale della MXV 450
versione 2009. Anche il telaietto non ha subito alcuna modifica ed il forcellone
resta quello originale, che è più lungo di 35 mm rispetto a quello della
SXV. La forcella è una Marzocchi Shiver da 50 mm con cartucce interne Ohlins
TTX e piedino Andreani Group. È alloggiata nella piastra Ice-Parts,
caratterizzata
da eccentrici che consentono di regolare offset e angolo (in questo caso
chiuso di 2°). Ohlins TTX anche per il monoammortizzatore che è stato
accorciato.
Il motore ha raggiunto la stessa potenza della SXV: 69 CV alla ruota. Per
renderlo così performante sono stati sostituiti alcuni componenti: corpo
farfallato (da 40 mm contro i 38 mm della serie), alberi a camme del motard
al posto di quelli del cross, cambio portato a cinque marce. Successivamente
è stata dedicata una mappatura in funzione del nuovo corpo farfallato e
delle camme. Lo sviluppo è seguito da V2 Racing con numerosi collaudi in
pista, mentre la Viscardi Corse si dedica alla preparazione dei motori.
Anche l’alimentazione è stata completamente rivista. È suddivisa in tre
parti principali: iniettori, TPS e stepper. Lo stepper è un marchingegno
elettronico che regola l’afflusso dell’aria e, con questo, il
carattere
del motore; è collegato ai due corpi farfallati, legge le informazioni
della centralina, interpreta la quantità d’aria necessaria e lo
“ricomunica”
alla centralina per settare al meglio il tutto. Questo si percepisce
notevolmente
quando la moto si accende: appena la pedivella avvia il motore, i giri
sono altissimi per poi aggiustarsi automaticamente dopo qualche secondo.
Il propulsore è in configurazione Screamer ed è migliorata la regolazione
del freno motore, che non è più accentuato come in passato. A perfezionare
la fase di freno motore in staccata c’è la frizione antisaltellamento
STM. Lo scarico è lo standard cross da 92,5 dB. L’impianto frenante adotta
pinze Galfer: una radiale ricavata dal pieno all’anteriore, che agisce
su un disco da 300 mm o da 320 mm a seconda delle piste e una standard
da cross al posteriore. Le ruote sono tubeless Alpina con cerchio anteriore
in carbonio da 16,5”.
COME VA
COME VA L’ha testata per
noi Paolo Gaspardone che racconta: “Pochi giri e riesco già ad andar
forte:
rido sotto il casco perché non avrei mai creduto che potesse essere una
moto di questo livello, secondo me da prima fila. Il telaio è estremamente
intuitivo, agile come un due tempi (qui contribuisce anche la ruota superleggera
in carbonio) e con un motore spaziale che va veramente forte: sotto non
dà la botta, gira come un monocilindrico (non esiste l’on/off) e in alto
decolla, dando il meglio di sé. Lo sterrato è una pacchia a confronto delle
difficoltà che incontri in sella ad una SXV”.