di Beppe Cucco - 17 March 2021

Le novità Ducati 2021

La gamma moto di Borgo Panigale si arricchisce di modelli inediti e aggiornamenti Euro 5. Spiccano le nuove Monster, Multistrada V4 e Supersport 950; non da meno Diavel 1260 Lamborghini, Panigale V4 SP, Streetfighter V4 e XDiavel Dark. Nella famiglia Scrambler arrivano 1100 Dark Pro, Nightshift e Desert Sled, anche in versione Fasthouse

Diavel 1260 Lamborghini

Diavel 1260 Lamborghini

Ducati e Lamborghini, due delle eccellenze della Motor Valley italiana, uniscono le forze per dar vita a questo nuovo modello. Realizzata partendo dalla base tecnica della Diavel 1260 S, la Diavel 1260 Lamborghini riporta nel mondo motociclistico i concetti visti sull’esclusiva quattro ruote supersportiva alimentata da un V12 con tecnologia ibrida Siàn FKP 37. Troviamo, ad esempio, i cerchi forgiati da 17” dal disegno inedito (nella pagina accanto, in alto), le prese d’aria e le cover del radiatore realizzate in fibra di carbonio, che richiamano esplicitamente quelli dell’auto. In carbonio sono anche la cover del silenziatore, il puntale, la fascia centrale del serbatoio, l’unghia monoposto della sella, i parafanghi e le cornici della strumentazione e del faro. Tutti questi componenti sono stati ridisegnati dal Centro Stile Ducati per questo specifico modello. Elementi del design Lamborghini li ritroviamo anche nella forma dello scarico, ad esagono (dettaglio nella pagina accanto, al centro), e nella texture a “Y” presenti sulla sella. La vernice applicata alla moto è la stessa utilizzata per l’auto, con la carrozzeria opaca in “Verde Gea”; invece il telaio, la vasca sottocoda e i cerchi sono in color “Oro Electrum”. Il rosso Ducati lo ritroviamo solo sulle pinze freno Brembo (nella pagina accanto, in basso a destra). La livrea è caratterizzata inoltre per la presenza del numero 63, scelto per l’anno di fondazione della Casa di Sant’Agata Bolognese.

Il cuore della Diavel 1260 Lamborghini è il bicilindrico Testastretta DVT di 1.262 cc con fasatura variabile delle valvole. In questa versione, omologata Euro 5, è in grado di erogare 162 CV a 9.500 giri/min (in versione Euro 4: 159,1 CV a 9.500 giri/min) e ha un picco di coppia di 129 Nm a 7.500 giri/min. L’elettronica può contare sulla piattaforma inerziale a 6 assi (6D IMU) di Bosch, in grado di rilevare istantaneamente velocità e accelerazione della moto nello spazio. L’IMU gestisce il pacchetto elettronico della moto, che comprende ABS Cornering EVO, Traction Control EVO (DTC), Wheelie Control EVO (DWC), Power Launch EVO (DPL) e cruise control. Di serie anche il quickshifter up&down, l’impianto fari full LED con DRL e l’avviamento keyless. La strumentazione è un display TFT a colori da 3,5” e, quando si accende la moto, su di essa compaiono i loghi dei due brand Ducati e Lamborghini accompagnati dalla silhouette della moto. Come sulla Diavel S troviamo poi telaio a traliccio in tubi d’acciaio, forcellone monobraccio fuso in alluminio e sospensioni Öhlins completamente regolabili. Gli pneumatici sono i Pirelli Diablo Rosso III, nelle misure 120/70-17” ant. e 240/45-17” post.

L’impianto frenante si avvale di due dischi semiflottanti anteriori da 320 mm di diametro, stretti da pinze monoblocco Brembo M50 ad attacco radiale a 4 pistoncini e di un disco posteriore da 265 mm con pinza flottante a due pistoncini. La sella è a 780 mm dal suolo e il serbatoio ha una capacità di 17 litri. 246 kg il peso della moto in ordine di marcia. La nuova Ducati Diavel 1260 Lamborghini verrà realizzata in serie limitata di 630 esemplari. Gli acquirenti della moto potranno anche acquistare il casco con grafica coordinata.

Monster

Monster

Niente cilindrata nel nome, semplicemente: Monster. Progettisti e designer di Borgo Panigale sono praticamente ripartiti da zero per delineare la nuova versione della naked italiana più iconica. I punti cardine del look sono fissati su tre concetti: serbatoio “a schiena di bisonte”, frontale essenziale, coda rastremata. Per quanto riguarda la meccanica, troviamo il motore Testastretta 11° da 937 cc raffreddato a liquido e omologato Euro 5. Il bicilindrico a V di 90° con distribuzione desmodromica è più leggero rispetto al propulsore della vecchia 821 (-2,4 kg) e cresce in potenza e coppia: 111 CV a 9.250 giri/min e 93,2 Nm a 6.500 giri/min (ma sarà disponibile anche la versione da 35 kW, adatta a chi ha patente A2). La coppia è migliorata a tutti i regimi, in particolare a quelli medio-bassi. La frizione è a comando idraulico e il cambio è dotato di quickshifter di serie. Tutto nuovo anche l’impianto di scarico, con giro basso dei collettori, lontano dalle gambe, e doppio terminale laterlae con design slash cut.

Potenza ed erogazione sono personalizzabili attraverso i Power Mode, che permettono di gestire le varie regolazioni di ABS Cornering, traction control, anti-impennata, launch control attraverso i comandi al manubrio e lo schermo TFT a colori da 4,3” caratterizzato da una grafica che riprende quella della Panigale V4. Il telaio in allumino con schema front frame replica quello delle Panigale ed è più leggero di 4,5 kg rispetto al precedente traliccio in acciaio e mantiene il motore come elemento stressato della ciclistica. In questo modo si ottiene anche un profilo più snello nella zona di contatto tra sella e serbatoio. Ogni componente è stato riprogettato e alleggerito: i cerchi perdono 1,7 kg, il forcellone cala di 1,6 kg, il telaietto posteriore pesa 1,9 kg meno del precedente. Si arriva così a 188 kg in ordine di marcia (-18 kg rispetto alla Monster 821 MY2020).

La nuova naked bolognese non è solo più leggera, ma è anche più corta di interasse: 1.474 mm (6 mm in meno della 821). Le sospensioni vedono l’arrivo di una forcella a steli rovesciati da 43 mm, mentre al posteriore c’è un ammortizzatore regolabile nel precarico. La frenata è affidata a dischi anteriori da 320 mm con pinze Brembo M4.32 monoblocco. Il piano di seduta è a 820 mm da terra, ma grazie alla sella optional può scendere a 800 mm, mentre, con il kit di sospensioni ribassate, si arriva addirittura a 775 mm da terra. Tra le novità troviamo un nuovo faro arrotondato (in alto, a destra) che si ispira alla tradizione Monster, ma spicca come elemento di design dotato di luci full LED. Suggestivi gli indicatori di direzione integrati sui fianchi della moto. La Monster sarà disponibile anche in versione Plus con cupolino e cover per la sella del passeggero. Già nutrita la lista di optional sul catalogo Ducati Performance. Tre le colorazioni previste: rosso, grigio e nero opaco.

Multistrada V4

Multistrada V4

Senza dubbio la grande novità è il nuovo motore V4 Granturismo, che ha una cilindrata di 1.158 cc, pesa 67 kg ed eroga 170 CV a 10.500 giri/min, con una coppia massima di 125 Nm a 8.750 giri/min (trovate tutto quello che c’è da sapere sul propulsore senza “desmo” cliccando qui). Dal punto di vista stilistico Ducati ha lavorato per mantenere forte il family feeling con le precedenti Multistrada, pur rinnovando completamente la moto in direzione di una migliore ergonomia funzionale. Le versioni S e S Sport possono essere equipaggiate con cerchi tubeless a raggi.

La Multistrada V4 è la prima moto di produzione al mondo ad adottare la tecnologia radar, che abilita le funzioni Cruise Control Adattivo e Blind Spot Detection. Il radar è posizionato nella parte anteriore del veicolo (evidenziato nel cerchio) e regola automaticamente la distanza (selezionabile su quattro livelli) dagli altri veicoli quando si guida ad una velocità compresa fra 30 e 160 km/h. L’ACC può essere inserito e regolato tramite i pulsanti dedicati posizionati sul blocchetto di sinistra. Grazie al quickshifter up & down il pilota può salire di marcia o scalare senza che l’ACC si disattivi. Il radar posteriore, posizionato sotto il fanale, è invece in grado di rilevare i veicoli posizionati nel cosiddetto angolo cieco di visuale (blind spot), ovvero l’area non visibile né direttamente dal pilota né tramite lo specchio retrovisore. Il sistema BSD segnala questa situazione tramite i LED posizionati sugli specchietti retrovisori, illuminando quello posizionato sul lato nel quale rileva la presenza di un veicolo nell’angolo cieco di visuale. Il BSD segnala anche il sopraggiungere da dietro di veicoli a velocità elevata. In entrambi i casi, se l’utente attiva l’indicatore di direzione manifestando l’intenzione di cambiare corsia, il BSD fa lampeggiare il LED segnalando una situazione di potenziale pericolo. L’utente può regolare su tre diversi livelli la luminosità dei LED del sistema grazie al menù dedicato. L’intero sistema, sviluppato da Ducati e poi ingegnerizzato da Bosch, sarà in esclusiva per la Casa di Borgo Panigale.

Tutta nuova anche la ciclistica, che vede il debutto di un telaio monoscocca in alluminio. Le quote ciclistiche si riassumono così: 24,5° di inclinazione del cannotto di sterzo, interasse di 1.567 mm, sospensioni con escursione di 170 mm all’anteriore e 180 mm al posteriore, luce a terra di 220 mm. Il peso a secco è di 215 kg, il serbatoio è da 22 litri. Anche il forcellone in alluminio bibraccio è stato progettato ex novo. La Multistrada V4 è equipaggiata con una forcella a steli rovesciati da 50 mm di diametro, con piedino fuso dedicato, e ammortizzatore Marzocchi con molla progressiva che collega il forcellone al telaio senza interposizione di leveraggi; entrambi sono completamente regolabili. La moto calza pneumatici Pirelli Scorpion Trail II su cerchi 120/70-19’’ e 170/60-17’’, ma è omologata anche per l’utilizzo delle tassellate Pirelli Scorpion Rally e Scorpion STR nelle stesse misure.

L’impianto frenante è Brembo e si avvale di due dischi anteriori di 320 mm con pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini di 32 mm e di un disco singolo posteriore di 265 mm con pinza flottante. L’impianto ABS è il Bosch 10.3ME Cornering e sfrutta un sistema di frenata combinata (Electronic Combined Braking System) ottimizzato per le diverse mappe motore; nel riding mode Enduro l’ABS è disinseribile al posteriore. È presente anche la funzione di antisollevamento della ruota posteriore.

Il display TFT da 5” ha grafica caratterizzata dal contagiri circolare con lancetta digitale e numero di marcia inserita. Oltre alle informazioni principali vengono inoltre mostrati: livello del carburante, temperatura esterna e temperatura motore e livelli dei controlli elettronici. Grazie al modulo Bluetooth è possibile utilizzare il Ducati Multimedia System (DMS) che permette di rispondere alle telefonate, ascoltare la propria musica preferita e visualizzare le mappe del navigatore GPS.

Dal punto di vista ergonomico troviamo una posizione di guida rivista, grazie alla nuova sella e alla parte centrale della moto snellita, per avvantaggiare anche la guida in piedi in offroad. L’altezza della sella da suolo è regolabile su due posizioni da 840 e 860 mm (disponibili come optional anche una sella bassa da 810 mm e una alta da 875 mm).

Nella parte anteriore sono presenti delle piccole appendici aerodinamiche che consentono di deviare i flussi dalle gambe del pilota. Il doppio proiettore ora è caratterizzato da un design delle DRL ispirato a quello della Panigale V4. Inediti il cupolino, le feritoie di sfogo dell’aria, il becco, così come le strutture laterali e posteriori della moto.

La dotazione di serie comprende anche: faro anteriore con sistema DRL; IMU Bosch; Power Mode; 4 riding mode (Sport, Touring, Urban, Enduro); Ducati Wheelie Control (8 livelli); Ducati Traction Control (8 livelli). Gli allestimenti disponibili per la Multistrada V4 sono: Essential (nessun optional), Enduro (protezione radiatori, protezioni laterali, piastra paramotore, luci addizionali a LED), Touring (borse laterali, cavalletto centrale, manopole riscaldabili), Urban (top case, borsa serbatoio, cavo USB), Performance (silenziatore Akrapovi , parafango anteriore in carbonio), Functionality (cruise control, Veiche Old Control, quickshifter). Colorazione: rosso Ducati con cerchi neri.

Multistrada V4 S

Multistrada V4 S

Si differenzia dalla versione base per una più ricca dotazione che comprende: sospensioni elettroniche semi-attive Marzocchi Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution con funzione Autoleveling (riconosce il carico presente sulla moto e regola autonomamente l’assetto). La regolazione avviene in modo istantaneo ed è integrata nei riding mode, oppure è personalizzabile attraverso il computer di bordo.

Troviamo poi dischi anteriori da 330 mm di diametro con pinze radiali a 4 pistoncini Brembo Stylema; luci full-LED con Ducati Cornering Lights (DCL); avviamento Hands Free, strumentazione TFT a colori da 6,5” e funzione mirroring del telefono per visualizzare mappe GPS e rubrica, rispondere al telefono o gestire la musica; Ducati Quick Shift (DQS) Up&Down; cruise control; Vehicle Hold Control (in salita, mantiene ferma la moto per 9 secondi azionando autonomamente il freno posteriore), avviamento con Hands Free (tappo serbatoio ad apertura elettronica come optional). Può essere scelta sia con ruote in lega che con cerchi a raggi. Gli allestimenti disponibili sono: Essential, Travel, Travel & Radar, Performance e Full. In più, è possibile abbinare quattro pacchetti di accessori (Enduro, Touring, Urban, Performance).

Colorazioni: rosso Ducati con cerchi neri, grigio con cerchi neri.

Multistrada V4 S Sport

Multistrada V4 S Sport

Si differenzia dalla versione S per l’aggiunta di silenziatore Akrapovi???? omologato, parafango anteriore in fibra di carbonio, colorazione Ducati Sport come unica opzione cromatica. Può essere scelta sia con ruote in lega sia con cerchi a raggi tubeless. Gli allestimenti disponibili sono: Performance e Full. Come sulle versioni più accessibili, è possibile abbinare tre pacchetti di accessori (Enduro, Touring, Urban).

Panigale V4 e V4 S

Panigale V4 e V4 S

Le sportive bolognesi diventano conformi alla normativa Euro 5 con un diverso scarico e logiche di calibrazione del motore dedicate. Il silenziatore, seppur invariato da un punto di vista estetico, utilizza catalizzatori maggiorati (+10 mm di lunghezza) e con una nuova tecnologia di impregnazione dei metalli nobili. Lunghezze e dimensioni dei collettori di scarico della bancata posteriore sono stati ottimizzati per minimizzare il “light off” del catalizzatore, mantenendo inalterate le prestazioni del motore: sono stati accorciati di 100 mm e ridotti nel diametro, passando da 42 mm a 38 mm. Questa modifica ha permesso l’adozione di un paracalore più compatto, integrato nel corpo della moto. Sempre a favore del contenimento delle emissioni, da segnalare l’introduzione di 4 sonde lambda, 1 per ciascun cilindro.

A questi interventi si aggiunge una diversa strategia del sistema Variable Intake System (VIS) che controlla l’alzata delle trombette di aspirazione. Il Desmosedici Stradale in configurazione Euro 5 mantiene inalterati i dati relativi a potenza e coppia: 214 CV a 13.000 giri/min e 124 Nm di coppia a 9.500 giri/min. La nuova gamma è equipaggiata con un’ulteriore evoluzione del Ducati Traction Control, il DCT EVO 3. Il nuovo software regola in modo predittivo la coppia erogata, calibrando l’accelerazione angolare dell’albero motore. L’elettronica è attiva in tutti i livelli del DTC indicati per pista asciutta (livelli da 1 a 4) ed in quello per pista bagnata con pneumatici “rain” (livello 7). Nuova anche la strategia dei riding mode, che consente al pilota di effettuare in pista confronti rapidi tra due diverse configurazioni per definire il migliore setup. Il riding mode Race è sdoppiato in due mappature specifiche per l’utilizzo pista (Race A e Race B), ora confrontabili liberamente nei singoli parametri, che si affiancano ai già esistenti Sport e Street. Inoltre, ciascun riding mode è programmato per variare istantaneamente il carattere del motore, i parametri dei controlli elettronici e, nella versione “S”, anche l’assetto delle sospensioni elettroniche (già presenti sul MY2020).

Panigale V4 SP

Panigale V4 SP

Oltre che per il ritorno sulla carena della sigla “Sport Production”, questa versione si differenzia dalla Panigale V4 S 2021 anche per l’equipaggiamento arricchito e pensato per l’uso in pista. La livrea “Winter Test” cattura il primo colpo d’occhio: il nero delle carene si combina con la finitura opaca del carbonio dei cerchi e delle ali e contrasta con gli accenti rosso acceso e con il serbatoio in alluminio spazzolato. A livello tecnico troviamo contenuti derivati dalla Superleggera V4, come i cerchi a 5 razze sdoppiate in carbonio (-1,4 kg rispetto a quelli forgiati in alluminio), le pinze freno anteriori Brembo Stylema R, la pompa dei freni anteriori Brembo con sistema MCS (Multiple Click System) e dispositivo di “remote adjusting”. Il motore Desmosedici Stradale della “SP” monta la frizione a secco (dettaglio a lato, a destra) ed è accoppiato a una trasmissione finale con catena con passo 520 più leggera di quella di normale produzione. L’equipaggiamento della Panigale V4 SP è completato dalle pedane pilota regolabili in alluminio ricavate dal pieno, dal parafango anteriore in carbonio e da elementi a corredo utilizzabili in circuito, come la cover frizione aperta in carbonio, i tappi per la rimozione del portatarga e degli specchi, il kit di telemetria Ducati Data Analyser+ (DDA+) con modulo GPS. Infine, la testa di sterzo è ricavata dal pieno e riporta il numero della moto visto che sarà prodotta in serie limitata.

Scrambler 1100 Dark PRO

Scrambler 1100 Dark PRO

La nuova Scrambler 1100 Dark PRO è l’entry level della gamma e a differenza delle Scrambler 1100 PRO e Sport PRO vanta la nuova colorazione Dark Stealth, abbinata al telaio in tubi d’acciaio e al telaietto posteriore in alluminio, entrambi di colore nero. Nere sono anche tutte le cover in alluminio. Tra le novità introdotte ci sono anche gli specchietti retrovisori tondi, in stile classico.

Scrambler Desert Sled

Scrambler Desert Sled

Confermata e aggiornata (con motore Euro 5), la versione più fuoristradistica della famiglia Scrambler. A sottolineare l’indole offroad: la sella alta (860 mm, ma è disponibile come optional una con altezza ridotta di 20 mm), sospensioni Kayaba regolabili (con forcella da 46 mm di diametro) con escursione di 200 mm e pedane artigliate con gomma asportabile. Le pedane del passeggero, separate da quelle del pilota, possono essere rimosse insieme ai relativi supporti. La Desert Sled è dotata di un riding mode Off Road col quale è possibile disinserire l’ABS per la guida in fuoristrada. Riviste anche le logiche di intervento dell’ABS Cornering. Le ruote a raggi con canale color oro calzano Pirelli Scorpion Rally STR nelle misure 120/70-19” e 170/60-17”.

Le novità 2021 sono enfatizzate dal cambio di look, con l’adozione della nuova livrea, ispirata agli anni 80, Sparking Blue, arricchita da dettagli in rosso e in bianco sul serbatoio e sui parafanghi. A completare il design troviamo cerchi dorati, il classico telaio nero e la griglia sul faro anteriore in stile offroad. Tra le novità anche gli indicatori di marcia e livello carburante presenti sulla strumentazione digitale. Il motore è lo straconosciuto bicilindrico a L, con distribuzione desmodromica a 2 valvole per cilindro e raffreddamento ad aria. La potenza erogata è di 73 CV a 8.250 giri/ min, mentre la coppia massima si attesta a 66,7 Nm a 5.750 giri/ min. Come le altre moto della gamma Scramber di 803 cc, anche questa versione sarà disponibile con motore depotenziato a 35 kW per i possessori di patente A2. Nuovo il comando frizione idraulico, con leva regolabile.

Scrambler Desert Sled Fasthouse

Scrambler Desert Sled Fasthouse

Una moto in edizione limitata che nasce per celebrare la collaborazione tra Scrambler e il brand americano di abbigliamento Fasthouse, che nel 2020 ha portato il pilota statunitense Jordan Graham a trionfare nella classe Hooligan della Mint 400. Realizzato partendo dalla base dello Scrambler Desert Sled, il modello Fasthouse si contraddistingue per la speciale livrea, che replica la veste grafica adottata dalle moto che hanno preso parte alla Mint 400. I colori principali sono il nero e il grigio che si uniscono in un disegno geometrico sul serbatoio, sul quale è inserito il logo di Fasthouse a fianco di quello Scrambler Ducati. Il telaio è in Rosso Ducati e presenta la targhetta in alluminio che riporta il numero progressivo della moto all’interno della serie limitata (800 esemplari). Il parafango anteriore e quello posteriore sono neri.

La Scrambler Fasthouse sfrutta la stessa base tecnica della Scrambler Desert Sled (qui tutti i dettagli), ma la posizione di guida è dedicata, grazie alla sella con rivestimento antiscivolo che mantiene la seduta a 860 mm, alle sospensioni Kayaba regolabili con escursione di 200 mm e alle pedane di ispirazione fuoristrada con gommini amovibili. Le ruote a raggi di colore nero misurano 19’’ all’anteriore e 17’’ al posteriore e montano i pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR nelle misure 120/70 R 19 M/C 60V M+S TL anteriore e 170/60 R 17 M/C 72V M+S TL posteriore.

Scrambler Nightshift

Scrambler Nightshift

Nasce dal mix tra i modelli Full Throttle e Café Racer, che non saranno più disponibili nel 2021. Come le altre Scrambler della gamma, è mossa dal bicilindrio a L di 803 cc raffreddato ad aria, ora omologato Euro 5. Invariati i dati di potenza massima e coppia, rispettivamente di 73 CV a 8.250 giri/min e 66,2 Nm a 5.750 giri/min. Invariata la ciclistica, con telaio a traliccio in acciaio, che lavora abbinato a una forcella a steli rovesciati da 41 mm e a un monoammortizzatore regolabile nel precarico. I cerchi sono a raggi, con canale in alluminio. Montano gomme Pirelli MT60 nelle misure 110/80-18” ant. e 180/55-17” post. L’impianto frenante è composto da un disco anteriore di 330 mm con pinza Brembo ad attacco radiale a 4 pistoncini e un disco posteriore di 245 mm, con pinza a 1 pistoncino. L’ABS cornering è di serie. Il serbatoio ha una capacità di 13,5 litri, mentre la sella si trova a 798 mm dal suolo. 196 i kg di peso in ordine di marcia. Dal punto di vista stilistico spicca la nuova colorazione Aviator Grey, mentre l’aspetto sportivo è enfatizzato anche dall’assenza del parafango posteriore. Troviamo poi sella piatta, manubrio stretto e dritto, specchietti barend e tabelle portanumero. Gli indicatori di direzione sono a LED.

Streetfighter V4 e V4 S

Streetfighter V4 e V4 S

Per la naked di Borgo Panigale arriva l’omologazione Euro 5. I valori di potenza e coppia massimi restano inalterati, ma sono espressi a regimi di rotazione differenti. La Streetfighter V4 2021 eroga ora una potenza di 208 CV a 13.000 giri/minuto (250 giri/min più in alto rispetto alla versione Euro 4) e una coppia di 123 Nm a 9.500 giri/minuto (2.000 giri/min più in basso rispetto alla versione Euro 4). Ciò è stato ottenuto grazie a una nuova calibrazione e al nuovo scarico. Il silenziatore, invariato da un punto di vista estetico, utilizza catalizzatori maggiorati (+10 mm di lunghezza) e sfrutta una nuova tecnologia di impregnazione dei metalli nobili, fondamentali per massimizzare la capacità di convertire i gas inquinanti. Lunghezze e dimensioni dei primari di scarico della bancata posteriore sono stati ottimizzati per minimizzare il tempo di accensione del catalizzatore. Confrontati con i modelli Euro 4, i collettori della bancata posteriore sono stati accorciati di 100 mm e ridotti nel diametro, passando da 42 mm a 38 mm di diametro. Il nuovo componente ha permesso l’introduzione di un paracalore posteriore più compatto e integrato nel corpo della moto. Sempre a favore del contenimento delle emissioni c’è l’introduzione di 4 sonde lambda, una per ogni cilindro, che permettono un controllo più raffinato delle quantità di carburante iniettato.

Tutti i modelli Streetfighter V4 della gamma 2021 montano poi nuove pompe freno anteriore e frizione derivate da quelle impiegate per la prima volta sulla Superleggera V4. Il corpo delle pompe è disegnato con una configurazione tale da consentire uno spurgo “naturale”, eliminando quindi la necessità di intervenire sull’impianto nell’eventualità di aria presente nel circuito. Per la versione S arriva infine la nuova colorazione Dark Stealth.

Supersport 950

Supersport 950

La sportiva stradale Ducati cambia nome e diventa SuperSport 950. Si presenta con un look rivisto, più moderno e sportivo, con alcuni dettagli che sono un forte richiamo alla Panigale V4 (nella pagina accanto, al centro). La vista laterale, ad esempio, caratterizzata da sfoghi dell’aria che ricordano il doppio estrattore dei modelli V4. La carena inferiore si estende ora fino al silenziatore laterale e le carene si integrano con il proiettore, attraverso una coppia di alette che indirizzano l’aria fresca verso due aperture laterali. La vista frontale è caratterizzata dal nuovo proiettore full LED con luce diurna; il plexiglas è regolabile in altezza su due posizioni, con una escursione di 50 mm. A spingere la moto troviamo ancora il bicilindrico Ducati Testastretta 11° di 937 cc, rivisto però per ottemperare alla normativa Euro 5. Per questo sono stati necessari interventi all’impianto di scarico e all’elettronica. Non cambiano i valori massimi di potenza e coppia, che si confermano rispettivamente di 110 CV a 9.000 giri/min e di 93 Nm a 6.500 giri/min. Il propulsore respira attraverso corpi farfallati da 53 mm comandati da un sistema full ride by wire; ha quattro valvole per cilindro, sistema ad aria secondaria, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione di 12,6:1, misure di alesaggio e corsa rispettivamente di 94 e 67,5 mm. L’impianto di scarico è di tipo 2-1- 2. Il cambio è a sei rapporti, con quickshifter up&down. La frizione a bagno d’olio è ora azionata dal nuovo comando idraulico con pompa radiale autospurgante; la leva è regolabile.

Di serie è presente una piattaforma inerziale a 6 assi di Bosch, in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio. Questa gestisce il pacchetto elettronico costituito da: ABS Cornering Bosch, Ducati Traction Control (DTC) EVO, Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO e Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, una novità su questo modello. La regolazione dei settaggi elettronici avviene tramite il menu visibile sul nuovo display full TFT a colori da 4,3’’ con grafica ed interfaccia ispirate a quella della famiglia Panigale (dettaglio nella pagina accanto, al centro). Tre i riding mode (preimpostati, ma personalizzabili) a disposizione del pilota: Sport (110 CV con una risposta diretta del comando del gas, DTC 3, ABS 2, medio controllo del sollevamento del posteriore), Touring (110 CV con una risposta progressiva del comando del gas, DTC 4, ABS 3) e Urban (75 CV con una risposta progressiva, DTC 6, ABS 3). Il telaio è l’ultima evoluzione del traliccio di Ducati, che sfrutta il motore come elemento portante, ed è abbinato ad un forcellone monobraccio in alluminio; ridisegnato il telaietto anteriore, stampato a iniezione. L’avantreno è equipaggiato con una forcella Marzocchi con steli da 43 mm completamente regolabile, mentre al retrotreno lavora un ammortizzatore Sachs regolabile nel precarico molla e in estensione. L’interasse è di 1.478 mm, l’inclinazione cannotto di 24° e l’avancorsa di 91 mm. La sella, in un unico pezzo, è stata rivista nell’imbottitura e si trova a 810 mm da terra (che diventano 790 mm montando la versione bassa disponibile come optional).

Per aumentare il comfort in sella sono stati posizionati anche nuovi paracalore, che schermano i collettori di scarico, e sfoghi per l’aria sulle gambe del pilota ricavati nelle carene. L’impianto frenante Brembo è composto da pinze radiali monoblocco M4-32 a quattro pistoncini, azionate da una pompa radiale autospurgante con serbatoio separato e leva regolabile, che agiscono su due dischi anteriori di 320 mm di diametro. Al posteriore troviamo un disco di 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza a due pistoncini. I cerchi sono in lega a tre razze dal design a “Y” e calzano pneumatici Pirelli Diablo Rosso III da 120/70 ZR 17 all’anteriore e 180/55 ZR 17 al posteriore. Nel sotto sella trova posto, oltre alla trousse attrezzi, una presa USB impermeabile per la ricarica del cellulare. Il peso in ordine di marcia è di 210 Kg, 1 kg in meno rispetto al modello precedente.

Ad affiancare la versione base, ci sarà anche la più sportiva S, con sospensioni completamente regolabili Öhlins: forcella con steli da 48 mm e trattamento TiN, e monoammortizzatore con serbatoio del gas integrato. Completano la moto la cover monoposto per la sella passeggero e il “tag” Ducati sui cerchi.

XDiavel Dark e XDiavel Black Star

XDiavel Dark e XDiavel Black Star

La nuova XDiavel Dark, entry level della famiglia muscle-cruiser, è equipaggiata con la piattaforma inerziale Bosch che, misurando dinamicamente gli angoli di rollio e beccheggio, nonché la velocità delle relative variazioni di assetto, fornisce le informazioni all’ABS Cornering Bosch. Questo sistema, assieme al Ducati Traction Control (DTC), i riding mode (Sport, Touring, Urban), il cruise control e il Ducati Power Launch (DPL). Completano la dotazione di serie il cruscotto con schermo TFT, le luci full LED. Su tutta la gamma 2021 (c’è anche la versione S) il bicilindrico Ducati Testastretta DVT di 1262 cc diventa conforme alla normativa Euro 5. Per rispettare il nuovo standard è stato adottato un layout aggiornato del silenziatore di nuovo disegno, derivato dalla Diavel 1260, e una nuova calibrazione motore. In questo modo ora la XDiavel eroga una potenza massima di 160 CV a 9.500 giri/minuto e una coppia massima di 127,5 Nm a 5.000 giri/ minuto con un incremento, rispetto alla versione Euro 4, di ben 8 CV e 1,96 Nm. Lo schienale e sella comfort passeggero non sono più a corredo per XDiavel Dark. All’anteriore, il cerchio è da 3,5”x17’’, mentre al posteriore è previsto un cerchio da 8”x17’’; calzano rispettivamente pneumatici da 120/70 e 240/45. Tre i pacchetti di personalizzazione dedicati alle XDiavel: Sport (manubrio avanzato, borchie per manubrio, tappo serbatoio carburante e set di cerchi in alluminio forgiato), Touring (borsa da serbatoio magnetica, sella pilota comfort, cupolino roadster) e Urban (cover pignone in alluminio, tappi telaio in alluminio, contrappesi manubrio in alluminio, leva freno, leva frizione e antifurto).

La versione Black Star, top di gamma, in più vanta la livrea dedicata, che alterna grigio e nero opachi a tocchi di rosso. I tagli di colore sono netti e si incrociano riprendendo il concetto delle X che caratterizza la famiglia. I coperchi delle teste del motore sono rossi, la sella in tessuto scamosciato. Altri elementi caratterizzanti la XDiavel Black Star sono i cerchi forgiati, interamente lavorati e verniciati in nero lucido, che permettono un risparmio di 2 kg. Le pinze freno anteriori sono le Brembo M50, che lavorano in sinergia con l’ABS Bosch 9.1MP Cornering. Troviamo poi una forcella con riporto DLC sui foderi, modulo Bluetooth per sistema infotainment, piastre telaio laterali forgiate e anodizzate con lavorazioni a vista, motore nero lucido con cartelle copri cinghia in alluminio nero opaco, specchi retrovisori in alluminio ricavati dal pieno.

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