a cura della redazione - 12 June 2021

“La nuova Aprilia RS 660 ha un motore inadeguato”

Un lettore definisce l’Aprilia RS 660 “uno spreco di tecnologia con un motore non adatto!”. La sua idea? Abbinare il propulsore della Daytona 765 da 130 CV alla ciclistica made in Noale

La lettera

Caro direttore, la mia opinione sull’Aprilia RS660 bicilindrica è questa: “uno spreco di tecnologia con un motore non adatto!”. Sì perché il bicilindrico va bene per enduro, custom e naked, solo con un turbo aggiunto forse avrebbe le carte in regola per sfondare. Sia il passato che il presente non sono stati gentili con le (presunte) sportive bicilindriche! Aprilia avrebbe potuto stringere un accordo con Triumph per il motore della Daytona 765 da 130 CV e ottenere una moto che avrebbe fatto la storia.

Paolo - Scorzè (VE)

La risposta di Motociclismo

Caro Paolo, andiamo con ordine: la RS660 nasce accessibile nel prezzo e nelle prestazioni anche perché non ha scelto di complicarsi la vita con azzardi tecnologici. Quando parli di bicilindriche sportive “maltrattate” dalla storia, dimentichi che Ducati, per esempio, con questo frazionamento (anche se con un’architettura diversa) ha scritto pagine epiche della Superbike.

Infine il motore da acquistare da terzi: in passato Aprilia non ha avuto problemi ad attingere da produttori esterni per i propri motori (Franco Morini, Hiro, Minarelli, Piaggio, Rotax e Suzuki), ma oggi è un’azienda in grado di spaziare da semplici monocilindrici di 125 cc a sofisticati V4 di 1.100 cc con grande autonomia. Perché quindi rivolgersi ad altri?

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