di Beppe Cucco - 09 October 2020

I segreti delle frenate della MotoGP a Le Mans

Il circuito di Le Mans rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Lo sapete quante volte per giro frenano i piloti della MotoGP? Quante sono le forze in gioco? Ce lo svelano i tecnici Brembo

Dopo Barcellona, il Motomondiale 2020 torna in pista questo week end per il Shark Helmets Grand Prix de France, che si terrà sul circuito di Le Mans da venerdì 9 a domenica 11 ottobre (qui gli orari TV).

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il circuito di Le Mans rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso di quest’anno insieme a Misano Adriatico e Valencia.

Le condizioni ambientali di ottobre potrebbero indurre i piloti ad utilizzare i dischi in carbonio con fascia frenante bassa, così da ottenere il corretto range di funzionamento in termini di temperatura. Persino in caso di pioggia buona parte dei piloti dovrebbe in ogni caso preferire il carbonio all’acciaio. ​​Nell’ultimo triennio Brembo ha infatti sfatato un tabù storico: dall’introduzione del carbonio nella classe regina, questo materiale veniva accantonato con la pioggia e al suo posto usati i dischi in acciaio. Per garantire un buon coefficiente d’attrito infatti il carbonio deve entrare in temperatura raggiungendo almeno i 250°C, cosa piuttosto difficile, sino a poco fa, in condizioni di pioggia e bagnato. Lo sviluppo portato avanti da Brembo sul carbonio ha però consentito di allargare il range di temperatura di esercizio. Questo, unito all’aumento delle performance di motori e pneumatici, si è tradotto in un aumento delle temperature dei dischi anche con la pioggia che ha portato al quasi abbandono dell’acciaio. ​

L’impegno dei freni

In ogni giro del circuito di Le Mans i piloti usano i freni 9 volte per un totale di 31”, un valore non da poco considerando che si tratta della seconda pista più corta del Mondiale 2020. L’impianto frenante è in funzione per il 34% della gara, percentuale raggiunta anche da Jerez e Misano Adriatico.

In 8 delle 9 frenate della pista francese i piloti sono soggetti ad una decelerazione di almeno 1 g: in 5 di queste il valore non è inferiore a 1,2 g. Sono invece 3 le curve in cui la pressione dell’impianto frenante supera i 10 bar. Altissimo è infine il carico complessivo sulla leva del freno esercitato da ciascun pilota dalla​ partenza all’arrivo: 975 kg. ​​​

Delle 9 frenate del circuito di Le Mans, 2 sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 2 poco scarsamente impegnative.

La staccata più dura per la MotoGP è alla nona curva: le moto passano da 295 km/h a 108 km/h grazie ad un’azione sui freni di 4,5” mentre la pressione del liquido freni arriva a 13,6 bar. I piloti esercitano un carico di 6,4 kg sulla leva del freno, subiscono una decelerazione di 1,5 g e nel frattempo percorrono 239 metri.

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