a cura della redazione - 30 July 2021

Miracolato o ben protetto?

In seguito a un grave incidente, un lettore ci scrive per evidenziare l’importanza dell’abbigliamento tecnico protettivo. Noi siamo dalla sua parte

La lettera

Caro direttore, vorrei sensibilizzare i motociclisti sull’importanza dell’adeguato equipaggiamento. Spesso leggo lettere nelle quali si etichetta come “scomodo” o non necessario un certo tipo abbigliamento protettivo. L’11 febbraio 2019 percorrevo la A20 in direzione Palermo. Mi scontro con un tre ruote Ape che all’improvviso effettua una inversione a U. Lo centro in pieno, faccio un volo di decine di metri urtando violentemente la schiena e la testa. Ho riportato la frattura di tutte le costole, dei polsi, una lesione al polmone destro e un taglio profondo alla gamba sinistra. Indossavo un casco da più di 900 euro, un giubbotto con tutte le protezioni che mi ha salvato gomiti e spalle (foto sotto), il paraschiena ha evitato che rimanessi paralizzato, i guanti hanno fatto la loro parte. Quando andiamo in moto, siamo responsabili anche di quanto impegneremmo il Servizio Sanitario Nazionale in caso di incidente. È una questione di rispetto, cultura, responsabilità.

Massimo - Sant’Agata di Militello (ME)

Il commento di Motociclismo

Caro Massimo, da quando si è diffusa la cultura dell’abbigliamento specializzato testa-piedi, i motociclisti che muoiono o subiscono lesioni gravi sono scesi del 35% tra il 2008 e il 2018 (ultimo dato disponibile consolidato). Considerato che il parco circolante italiano è da anni, stabilmente, intorno ai 5 milioni di veicoli a due ruote, e complice certamente l’evoluzione dell’elettronica delle moto (ABS + Traction Control), significa che l’abbigliamento tecnico sta svolgendo egregiamente la propria parte. Per incrementarne la diffusione, sarebbe ragionevole introdurre gli sgravi fiscali in modo da farlo indossare il più possibile, e conseguentemente abbassare sia le lesioni dei motociclisti sia i costi sociosanitari a carico di tutti. Lo chiediamo a gran voce insieme ad Ancma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA