Valentino Rossi: questioni politiche e una moto non sua
Al termine del GP di Andalusia Valentino Rossi fa il punto della situazione e spiega il perché dei suoi scarsi risultati dello scorso anno. Il Dottore dichiara che in Yamaha ascoltano maggiormente Quartararo e Viñales
"Yamaha deve ascoltarmi"
Texas 2019, secondo posto – Andalusia 2020, terzo posto. Nel mezzo ci sono stati 17 GP, 17 Gran Premi nei quali Valentino Rossi non è mai riuscito a salire sul podio. Un periodo nero per il Dottore. Al termine di “gara 2” a Jerez, ai microfoni di SKY, Valentino analizza la situazione e spiega il perché di questi suoi risultati insoddisfacenti.
“È un podio importantissimo per me, è quasi come una vittoria. Perché viene dopo il week end della settimana scorsa, che e stato veramente frustrante, ma non solo. Per gran parte della stagione 2019 ho sofferto sempre degli stessi problemi. È stata dura, abbiamo dovuto lottare perché nelle gare alle volte si va incontro a dei problemi che, logicamente, non ci si aspetta. Ma sono anche questioni politiche, e quindi abbiamo dovuto spingere molto con Yamaha, insieme a Daviz (Munoz, ndr), insieme al mio team, per ricambiare il setting. Perché la moto che ho usato fino a domenica scorsa non era la mia, e io non mi trovavo bene perché sta in una posizione in curva che a me non piace. Questa cosa è stata fatta per salvare la gomma, ma io la gomma non la salvavo. Quindi andavo solo più piano e comunque finivo la gomma. Invece, da venerdì mattina ho ritrovato delle buone sensazioni, mi sono quasi divertito, ho fatto anche dei bei giri con la soft. Sono arrivato a oggi sapendo di poter fare una bella gara, ed è fondamentale perché la settimana scorsa è stata dura. Però bene, sono contento, anche perché averlo fatto qui a Jerez mi rende ottimista per le prossime gare. Questa è una pista dove negli ultimi anni ho sofferto un sacco, e con questo caldo per le gomme era durissima. Speriamo di aver preso una bella via. Dobbiamo lavorare sulla moto, sul setting. Durante il week end siamo riusciti a far due o tre cose belle. Però ancora non sono al massimo, e alla fine ero un po’ in difficoltà rispetto a Maverick. Poi, purtroppo, ho sbagliato per chiudergli la traiettoria e praticamente l’ho fatto passare. Poi lui era più veloce, ma se non sbagliavo magari riuscivo a tenerlo dietro. Ma va bene lo stesso, oggi ho sofferto gli ultimi giri, domenica scorsa ho sofferto dal primo. Abbiamo fatto un bello step”.
Considerando che Rossi ha dovuto rivoluzionare la moto, potrebbe essere necessario convincere Yamaha a personalizzarla secondo le sue esigenze… “Assolutamente sì. Visto che ci sono, e che ci sarò anche l’anno prossimo, mi devono aiutare. Ho bisogno che credano in me e che lavoriamo. Io quando scendo dalla moto sono un pilota molto preciso e do delle indicazioni buone. Sento quello che succede. Però abbiamo dovuto lottare quattro giorni per fare quello che volevamo. Se avessimo mollato sarebbe stato un altro week end come la settimana scorsa. È dura, ci sono tante moto, tanti piloti che vanno forte, ma era troppo brutto per essere vero. Mi sono anche detto “sarò anche vecchio e ci sarà qualcuno che va più forte di me”, però era troppo brutto così per essere vero”
Perché Yamaha ha difficoltà ad ascoltarti se si tratta solo di set up?
“Hanno Viñales e Quartararo che vanno fortissimo, io ho 41 anni e quindi mi dicono 'impara a guidare questa'. Questa è la verità”.
Riguardo al futuro, Rossi conclude: “questo risultato mi rende abbastanza ottimista, ho ritrovato delle buone sensazioni alla guida. Soprattutto fare il podio qui a Jerez dove dal 2016 che ho vinto in poi sono sempre andato piano, anche con 20 gradi in meno, averlo fatto oggi è positivo per il futuro. Spero di essere competitivo anche a Brno’.
MotoGP 2020, classifica generale
Pos. Pilota Moto Nazione Punti 1 Fabio QUARTARARO Yamaha FRA 50 2 Maverick VIÑALES Yamaha SPA 40 3 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 26 4 Takaaki NAKAGAMI Honda JPN 19 5 Pol ESPARGARO KTM SPA 19 6 Valentino ROSSI Yamaha ITA 16 7 Jack MILLER Ducati AUS 13 8 Alex MARQUEZ Honda SPA 12 9 Johann ZARCO Ducati FRA 12 10 Franco MORBIDELLI Yamaha ITA 11 11 Joan MIR Suzuki SPA 11 12 Francesco BAGNAIA Ducati ITA 9 13 Miguel OLIVEIRA KTM POR 8 14 Danilo PETRUCCI Ducati ITA 7 15 Tito RABAT Ducati SPA 7 16 Alex RINS Suzuki SPA 6 17 Bradley SMITH Aprilia GBR 5 18 Brad BINDER KTM RSA 3 19 Cal CRUTCHLOW Honda GBR 3 20 Aleix ESPARGARO SPA 21 Iker LECUONA SPA