Ducati Superleggera V4: come va, pregi e difetti
Abbiamo provato la sportiva di serie più estrema mai uscita dalle linee di produzione di Borgo Panigale. Ecco le nostre impressioni di guida a caldo, dopo essere tornati ai box del circuito del Mugello. Vi diciamo come va e quali sono pregi e difetti
Tutto quello che c'è da sapere
Limitata a 500 esemplari, la nuova Ducati Superleggera V4 rappresenta per la Casa di Borgo Panigale la massima espressione di ingegneria, innovazione, cura del dettaglio e attenzione al cliente. Riguardo alla moto vi abbiamo praticamente detto tutto, ma se volete fare un ripasso ecco quello che vi serve:
- Tutti i segreti dei materiali usati per costruirla
- Aerodinamica, motore, ciclistica, elettronica: tutto quello che c’è da sapere
- Video ufficiale: in pista a Portimao
- Alessandro Valia racconta come va la Superleggera V4
- “224 CV e 159 kg di peso. Nessun’altra stradale è come lei”, le parole di Claudio Domenicali
- Lo studio della Superleggera V4 in galleria del vento
- La Superleggera V4 è in produzione. Prezzo e disponibilità
Ora, non ci resta che dirvi ciò che desiderate di più sapere, ovvero come va! Nella pagina seguente le nostre prime impressioni di guida, raccontate a caldo dopo alcuni turni al Mugello.
Come va
“La sessione di prova durerà otto giri. Prima, per riscaldamento e togliere un po' di ruggine, abbiamo previsto quattro giri con una moto più tranquilla: la Panigale V4 R”. Mi pizzico il braccio, probabilmente sto sognando. Solo in un sogno, qualcuno avrebbe il coraggio di definire tranquilla una moto come la V4 R; e si sottintende, affermando ciò, che la vera cattivona è quella che arriva dopo. In un sogno o in un'unica circostanza al mondo: il test della nuova Superleggera. E siccome il pizzicotto non ha avuto effetto, suppongo si tratti della seconda. Salto a piè pari i quattro giri di riscaldamento. In circostanze diverse sarebbero valsi tre articoli e due approfondimenti. Oggi sono un contorno. Eccomi invece proiettato sul rettilineo del Mugello con un'accelerazione che fa impallidire la "moto da riscaldamento" (direi per merito dei cerchi molto più leggeri, dei tanti kg in meno e degli organi del motore alleggeriti), in uno stridente contrasto tra la tranquillità della comfort zone creata dall'ampia carenatura e il fugace mondo attorno. Lo scollino non lo sento nemmeno, pare l'abbiano appiattito, eppure nei primi quattro giri un po' fifa mi faceva. Grazie, super ali della Desmosedici GP16. Freno al cartello dei 200 e come un tonno mi trovo pressoché fermo a 50 metri dalla San Donato. Annoto per l'ennesima volta di staccare più tardi, ma è più facile a dirlo che a farlo. Completo la figura da rookie con un inserimento che mi sorprende per rapidità, quasi al punto da farmi finire sul cordolo interno. Il fotografo, all'esterno della curva, mi scruta con espressione divertita.
Nelle varianti riguadagno un po' di autostima. Entro più veloce di quanto avrei pensato potessi osare e riesco comunque a disegnare la linea che avevo in mente, quella che serve per preparare l'uscita. Uscita dove posso accelerare una frazione di secondo prima - e con un pizzico di decisione in più - rispetto a quanto facevo con la R. Il muso resta basso e si fionda in avanti, senza chiamare in causa l'antiwheelie. La corsa al limitatore di questo V4 è poesia. Infilo la Casanova con piglio deciso. Il feeling con l'avantreno è ottimo, direi anche per il plus di carico garantito dalle ali. In genere, sulle supersportive, l'avantreno è leggero in accelerazione e si carica in frenata; si può parlare insomma di due sensazioni diverse, provenienti dalla ruota anteriore. Mentre qui la transizione è molto meno evidente. È, letteralmente, come se un tizio forzuto tenesse schiacciata verso il basso la ruota, attraverso una pressione sulla piastra di sterzo. L'effetto è un davanti che è saldo e preciso tanto in frenata quanto nel raccordare le curve e in accelerazione. Disegno insomma le Arrabbiate osando col gas: l'avantreno è la punta del compasso piantata nel foglio, il retrotreno la matita che traccia la linea. Gagliardissimo, arrivo alla variante successiva bello lungo. Ho molta voglia di andare al mare, non lo nego, ma perché diavolo ho deciso di "spiaggiarmi" proprio ora? Invece, magia. Tengo il freno tirato, azzardo un inserimento, la Superleggera nemmeno si accorge del mio t-errore e va alla corda. Ho mancato la linea perfetta di massimo un metro. Mi domando quale assurdo potenziale abbia questa moto, che nemmeno si è intraversata per darmi un minimo di soddisfazione, e sono già al Correntaio. Guardo l'asfalto negli occhi e immagino di fare le Biondetti come fossi su una Moto3. Invece scopro una maneggevolezza ad alta velocità che è solo ottima, direi all'altezza di quella della V4 R. Avrei pensato di meglio con cerchi così leggeri, ma se le ali hanno un difetto è questo: aumentano un po' lo sforzo necessario per "voltare" la moto ad alta velocità. Mi tuffo nella Bucine, prendo la corda all'ultimo e prima di arrivare sul cordolo esterno sono a full-gas. L'Akra ruggisce. Il tempo finisce.
Scheda tecnica
224 CV a 15,250 giri/min 234 CV a 15.500 giri/min con scarico full-racing 116 Nm a 11,750 giri/min 119 Nm a 11.750 giri/min con scarico full-racing 1=38/14 2=36/17 3=33/19 4=32/21 5=30/22 6=30/24MOTORE Desmosedici Stradale V4 a 90°, alleggerito, albero motore controrotante, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido CILINDRATA 998 cc ALESAGGIO PER CORSA 81 x 48.4 mm COMPRESSIONE 14.0:1 POTENZA (omologazione EU) COPPIA (omologazione EU) ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con comando full Ride-by-Wire e farfalla aerodinamica. Sistema di aspirazione con condotti a lunghezza variabile. SCARICO Lay-out 4-2-1-2. Due sonde lambda e due catalizzatori CAMBIO 6 marce con Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO 2 TRASMISSIONE PRIMARIA Ingranaggi a denti dritti; rapporto 1,80:1 RAPPORTI TRASMISSIONE SECONDARIA Catena Regina ORAW2; pignone Z=15; corona in Ergal Z=42 FRIZIONE A secco con comando idraulico, sistema di antisaltellamento TELAIO "Front Frame" in fibra di carbonio SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Öhlins NPX25/30 pressurizzata a steli rovesciati da 43 mm con trattamento TiN degli steli, piedini in alluminio lavorato dal pieno, completamente regolabile RUOTA ANTERIORE 5-razze sdoppiate in carbonio 3.50" x 17" PNEUMATICO ANTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa SP 120/70 ZR17 SOSPENSIONE POSTERIORE Ammortizzatore Ohlins TTX36 completamente regolabile con valvole GP e molla in titanio. Forcellone monobraccio in carbonio. RUOTA POSTERIORE 5-razze sdoppiate in carbonio 6.00" x 17" PNEUMATICO POSTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa SP 200/60 ZR17 ESCURSIONE RUOTA (ANT/POST) 120 mm - 130 mm FRENO ANTERIORE 2 dischi semiflottanti da 330 mm, pinze Brembo monoblocco Stylema R ad attacco radiale a 4 pistoncini. ABS Cornering EVO. FRENO POSTERIORE Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS Cornering EVO. STRUMENTAZIONE (cruscotto) Cruscotto digitale di ultima generazione con display TFT a colori da 5" PESO A SECCO 159 kg - 152.2 kg con racing kit ALTEZZA SELLA 835 mm INTERASSE 1.480 mm INCLINAZIONE CANNOTTO 24,5° AVANCORSA 100 mm CAPACITA' SERBATOIO CARBURANTE 16 l NUMERO POSTI Monoposto EQUIPAGGIAMENTO DI SICUREZZA: Riding Modes, Power Modes, Cornering ABS EVO, Ducati Traction Control (DTC) EVO 2, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, Ducati Slide Control (DSC), Engine Brake Cont\rol (EBC) EVO, Auto-apprendimento del rapporto finale EQUIPAGGIAMENTO DI SERIE: Ducati Power Launch (DPL), Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO 2, Proiettore full LED con Daytime Running Light (DRL), modulo GPS, Lap Timer EVO 2, PIT limiter, Ammortizzatore di sterzo Ohlins, Batteria al Litio, Selezione rapida dei controlli, Spegnimento automatico indicatori di direzione, Chassis interamente in fibra di carbonio, Carene in fibra di carbonio, Cerchi in fibra di carbonio, Parafanghi in fibra di carbonio, Ali biplano in fibra di carbonio, Filtro ad alta permeabilità, Silenziatore omologato Akrapovič in titanio. EQUIPAGGIAMENTO A CORREDO Cavalletto anteriore e posteriore, Mantenitore di carica batteria, Racing Kit: Scarico racing Akrapovič in titanio, Tappi rimozione specchi, Kit rimozione porta targa, Protezione forcellone, Cover frizione a secco in carbonio, Ducati Data Analyzer+ (DDA+) con modulo GPS, Kit rimozione stampella laterale, Kit rimozione proiettore e fanale, Tappo serbatoio racing, Protezione leva freno, Telo copri moto. PREDISPOSIZIONE Ducati Multimedia System (DMS), Antifurto GARANZIA (Mesi) 24 mesi chilometraggio illimitato MANUTENZIONE (Km/mesi) 12.000 km / 12 mesi CONTROLLO GIOCO VALVOLE (Km) 24,000 km CONSUMI ED EMISSIONI STANDARD Euro 4 CONSUMI/EMISSIONI 8 l/100km - 185 g/km