Sono contrario al casco obbligatorio per legge
Un lettore ci scrive per lamentarsi dell'obbligo di indossare casco e abbigliamento protettivo. Secondo il suo punti di vista dovremmo essere liberi di scegliere
La lettera
Caro direttore, sono un vostro lettore e non condivido l’obbligo di indossare abbigliamento protettivo. Trovo che bardarsi di casco, guanti, stivali e quant’altro tolga molto del piacere di una gita in moto. Tra l’altro, l’abbigliamento protettivo - per quanto “straordinariamente ventilato” - è impossibile da usare d’estate, e il casco limita visibilità e percezione dei rumori, soprattutto oggi che quasi tutti hanno caschi con gli auricolari (a proposito: quando sarà obbligatorio averne solo uno come in auto?). Sono del parere che la libera determinazione delle persone sia un valore irrinunciabile.
Fabrizio Gianaroli - email
La risposta di Motociclismo
Caro Fabrizio, il casco, come ogni altro dispositivo di sicurezza, è un “male necessario” per godersi la moto con (relativa) spensieratezza. Non possiamo neppure immaginare che una persona si senta serena in moto senza casco: è arcinoto che battere la testa a 50 km/h equivale a indicente gravissimo. Per questo motivo i produttori stanno facendo sforzi enormi per migliorare la nostra sicurezza e il comfort.
Come in auto, anche sotto il casco è concesso l’utilizzo solo di un singolo auricolare. Discorso diverso per i sistemi Bluetooth, che sfruttano due micro-altoparlanti che non limitano l’udito del pilota.