a cura della redazione - 16 August 2020

Yamaha pensa a una Tènèrè 300? Se il mercato la chiede…

Durante il test della nuova MT-03 abbiamo avuto l’occasione di intervistare Fabrizio Corsi, Product Communications Manager Yamaha Italia, a cui abbiamo chiesto, tra le altre cose, se il 300 cc attualmente in gamma potrà prestarsi all’arrivo di una adventure di piccola cilindrata

Abbiamo approfondito la conoscenza della nuova MT-03 e incuriositi dai numeri di mercato fatti segnare dalle piccole cilindrate abbiamo chiesto a Fabrizio Corsi se nel futuro della Casa di Iwata c'è la possibilità di sfruttare il propulsore di 300 cc nei segmenti heritage e adventure.

Si può pensare a versioni XSR delle MT-125 e MT-03? Sono in programma oppure il mercato non lo richiede?

“Yamaha è una delle poche case in grado di offrire ampia scelta ai piloti più giovani, partendo dalle moto stradali fino ad arrivare ai prodotti racing; ci sentiamo quasi in dovere di allevare le nuove generazioni motociclistiche. Il segmento delle vintage ed heritage che, da nicchia, è diventato un segmento consolidato e stabile; quindi anche per noi è facile immaginarsi delle XSR di piccola cilindrata. All’ultimo Salone di Tokyo avevamo presentato un concept di una 125 dallo stile rétro”.

E invece si può pensare ad una Ténéré più piccola, magari da 300 cc?

“È difficile parlare di modelli futuri. Yamaha ha presentato la 700, aveva già in gamma la 1200, è chiaro che noi siamo attenti a quello che domanderà il mercato. Recentemente sono arrivati prodotti come quelli di BMW e KTM che hanno attirato l’attenzione in questo segmento, è ovvio che se ci sarà la richiesta dei nostri clienti saremo pronti a soddisfarla”.

Chi è il principale competitor nelle piccole cilindrate?

“Ormai quasi tutti i marchi sono presenti in questi segmenti. KTM con la Duke è stata la prima ad aprire il mercato delle naked 125, ma pian piano stanno arrivando un po’ tutti. Lo stesso discorso vale per le 300, dove certe Case si sono cimentate nelle piccole cilindrate per la prima volta in assoluto. In sostanza: non c’è un solo competitor di riferimento, ma ci confrontiamo con tutti”.

Come giustificate l’assenza di aiuti elettronici sulla MT-03?

“Anche sulla MT-07 non sono presenti, ma per quanto riguarda la 300 cc c’è una motivazione precisa. Noi crediamo che questa assenza sia propedeutica alle nuove generazioni per andare in moto, per questo abbiamo motori con una coppia molto lineare e facilmente controllabili. Quindi non riteniamo necessaria la presenza dell’elettronica troppo invasiva, la moto è facile da guidare e quindi l’utente può imparare a guidare senza essere “viziato” da sistemi di questo tipo”.

Ma se il target è una clientela giovane, questa assenza di aiuti elettronici può limitarvi nelle vendite?

“Sicuramente no. Se guardiamo ai numeri, abbiamo una buona fetta di mercato. E poi bisogna anche valutare il pacchetto complessivo. Come nel caso della MT-07, la moto è progettata senza elettronica ed è talmente bilanciata che segue una precisa filosofia ingegneristica. Se volessimo mettere il traction control potremmo farlo senza problemi. Sugli scooter infatti è presente, ma è una circostanza diversa: lo scooterista guida anche d’inverno, sul bagnato e in città”.

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