Motociclismo d'Epoca - dicembre 2009/gennaio 2010
Motociclismo d'epoca - dicembre 2009/gennaio 2010
Non c’è niente di più incantevole per un appassionato di moto
d’epoca
(e di tutto quanto le riguarda) che sfogliare le vecchie raccolte di
Motociclismo.
E come un tuffo nel passato che ha il magico potere di farci scordare gli
affanni di oggi. Sarà anche una fuga dalla realtà, un correr dietro ai
fantasmi, come dicono quelli che non ci capiscono, ma ogni tanto ci vuole,
fa bene alla mente e allo spirito se non direttamente al corpo. Si fanno
tante scoperte meravigliose, su quelle pagine, è come una fiaba che non
vorremmo avesse mai fine.
Ci siamo recentemente abbeverati a questa fonte alla ricerca di informazioni
relative alla poco nota Moto Guzzi Sport 500 del 1924 per arricchire il
servizio che avevamo in preparazione e che troverete a pagina 44. Questa
volta non abbiamo reperito un granché, perché questo modello veniva oscurato
dagli altri due allora in produzione a Mandello (la C 2V e la C 4V), cui
Motociclismo riservava ovviamente le maggiori attenzioni. E anche di foto,
ne abbiamo trovata solo una, sullo “speciale” (di ben 275 pagine!)
dedicato
al Salone di Milano 1924. Molto probabilmente è l’unica esistente e la
riproduciamo qui sotto in virtù del suo eccezionale valore documentario.
Tra le scarne note che la accompagnano, ce n’è una piuttosto curiosa che
recita esattamente così:
“Ora il comando del cambio risulta molto più facile e non c’è più
bisogno
di muovere il ginocchio destro, quando si è in marcia, per cercare la leva
perché è stata allungata, così come è stato portato più avanti il settore
dentato per gli innesti”.
Eh, se non ci imbattevamo in questa precisazione, chi si sarebbe mai accorto
di una tale modifica? Ecco perché l’esplorazione delle origini non manca
mai di rivelare sorprese, oltre a fornire una solida base storica. E soprattutto
il sottile piacere di vivere altrove, come diceva il poeta.
PS - Il tempo fugge, e siamo di nuovo vicini a Natale e Capodanno. I più
fervidi auguri agli amici lettori, con la riproduzione di una pubblicità
Indian del 1923 che vede come testimonial addirittura la Sacra Famiglia.