di Nicolò Codognola - 01 March 2020

Honda Africa Twin: i consigli per scegliere un buon usato

Accolta dal mercato con una gigantesca aspettativa e con una importantissima eredità da sostenere, non ha deluso le attese ed è diventata una bestseller (anche in versione DCT), grazie anche e soprattutto alle ottime doti dinamiche in qualunque condizione. Attenzione alle gomme: quelle di primissimo equipaggiamento hanno poca aderenza sul bagnato. Ecco una guida per orientarsi nella scelta dell'usato degli anni 2016-2017

Della prima serie della Honda CRF1000L Africa Twin abbiamo una quantità di dati interessanti, derivanti non solo dalle molteplici occasioni di prova (4 nel corso di due anni, pubblicate su Motociclismo), ma anche dalla puntigliosa analisi in occasione del Long Test di 50.000 km (il resoconto finale sul fascicolo 03/2017). Si tratta in fondo di uno dei modelli di maggior successo degli ultimi anni. Con l’annunciato avvento di un nuovo modello, è caccia agli ultimi esemplari – scontati fino al 18% – nei concessionari, ma anche il mercato dell’usato è in fermento. E le occasioni non mancano, senza contare che, trattandosi di un modello relativamente “fresco”, può capitare un’ottima “seconda mano” con garanzia di 4 anni ancora attiva. Le verifiche da effettuare su un esemplare usato di CRF1000L Africa Twin non sono molte, anche in virtù del fatto che questo modello non ha mai riscontrato inconvenienti tecnici di grave entità. Quelli riconosciuti dalla Casa e corretti in garanzia, con ogni probabilità si sono manifestati nei primi mesi dall’acquisto e i precedenti proprietari avranno già provveduto a farli sistemare. È il caso di alcuni lotti i cui cerchi DID in colorazione oro (non quelli neri) sbiadivano e i raggi potevano ossidarsi: solo dal 2018 si utilizzano quelli in inox. Stesso discorso per il pulsante di avviamento, che su alcuni esemplari ha presentato dei malfunzionamenti dovuti ad ossidazione dei contatti interni al blocchetto: se non è già stato cambiato, basta una pulizia accurata in officina. Su alcuni esemplari è stato sostituito in garanzia un tubo di sfiato del serbatoio carburante che, montato piegato, poteva “strozzare” il passaggio dell’aria, causando delle interruzioni al flusso di benzina agli iniettori. Se si dovesse riscontrare questo problema, che porta allo spegnimento della moto, specie da fermo quando si scalda il motore, la riparazione è gratuita anche nel caso la garanzia sia scaduta. Occhio alle gomme: le Dunlop Trailmax D610 di primo equipaggiamento prodotte fino al giugno 2017 (da lì in poi è stata cambiata la mescola) sono state messe sotto accusa per la scarsa aderenza in caso di pioggia (test verità su Motociclismo 09/2016). Verificate dunque la data riportata sulla spalla dello pneumatico, anche se è probabile che siano già state sostituite. Se volete controllare aspirazione e accensione, ricordate che la CRF1000L ha due filtri aria e quattro candele. In entrambi i casi l’accessibilità è tutt’altro che agevole: meglio lasciar fare ad un’officina specializzata.

Nel corso dei nostri rilevamenti e in special modo durante il Long Test, l’Africa Twin non ha sofferto di particolari difetti o rotture, ad eccezione di un cuscinetto della ruota posteriore che ha preso un eccessivo gioco verso la fine della prova. Le borse laterali (optional da 675 euro) hanno una chiusura macchinosa e un attacco alla moto non preciso che talvolta lascia dubbi sul giusto incastro; in più non si sono rivelate totalmente stagne. Poco convincenti le manopole riscaldabili (optional da 337 euro) tiepide anche nella massima posizione (la quinta). Tolto questo, sospensioni e motore non richiedono interventi di rilievo. Le prime, che hanno una notevole escursione dettata dalla vocazione al fuoristrada, sono sottoposte ad elevati stress. Specialmente la forcella, se ha alle spalle decine di migliaia di chilometri, potrebbe perdere un po’ di scorrevolezza. Il bicilindrico fronte marcia, dal canto suo, è solido e affidabile: dopo la nostra maratona di 50.000 km è stato smontato completamente e abbiamo registrato usure entro le tolleranze stabilite, nulla di cui preoccuparsi, dunque. Comunque è buona norma verificare il consumo di olio, benché il carter ne ospiti parecchio (4,2 litri col cambio tradizionale, 4,5 litri col DCT). Ricordiamo infine che i supporti pedana della prima serie sono in alluminio e, in caso di caduta, specie in offroad, possono facilmente spezzarsi. Sono fatti apposta: devono rompersi per non trasferire l’urto al telaio. Peccato però che il ricambio costi circa 300 euro… Dal 2018 gli attacchi sono diversi e realizzati in acciaio, che si piega senza rompersi. Tuttavia i due modelli non sono intercambiabili. Quindi, se l’esemplare che avete intenzione di acquistare non le ha già montate, suggeriamo di montare le barre di protezione che proteggono la parte bassa di motore e telaio, pedane comprese. Per chi fa fuoristrada poi, è buona opzione sostituire il paracoppa originale con uno più esteso, come quello della versione Adventure Sports.

Informazioni utili

QUANTO SPENDERE PER L’USATO

2016-2017 da 9.000 a 9.500 euro (cambio manuale)

2016-2017 da 10.000 a 10.500 euro (cambio DCT).

CAMPAGNE DI RICHIAMO

Il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non riporta informative tecniche riguardo la Honda CRF1000L Africa Twin degli anni 2016-2017.

PREZZO AL PUBBLICO PRINCIPALI RICAMBI

  • Leva frizione 24,79 euro
  • Leva freno anteriore 48,65 euro
  • Pedale freno posteriore 111,36
  • Paramani 53,13 euro (dx), 49,86 euro (sx)
  • Staffa paramani 22,51 euro (dx), 23,05 euro (sx)
  • Candela accensione 30,54 euro (x4)
  • Filtro aria 39,04 euro (x2)
  • Filtro olio 20,63 euro
  • Pastiglie freno ant. 59,78 euro
  • Pastiglie freno post. 59,78 euro
  • Specchietto 73,04 euro
  • Pedale cambio 70,69 euro.

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