Test Moto Morini GranMotard: è una delle maxi motard più divertenti
Test moto morini granmotard: è una delle maxi motard più divertenti
Casalecchio di Reno (BOLOGNA) 27 ottobre 2009 – Abbiamo testato
la
versione pronta per la produzione della Moto Morini GranMotard, che speriamo
possa arrivare sul mercato, in seguito ad un’evoluzione positiva della
situazione di crisi dell’azienda bolognese. GranMotard è solo il nome
di progetto, mentre il definitivo probabilmente sarà più originale. Deriva
strettamente dalla Granpasso, ma il rapporto di compressione del motore
diminuisce da 12,5:1 a 12,2:1. Il propulsore ha un nuovo impianto di scarico
con doppio silenziatore e l’elettronica Marelli è diversa. Morini dichiara
126,5 CV a 8.500 giri e 11,4 kgm a 7.000 giri. La ciclistica mantiene lo
stesso interasse (1.504 mm) ed è stata ridotta l’avancorsa da 135 a 112
mm. Le tarature delle sospensioni sono state riviste. La sella è alta ma
si può sfruttare l’abbondante raggio di sterzo. La posizione di guida
è quella di una nuda sportiva, con l’aggiunta del manubrio largo e con
il corpo del pilota traslato quasi 10 cm più in alto: la sensazione di
controllo è massima. Gli innesti del cambio sono precisi, ma abbastanza
duri, anche a causa di una corsa della leva ridotta come mai ci è capitato
di provare su una moto stradale. Pure la frizione è dura, mentre la risposta
ai comandi dei freni è gentile e subito pronta ad irrobustirsi. Con qualche
vibrazione avvertibile su sella e pedane, il bicilindrico Corsacorta ci
porta a spasso in sesta, dolce già dal minimo. La spinta rimane dolce fino
a 4.000 giri, poi si incattivisce. Sui tornati, la GranMotard si arrampica
con grande grinta. Il monoammortizzatore offre molta confidenza e un buon
controllo. Seconda o terza non fa differenza, la ruota anteriore si solleva
per effetto del motore, che richiede una marcia dopo l’altra. In curva
l’avantreno è solido in appoggio e rapido nei cambi di direzione. Tirando
i freni si ha a disposizione tantissima potenza, altrettanta modulabilità
e una forcella semplicemente perfetta che permette di disegnare qualunque
traiettoria appiattendo le sconnessioni e offrendo un ottimo sostegno.