di Nicolò Codognola - 21 October 2019

Siamo ciò che costruiamo: i 25 anni di Mr Martini

Il preparatore Nicola Martini celebra un importante traguardo con una festa, un libro e una special visionaria: La Venticinque, una café racer con display interattivi nelle carene. Ma la storia di "Mr Martini" è molto più che semplici moto elaborate

L’ho conosciuto quindici anni fa, Nicola Martini. Eravamo in Inghilterra, in occasione della presentazione stampa della prima Triumph Thruxton. Me la ricordo bene quella volta. Io ero ancora un pivello del mestiere, acerbo inviato di Café Racer, una testata che si occupava principalmente di special. Nicola non era ancora “Mr” Martini, ma già realizzava special di livello. Mi ricordo bene quella trasferta perché andammo all’Ace Café – per me era la prima volta – e con la più sportiva delle Bonneville girammo anche sul mitico tracciato da cui prendeva il nome, Thruxton, nella contea dell’Hampshire. Ma la cosa forse più bella fu il ritorno a casa; non in aereo, come l’andata, ma in moto, in sella a quelle stesse Triumph che avevamo guidato in pista. Eravamo in tre: il redattore di Motociclismo Francesco Pelizzari (oggi capo redattore di Automobilismo d’Epoca), Nicola Martini ed io.

Un’amicizia nata sotto la neve

Era marzo e potete immaginare il meteo britannico in primavera. Quello che non potevamo sognarci invece fu la potente nevicata che, una volta attraversata la Manica a bordo di un traghetto, ci accompagnò per il resto del viaggio in Francia e poi in Italia. Il primo giorno arrivammo solo fino a Reims; l’indomani attraversammo il traforo del San Gottardo, in Svizzera. In quelle condizioni imparai a guidare tenendo la manopola del gas anche con la mano sinistra, intanto che la destra si scaldava appoggiata ai cilindri. Avevo guanti pesanti, ma non bastavano; così, qualche chilometro l’una, qualche chilometro l’altra, rapivo un po’ di calore da quel twin ad aria. Stessa cosa facevano i miei compagni di avventura. E se è vero che nelle difficoltà si saldano le amicizie migliori, durante quel viaggio tutt’altro che facile mi ritrovai unito a Francesco e Nicola, conosciuti solo pochi giorni prima.

Non solo moto

Da allora con Mr Martini il legame non si è mai dissolto; il pupillo di Carlo Talamo - che vide in lui la scintilla di genio che oggi tutti conosciamo - ha sfornato in questi anni alcune delle special più iconiche della nostra epoca. Dalla sua officina di Verona sono andate ad arricchire i garage di appassionati di tutto il mondo, dagli USA alla Russia. “Siamo ciò che costruiamo” è il suo motto.

E lui, cappellaio matto delle special, è proprio come le sue moto: istrionico, originale, raffinato, pungente, fuori dal coro. Negli anni, alle due ruote si sono affiancate altre attività: le collaborazioni con le Case motociclistiche e di abbigliamento, è nata una sua linea di giacche e sneakers, ha aperto un locale – con il figlio Matteo, che ha ereditato passione e fiuto imprenditoriale – proprio accanto all’officina.

Un libro da collezione

Oggi Nicola celebra così i primi 25 anni della sua attività, iniziata nel 1994 con la prima concessionaria Triumph, proseguita con l’ampliamento nell’attuale sede (1999) ricavata in una stazione di servizio degli anni 50, e giunta al presente con una festa in grande stile. Ventiquattro special realizzate in questi anni sono state esposte e una ancora presentata in anteprima.

La Venticinque, si chiama: “Forse non è la più bella che abbia fatto – ammette Nicola – ma certo è visionaria”. Due display ai lati della carena, al posto delle tabelle portanumero, raccontano la sua storia attraverso video e immagini.

Che sia sempre un bel viaggio

Immagini che si trovano anche nel libro pubblicato per l’evento. Libro che Nicola mi ha autografato. In prima pagina, una dedica: “Che sia sempre un bel viaggio la nostra vita”. Ritorno col pensiero a quella bufera di neve e a tutte le giornate di sole che sono seguite. Grazie Nicola.

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