di Marco Marini - 16 October 2019

Honda Africa Twin 2020: come va, pregi e difetti

Dopo aver provato la versione "Adventure Sport", siamo saliti in sella anche alla Honda CRF1100L nella sua declinazione più fuoristradistica. Vi diciamo come va e vi sveliamo pregi e difetti dopo averla provata in offroad in Sardegna

La nuova Honda CRF1100L Africa Twin

Completamente rivista rispetto al vecchio modello, la nuova Africa Twin si affaccia al 2020 con un propulsore di cilindrata maggiore, più potenza, telaio aggiornato, elettronica evoluta e una dotazione di serie al top. Due le versioni della nuova maxienduro di Tokyo: "base" e Adventure Sports; siamo saliti in sella alla seconda, dotata di sospensioni elettroniche e serbatoio maggiorato. Qui sotto trovate il nostro test sulle strade della Sardegna. Se, invece, volete leggere tutto quello che riguarda la tecnica della moto potete cliccare qui. Infine, vi lasciamo anche i link utili a conoscere il prezzo delle due versioni e vedere i video in azione.

Abbandoniamo l'asfalto

Poche ore fa vi abbiamo riassunto la storia della Africa Twin, dal primo modello del 1988, la 650 RD03, a oggi. Vi abbiamo anche trasmesso le nostre prime sensazioni in sella alla versione più stradale, la "Adventure Sports" (qui trovate il test). Adesso tocca alla CRF1100L, che abbiamo messo alla prova in offroad in Sardegna.

Siamo appena scesi dalla nuovissima Africa Twin 1100 standard e possiamo già dirvi come va. Sia rispetto alla sorella Adventure Sports sia rispetto alla precedente 1000 si ha subito l’impressione di una moto più piccola, raccolta. Merito del corto parabrezza, ma anche della sezione molto stretta del telaio nella zona di congiunzione con la sella: è 40 mm più stretta della vecchia 1000 e si sentono davvero molto, anche quando bisogna dare la zampata a terra perché, sebbene l’altezza da terra di 850 mm sia rimasta la stessa, il fatto di averla molto più rastremata facilita tutte le manovre. E’ un 1100, ma sembra una 800! La risposta al gas è però da cavallo di razza, pronta e diretta, appaga i più smaliziati, ma grazie ai vari riding mode è in grado di trasformarsi in agnellino, basta un click. Si passa da TOUR a GRAVEL e tutte le reazioni del motore sono più filtrate e infatti è una mappa adatta ai fondi più viscidi. In OFF-ROAD l’ABS lavora con logiche dedicate al fuoristrada e la resa è eccellente sui veloci sterratoni sardi. Mai un momento di apprensione, mai una staccata dove gli spazi si allungano più del previsto (come invece avveniva con la 1000 che aveva un ABS tarato solo per la strada): insomma, un bel plus in termini di sicurezza anche in fuoristrada e che piace anche ai più smaliziati. Infatti è possibile, solo in modalità OFF-ROAD, escludere del tutto l’ABS al posteriore. La posizione di guida è migliorata, il manubrio è legermente più alto (una via di mezzo tra la base e la Adventure Sports 1000) e leggermente più arretrato. Il consiglio, per guidare fuoristrada, è comunque quello di ruotarlo in avanti di qualche grado: si alza ancora leggermente e avanza quel tanto che basta per alleggerire il carico sulle braccia quando si affrontano lunghe salite stando in piedi. La taratura delle sospensioni Showa è stata rivista in un’ottica più sportiva: sono più sostenute e lo si apprezza tanto sulla forcella. A noi piaceva molto la vecchia taratura, che enfatizzava la scorrevolezza specialmente della forcella e, se il passo non è da prova speciale, permetteva di copiare tutto.

Come va, parte 2

Ora si può spingere di più, potendo contare su un sostegno superiore, ma i meno smaliziati certamente avranno dei giovamenti se aprono leggermente i registri di compressione ed estensione, sia della forcella sia del monoammortizzatore. Qui non abbiamo il controllo elettronico presente sulla Adventure Sports, ma il loro funzionamento, sia su strada, sia fuoristrada è eccellente. In caso di guida con bagagli o passeggero è possibile sempre aumentare il precarico intervenendo sul pomello posto appena sotto la sella. Quest’ultima è regolabile su due posizioni (850-870 mm) e anche in quella più alta si riesce a toccare comodamente terra con i piedi. E’ una moto molto più aggressiva nella linea, più curata nelle finiture, più ricca di tecnologia: piattaforma inerziale a sei assi, Cornering ABS, riding mode, traction control, wheelie control, regolazione del freno motore e della risposta al gas, quickshifter bidirezionale, strumentazione TFT con Apple Car Play, bluetooth… La lista è lunga e quello che abbiamo apprezzato è che tutto questo è facilmente sfruttabile, grazie a tasti intuitivi e a un menu ben organizzato. E poi è la prima con il TFT con funzione touch (attivo solo a moto ferma), un’altra comodità. L’abbiamo provata con gli pneumatici tassellati (Continental TKC80) e la sensazione è quella di un totale controllo, anche quando la moto parte a destra e sinistra nei canali oppure occorre bilanciare con il corpo sulla sabbia: la si sente bene tra le gambe e la risposta dei comandi di gas e freno è sempre sincera e prevedibile. La sensazione è anche di avere un avantreno leggermente più scarico (merito della forcella più sostenuta che fa stare più alto l’avantreno della moto) e questo facilita gli alleggerimenti della ruota anteriore e le impennate, che fuoristrada significa più divertimento e più sicurezza, quando il passo è veloce. Non manca un bel rumore di scarico, quando si apre con decisione il gas e la farfalla all’ingresso del terminale fa altrettanto: è un suono meno cupo dell’ultima 1000, ma più metallico e scoppiettante… Una bella sorpresa se considerate che è Euro 5! Sarà in vendita da fine ottobre, QUI trovate il prezzo.

La scheda tecnica

Africa Twin Africa Twin Adventure Sports
MOTORE
TipoBicilindrico parallelo, raffreddato a liquido, con manovellismo a 270°, distribuzione Unicam a 4 valvole per cilindro, Euro 5
Cilindrata1.084 cc
Alesaggio x Corsa92 x 81,5mm
Rapp. di compr.10,1 : 1
Potenza max102 CV a 7.500 giri/min
Coppia max105 Nm a 6.250 giri/min
Rumorosità73 dB
Capacità olio4,8 totale / 4,3 al cambio olio (5,2 / 4,7 versione DCT)
ALIMENTAZIONE
CarburazioneIniezione elettronica Honda PGM-FI
Capacità serbatoio18,8 L24,8 L
Emissioni CO2112 g/km (110 g/km versione DCT)
Consumi

4,9 L/100 km (20,4 km/L) versione cambio manuale

4,8 L/100km (20,8 km/L) versione DCT

IMPIANTO ELETTRICO
Avviamento Elettrico
Battery CapacityBatteria 12V-6Ah Li-ion (20hr)
Generatore ACG 0,49 kW / 5.000 giri/min
TRASMISSIONE
Tipo frizioneMultidisco in bagno d’olio, assistita con antisaltellamento (doppia multidisco in bagno d’olio su versione DCT)
CambioManuale a 6 rapporti sempre in presa, (sequenziale doppia frizione a 6 rapporti con funzione G per off‑road su versione DCT)
TELAIO
TipoSemi-doppia culla in acciaio con telaietto reggisella in alluminio imbullonato
CICLISTICA
Dimensioni
(L x L x A)
2.330 x 960 x 1.395 mm 2.330 x 960 x 1.560 mm (altezza 1.620 mm con parabrezza Nella posizione più alta)
Interasse1.575 mm
Inclinazione cannotto27,5° (27° 30’)
Avancorsa 113 mm
Altezza sella870 / 850 mm
(optional: bassa 845/825 mm, alta 895/875 mm -solo nera-)
Altezza da terra250 mm
Peso con il pieno226 kg (236 kg versione DCT)240 kg (250 kg versione DCT)
Peso senza benzina212 kg (222 kg versione DCT)226 kg (236 kg versione DCT)
SOSPENSIONI
Sistema attivo Showa EERATM (Electronically Equipped Ride Adjustment) integrato con i Riding Mode
Anteriore Forcella rovesciata a perno avanzato Showa a cartuccia con steli da 45 mm, pluriregolabile, corsa 230 mmForcella rovesciata a perno avanzato Showa a cartuccia con steli da 45 mm, pluriregolabile elettronicamente, corsa 230 mm
PosterioreForcellone in alluminio di derivazione CRF450R, monoammortizzatore regolabile con leveraggio Pro‑Link, precarico con pomello, escursione ruota 220 mmForcellone in alluminio di derivazione CRF450R, monoammortizzatore regolabile elettronicamente con leveraggio Pro‑Link, regolazine precarico elettronica, escursione ruota 220 mm
RUOTE
Anteriore21” M/C x 2.15 a raggi con cerchi in alluminio21” M/C x 2.15 a raggi con cerchi tubeless in alluminio
Posteriore18” M/C x 4.00 a raggi con cerchi in alluminio18” M/C x 4.00 a raggi con cerchi tubeless in alluminio
PNEUMATICI
TipoBridgestone Battlax Adventurecross Tourer AX41T
Metzeler Karoo Street
Anteriore 90/90-21 M/C 54H con camera d’aria 90/90-21 M/C 54H
Posteriore150/70R18M/C 70H con camera d’aria 150/70 R18 M/C 70H
FRENI
TipoCon ABS a 2 canali su piattaforma inerziale IMU
Modalità ABS selezionabile: ON-road e OFF-road
Anteriore Dischi flottanti a margherita da 310 mm con flangia in alluminio, pinze radiali a 4 pistoncini con pastiglie in metallo sinterizzato, ABS
PosterioreDisco a margherita da 256 mm con pinza a 1 pistoncino, pastiglie in metallo sinterizzato, ABS.
Freno di stazionamentoPinza a 1 pistoncino, con comando al manubrio, su 4 livelli (solo versione DCT)
ELETTRONICA DI BORDO
Cruscotto Schermo TFT da 6.5” di tipo ‘touch’ multifunzione + schermo LCD addizionale
Sistema antifurtoImmobiliser (optional allarme sonoro)
Luci anterioriFull-LED con DRLFull-LED con DRL e cornering lights progressive in base all’angolo di piega
Luci posterioriFull-LED
Indicatori di direzioneFull-LED con funzione di autospegnimento e lampeggio di emergenza in caso di frenate brusche
Comando gasTBW (Throttle by Wire) con Cruise Control
FunzionalitàBluetooth audio e Apple CarPlay, connessione USB, Piattaforma inerziale IMU a 6 assi, Controllo di trazione HSTC a 7 livelli + zero, wheelie control a 3 livelli + zero, 4 Riding Mode + 2 completamente personalizzabili

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