di Beppe Cucco - 26 December 2019

Tyga trasforma la Honda RVF400 in un’endurance replica stradale

Omaggia la Honda RC45 con la quale Ukawa e Ito vinsero la 8 Ora di Suzuka nel 1997, ma è realizzata sulla sorellina di 400 cc, la RVF400 (NC35). È opera dei customizzatori thailandesi di Tyga Performance

La RVF400, o NC35, è una delle più belle e interessanti “piccole” mai costruite da Honda. Si tratta della versione in scala “ridotta” della RC45, che con la sorella maggiore condivide il telaio in alluminio con forcellone monobraccio e il motore 4 cilindri a V raffreddato a liquido, con 6 rapporti. Sulla RVF400, però, il propulsore è alimentato da carburatori, al posto degli iniettori, e ha cilindrata ridotta a 399 cc (invece di 750). Proprio partendo da una NC35, i customizzatori Thailandesi di Tyga Performance, hanno realizzato una endurance replica omologata per l’uso stradale, dedicata alla vittoria di Ukawa e Ito alla 8 Ora di Suzuka del 1997 (trionfarono in sella alla RC45). Questa special è stata realizzata mixando numerosi componenti e accessori dedicati alla NC35 con altri che arrivano direttamente da una Honda RC45 ufficiale utilizzata negli anni passati dal team HRC nelle gare di endurance. Il risultato è spettacolare.

La forcella Showa è quella di una RC45 incidentata utilizzata alla 8 Ore di Suzuka. Dalla stessa moto arrivano anche i dischi e le pinze freno racing Brembo, che sono state collegate a nuove pompe freno radiali sempre della Casa bergamasca tramite tubi in treccia HEL. Il monoammortizzatore posteriore invece è un mix realizzato da Tyga, unendo componenti dell'ammortizzatore della NC35 e quello di una NSR250 F3. I cerchi sono PVM, realizzati esclusivamente per TYGA in alluminio forgiato, molto più leggeri degli originali. Sono equipaggiati con pneumatici Dunlop da 160 al posteriore e 120/60 anteriore.

Impianto di scarico, con doppio terminale, e airbox sono realizzati da Tyga e grazie a ciò la potenza del V4 passa dai 59 CV della moto di serie a 62 CV. Il motore è dotato di carter laterali in carbonio e la trasmissione gode di un pignone alleggerito. Il cambio, però, è rimasto quello di serie, adatto per l’uso stradale.

Il posto di guida è completato da condotti d’aria stampati su misura in 3D, che riprendono le linee di quelle utilizzate sulle moto HRC ufficiali. Ma non è tutto, troviamo poi un telaietto ausiliario più leggero, fari in stile endurance e parafango, paracatena e carenatura in carbonio. La livrea, ovviamente, è una replica di quella utilizzata dal team Hori-Pro Honda HART per la RC45 di Ukawa e Ito.

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