23 October 2009

Colaninno conferma: “Produzione Guzzi a Mandello. R&D a Noale”

La produzione delle Moto Guzzi resterà a Mandello del Lario. Nell’impianto industriale saranno costruiti i motori e assemblate le moto. La progettazione andrà a Noale

Colaninno conferma: “produzione guzzi a mandello. r&d a noale”


di Lorenzo Motta

Milano 23 ottobre 2009
– “La produzione delle Moto Guzzi resterà a Mandello del Lario. Nell’impianto industriale saranno costruiti i motori, come già avviene oggi, e assemblate le moto”. Lo annuncia Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio, ad oggi titolare del Marchio dell’aquila lecchese. Colaninno promette pure che l’Aquila tornerà a volare, grazie ad un piano industriale che prevede “la progettazione di nuovi modelli, che saranno presentati nel biennio 2011-2012”. Le nuove idee, però, non nasceranno più a Mandello, perché, come conferma il patron della Piaggio “trasferiremo il reparto di ricerca e sviluppo a Noale, che per noi rappresenta un punto di eccellenza”. Colaninno ha raggiunto un accordo con le parti politiche, nella riunione che si è tenuta oggi, presso la sede del Consiglio Regionale della Lombardia. È stata indetta dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Castelli (Lega) e aveva come tema il tentativo di trovare un punto d’incontro tra Piaggio, Comune di Mandello del Lario, Provincia di Lecco e Regione Lombardia sul futuro della Moto Guzzi, che potrebbe non essere tragico, come si era prospettato, bensì roseo. L’obiettivo di Colaninno è: “arrivare a break-even con 4.500 moto”. Questa sarà la quota di vendite che la Casa dell’Aquila dovrà raggiungere per cominciare a realizzare utili. Per il momento l’azienda è ferma a circa 3.500 pezzi e Colaninno pensa di raggiungere le mille unità in più “concentrandoci sull’aumento della qualità dei nostri prodotti”.

Dice Roberto Castelli: “Abbiamo preso atto che Piaggio intende mantenere la produzione della Moto Guzzi nello stabilimento di Mandello del Lario e questo per me è un elemento di grande soddisfazione. Probabilmente dovranno essere fatti dei sacrifici, ma l’impegno dei dirigenti è di mantenere l’occupazione dei lavoratori”. Colaninno è convinto: “Rilanceremo la Guzzi, anche perché la Casa dell’aquila è di interesse turistico per il territorio e su di essa puntano le istituzioni”.

Per la Provincia di Lecco si dice soddisfatto l’assessore allo Sviluppo Economico e al Mercato del Lavoro Fabio Dadati (PDL), che specifica: “Piaggio ha confermato il vecchio piano industriale di investimento di 12 milioni di euro per la ristrutturazione dei capannoni di Mandello, che saranno, però riferiti al biennio 2012-2013”. Dadati aggiunge una nota sugli ammortizzatori sociali: “Chi non potrà essere prepensionato nei prossimi tre anni o essere messo in mobilità, sarà, comunque, assistito dalla cassa integrazione straordinaria di dodici mesi”.

Spiega il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Giulio De Capitani (Lega): “È stato un incontro informale, ma propedeutico ad affrontare la crisi che sta attraversando la Moto Guzzi. L’aspetto più positivo da sottolineare è che la proprietà ha garantito la presenza produttiva sul territorio, a fronte anche di un piano di investimenti notevole”. De Capitani, come Castelli, è lecchese di origine e tiene a precisare che “per me la Moto Guzzi, in qualità di Presidente del Consiglio Regionale, rappresenta un’identità territoriale, ma come per tutti i cittadini di Lecco, l’Azienda non è Guzzi, bensì Güzzi, con la ü lombarda”.

È meno tranquillo il sindaco di Mandello del Lario: “Non è cambiato nulla sugli esuberi. Restiamo preoccupati, perché il piano industriale è lo stesso presentato due anni fa. Apprezziamo il fatto che Colaninno abbia deciso recuperare l’investimento di dodici milioni di euro, seppur all’interno di un piano quinquennale. Siamo anche felici di sapere che il Gruppo piaggio investirà risorse per potenziare lo sviluppo del Marchio, ma non ci convince il trasferimento della progettazione a Noale. Speriamo che pur partendo da Noale lo sviluppo, possa mantenere un legame con Mandello”. Rassicura, però Dadati: “All’interno del polo di eccellenza del mercato di Provincia, Camera di Commercio di Lecco e Regione Lombardia si sono già attivati con un’unità di crisi con il compito di affiancamento dei lavoratori che perderanno il posto alla Moto Guzzi e farà sì che possano, comunque, continuare lavorare nel settore della moto e, magari, nell’indotto Moto Guzzi, attraverso dei corsi di formazione”. Insomma è volontà delle istituzioni salvaguardare tutti i dipendenti della Casa dell’Aquila, ma ora dopo l’accordo con i Politici, Colaninno dovrà trovare un’intesa con il sindacato FIOM-CGIL per definire come gestire gli esuberi, causati dal trasferimento della progettazione.

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