20 October 2009

Moto Guzzi: il Comune di Mandello resiste, la Provincia di Lecco cerca l’accordo con Piaggio

Comune di Mandello e Provincia di Lecco divisi sulla Moto Guzzi. Piaggio incontrerà le istituzioni il 23 ottobre.

Moto guzzi: il comune di mandello resiste, la provincia di lecco cerca l’accordo con piaggio


Il Comune di vuole la fabbrica di Mandello del Lario come prima. La Provincia di Lecco si accontenta di salvare l’occupazione.

Mandello del Lario (LECCO) 20 ottobre 2009
– I motori della Moto Guzzi non saranno più prodotti nella fabbrica lecchese, come avveniva prima dell’avvio della ristrutturazione dello stabilimento industriale di Mandello del Lario, attualmente chiuso per i lavori in corso. Saranno invece realizzati nei capannoni Aprilia di Noale (Venezia), oppure in quelli Piaggio di Pontedera (Pisa). Anche la progettazione, trasferita a Noale, a quanto pare non tornerà più a Mandello. Tuttavia il sito produttivo lariano non sarà chiuso, ma resterà aperto e ospiterà le linee di montaggio della Moto Guzzi. Il Sindaco di Mandello del Lario, Riccardo Mariani della lista civica di centro-sinistra Casa Comune per Mandello Democratica, si è battuto a lungo affinché lo stabilimento della Moto Guzzi presente sul territorio del suo Comune non diventasse solo una sede di rappresentanza del Marchio dell’aquila, ma restasse a tutti gli effetti un sito produttivo.

Nel tenere il muso duro con la dirigenza del Gruppo Piaggio, proprietario del Marchio Moto Guzzi, Mariani è stato a lungo spalleggiato dal rappresentante di Lecco del sindacato Fiom-CGIL, Mario Venini, il quale, sinora, ha fatto tutto il possibile per far sì che il motore delle Guzzi, i suoi progettisti e nel complesso tutta la forza lavoro della Casa di Mandello, restassero nel Lecchese. L’ultima riunione tra Fiom e Piaggio, tenutasi lo scorso 22 settembre, si era conclusa con un nulla di fatto, perché, sia il patronato, sia l’azienda erano rimasti fermi sulle proprie posizioni. Ad oggi sono 130 i lavoratori della Moto Guzzi in cassa integrazione e, come aveva rivelato Mario Venini dopo l’incontro con la prprietà: “cinquanta di essi rischiano il licenziamento, perché nella fabbrica di Mandello non si svolgeranno più le attività che erano all’ordine del giorno prima della ristrutturazione. Anche gli investimenti nella struttura previsti dal piano industriale sono stati ridimensionati: rispetto ai 12 milioni annunciati, Piaggio ha speso circa 1,5 milioni per i lavori di ristrutturazione e spenderà un altro milione per l’adeguamento del tetto alle misure di sicurezza previste dalla legge. Per il resto Piaggio investirà altri quattro milioni circa per la promozione del Marchio Moto Guzzi”.

Mariani non si è arreso e dopo aver fissato con il nuovo piano regolatore che l’area dove si trova la fabbrica della Guzzi debba restare uno stabilimento industriale, ieri ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica indicendo un consiglio comunale aperto, in cui i quattordici consiglieri, qualche politico arrivato da Roma, come il Senatore Antonio Rusconi del PD, e molti cittadini hanno detto la loro. Ha sottolineato Mariani: “La partita non è ancora chiusa. Confermare quella occupata da Moto Guzzi come un’area industriale nel piano regolatore era il primo atto concreto nelle disponibilità del Comune, per contrastare la cessione dello stabile. A parte ciò, al piano di ristrutturazione doveva corrispondere l’investimento annunciato da Piaggio e così non è stato. Per noi la Guzzi deve restare, punto e basta. E non ci accontenteremo di avere una sede simbolica della Casa di Mandello, perché vogliamo che torni come era prima. Abbiamo proposto alla proprietà la possibilità di aprire degli esercizi commerciali, nei pressi dell’azienda, che vendano prodotti griffati Moto Guzzi. Il fatto che l’industria resti sul nostro territorio è importante perché garantisce un determinato indotto in tutta la zona”.

L’assessore provinciale allo Sviluppo Economico e al Mercato del Lavoro Fabio Dadati (PDL), che insieme con il Presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava (PDL), ha seguito in prima persona le trattative con Piaggio per la questione Guzzi, ha ribattuto sulle affermazioni di Mariani dicendo: “Non ci saranno cambiamenti sostanziali rispetto ad oggi. Ormai la progettazione delle moto è stata trasferita a Noale e anche l’assemblaggio dei motori avverrà altrove, a Noale o a Pontedera. Per noi della Provincia conta il fattore occupazionale: Roberto Colaninno ci ha garantito che terrà aperto lo stabilimento di Mandello e questo è l’importante. Il Marchio è di sua proprietà e lui da imprenditore ha il diritto di decidere come organizzare le strutture della sua azienda. Moto Guzzi è in forte perdita e Piaggio ha l’esigenza di razionalizzare le risorse. Ha già cominciato a farlo trasferendo la progettazione e la produzione dei motori. Queste erano le sole condizioni con cui potesse tenere aperto Mandello e bisogna rendersene conto. Perciò, ad oggi, il nostro impegno si rivolge solo all’ occupazione: tratteremo con l’azienda, appoggiati dalle parti sociali, affinché i cinquanta licenziamenti si traducano in trenta prepensionamenti e venti assunzioni confermate. Faremo in modo che Moto Guzzi mantenga un legame con lo storico indotto dei fornitori lecchesi, chiedendo a Colaninno di mantenere una rappresentanza di alcuni ingegneri a Mandello, che facciano da ponte tra la fabbrica lariana ed i progettisti di Noale. Va però specificato che, a questo punto, gran parte dell’indotto è stato già trasferito in Veneto e che nel Lecchese rimane ben poco. Noi non abbiamo voce in capitolo sulla questione, perché Piaggio non ha ricevuto finanziamenti pubblici per l’acquisto o la ristrutturazione di Moto Guzzi e dunque non possiamo avanzare richieste di alcun tipo. Possiamo solo sperare di trovare un accordo, che sembra già ben definito”.

L’intesa potrebbe esserci già il prossimo venerdì 23 ottobre, giorno in cui è previsto l’incontro tra i politici ed i vertici della Piaggio, presso la sede della Regione Lombardia di Milano. Al Pirellone saranno presenti Riccardo Mariani, Daniele Nava, Fabio Dadati, il Sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli (Lega), il Presidente della Commissione attività produttive della Camera Raffaello Vignali (PDL), il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Giulio De Capitani (Leaga) e l’Assessore regionale alla Famiglia e per la solidarietà sociale Giulio Boscagli (PDL). Per conto di Piaggio, saranno presenti il presidente Roberto Colaninno e il responsabile delle relazioni istituzionali Del Zio.

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