di Giorgio Sala - 25 May 2019

Nakagami: "Sono cresciuto molto, il Mugello tra le mie piste preferite"

Il pilota giapponese, al suo secondo anno in MotoGP, ci racconta come è cambiato dopo una stagione da rookie con il Team LCR. Tra obbiettivi stagionali e ottimi risultati, Nakagami parla anche del suo rapporto con i giovani piloti giapponesi del Motomondiale

Presso la sede GIVI di Flero (BS), abbiamo avuto modo di intervistare Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami. Il pilota giapponese, al suo secondo anno in MotoGP, sta davvero superando le aspettative: fatta eccezione per la caduta a Le Mans, il giovane pilota Honda ha sempre terminato in top 10 nelle gare in Qatar, Argentina, Texas e Spagna. Attualmente occupa il l'11° posto nella classifica generale della MotoGP.

Un inizio di stagione incredibile per te, sempre in top 10! Purtroppo poi c’è stato lo “zero” di Le Mans, pensi sia stata colpa della gomma anteriore?
“Si un inizio davvero buono! Anche se ero l’unico a montare una gomma anteriore media, la mia scelta sarebbe ricaduta su questa mescola. Sebbene ci fosse molto freddo, la mescola soft la trovo eccessivamente morbida. Sta di fatto che non è per via della gomma che sono scivolato, ho spinto un po’ troppo e sono caduto”.

Cal dice di avere problemi con il feeling della moto. Anche tu hai gli stessi problemi?
La sensazione generale è molto simile, ma sicuramente la 2018 e la 2019 cambiano molto. Non so esattamente quale sia il loro problema. La maneggevolezza è la stessa, non lo sono invece il motore ed alcune quote ciclistiche del telaio. Purtroppo non posso dire niente sull’attuale Honda perché sono concentrato sul mio progetto, che mi vede sulla 2018”.

Come ti senti al tuo secondo anno in MotoGP? Quanto sei cresciuto tu, e quanto è cambiata la moto?
Un anno di esperienza in MotoGP con questo team mi ha aiutato tanto. Ho iniziato a capire come gestire tutto il weekend di gara, e soprattutto mi sento più a mio agio sui prototipi da GP. C’è anche da dire che dalla ’17 alla ’18, la RC213V è cambiata notevolmente nel motore. Ho migliorato molto la mia guida, sono più veloce ovunque rispetto alla stagione passata. Sono davvero soddisfatto di essere sempre in Top 10, ed è anche il mio obbiettivo stagionale”.

E come ti senti in vista del Mugello?
Sicuramente punterò alla top 10. Il Mugello mi piace molto, è un circuito meraviglioso. È ottimo anche per il mio stile di guida perché non è “stop and go” ma ci sono curve dolci da fare in 3° e 4°. Sono fiducioso, sento di poter puntare anche alle prime 7 o addirittura 6 posizioni”.

Come commenti l’ottima crescita dei piloti giapponesi nel Motomondiale?
Quei ragazzi sono davvero bravi! Generalmente ci parliamo, capita che alcune volte vengano da me e parliamo di moto e molte volte mi chiedono consigli. Spesso mi chiedono domande sulla MotoGP, e io gli racconto tutto… anche perché dalla Moto3 o Moto2 è quasi impossibile immaginarsi com’è una MotoGP, è tutto troppo diverso!”.

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