a cura della redazione - 04 August 2019

“Mettete troppa enfasi sulla mobilità elettrica”

Un lettore ci scrive per manifestare la sua perplessità riguardo al nostro atteggiamento verso i motori elettrici. Ecco come la vediamo noi

L'opinione del lettore

Caro direttore, vi scrivo perché sono perplesso sull’atteggiamento della rivista verso i motori elettrici. Vi leggo sempre e noto che “spingete”, con sempre maggior enfasi, verso la mobilità elettrica, che nell’urbano ha una sua valenza, ma che sulle moto trovo sia notevolmente acerba. Se per uno scooter un’autonomia di 80/100 km basta per circolare una giornata, in moto dove potremo mai arrivare? E se la si usa anche per fare turismo? Tappe brevi e soste lunghe per ricaricare? I prezzi poi sono veramente ancora alti, anche con gli incentivi. Avete mai realizzato un articolo sullo smaltimento delle batterie al litio? Vi siete mai chiesti come e con quali combustibili (vedi carbone) funzionano le nostre centrali elettriche o quelle straniere da cui compriamo energia?


Benedetto De Simone – email

La nostra opinione

Caro Benedetto, parte della risposta è già nella tua domanda: solo pochissimi anni fa neppure in ambito urbano l’elettrico era vincente. Oggi, come tu stesso ammetti, ha una sua valenza (il 14% dei ciclomotori venduti nel 2018 è elettrico). Nelle città si vedono sempre più fattorini consegnare pizze su scooter elettrici, i servizi di condivisione sono fatti solo, o quasi, da ciclomotori a batteria e le Poste hanno già acquistato un primo lotto di 330 tricicli elettrici e puntano a migliaia di veicoli a emissioni zero. Le moto? A oggi siamo d’accordo con te (0,7% dell’immatricolato). Ma se fra pochi anni fosse disponibile una ramificata rete di punti di ricarica rapida? Prezzi alti anche con gli incentivi: secondo noi sì, ma solo per i veicoli premium. Con la sovvenzione, disponibile a patto di rottamare, i ciclomotori elettrici sono competitivi, anche considerando i consumi irrisori. Batterie e centrali: le prime, se smaltite legalmente possono diventare una risorsa; secondo il Gestore dei servizi energetici, l’elettricità italiana nel 2017 è stata prodotta per il 42,3% da gas naturale, per il 36,6% da fonti rinnovabili, per il 13,7 dal carbone, per il 3,7 dal nucleare (importato) e per lo 0,75 da olio combustibile. Poi, è più facile monitorare le una centrale, che migliaia di motorini nel centro di una grande città.

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