di Beppe Cucco - 20 June 2019

Radar “anti-incidenti” sulle Kawasaki del futuro

Oltre al radar anteriore in grado di interagire con acceleratore e impianto frenante, per regolare la velocità della moto in base a quella dei veicoli che la precedono, Kawasaki sta studiando anche un radar posizionato nella parte posteriore

Come già sta succedendo nel campo auto, nei prossimi anni i sistemi di sicurezza passiva potrebbero diventare standard anche sulle moto. Ducati e KTM hanno comunicato che entro il 2020 sulle loro moto arriverà il "radar anti-incidenti"; Suzuki ha brevettato un dispositivo simile, Harley-Davidson la frenata automatica d'emergenza; Honda un sistema di telecamere giroscopiche… Dei disegni depositati per un brevetto ci mostrano che anche Kawasaki è al lavoro in questo campo.

La Casa di Akashi ha brevettato infatti una sua versione del radar “anti-incidenti”. Molte delle proposte viste finora, se pur con delle piccole differenze tra di loro, sono praticamente le stesse e derivano dalla tecnologia utilizzata nel mondo auto: un radar montato nella parte anteriore della moto che misura la distanza dai veicoli che lo precedono. Con questa tecnologia si potrebbe dunque pensare di importare il cruise control adattivo anche sulle moto, in quanto ci penserebbe la centralina elettronica a dosare il gas e ad agire sull’impianto frenante. L’aspetto interessante in questo brevetto Kawasaki è il radar rivolto all'indietro (un dispositivo simile a quella che Bosch sta sviluppando per Ducati e KTM). Come quella anteriore, l'unità posteriore monitora la distanza e la differenza di velocità tra la moto e il veicolo dietro di essa. Il radar posteriore non è collegato però al cruise control e all’impianto frenante, ma serve solo per avvisare il motociclista se un veicolo che lo segue si sta avvicinando troppo velocemente. Nascondere il radar posteriore dovrebbe essere relativamente semplice: nelle immagini vediamo una Vesys 1000 con l'accessorio posizionato appena sotto il fanale posteriore (n. 62 nelle immagini che trovate in cima all'articolo: qui sotto alcune delle soluzioni di Bosch per le moto del futuro).

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