di Giorgio Sala - 31 October 2018

L'era del bicilindrico Ducati finisce, il dominio di Rea continua

Le pagelle della SBK a Losail premiano ancora una volta Rea dopo un GP del Qatar "mutilato". Il bicilndrico Ducati saluta il Mondiale SBK con un Davies 2° assoluto ma anonimo in gara, Sykes dice addio alla Ninja con una Superpole, mentre Melandri...

Jonathan Rea: 10

Tom Sykes: 9

Alex Lowes: 8

Eugene Laverty: 8

Loris Baz: 7,5

Marco Melandri: 6

Chaz Davies e Michael Van Der Mark: 5

Altri piloti

  • Jake Gagne: 7
  • Toprak Razgatlioglu: 6
  • Gabriele Ruiu: 6
  • Lorenzo Savadori: 5,5
  • Leandro Mercado: 5
  • Xavi Forès: 5
  • Romàn Ramos: 5
  • Maximilian Scheib: 3
  • Leon Camier: 3

Menzioni speciali

Sandro Cortese è Campione del Mondo Supersport

Il tedesco arriva nella “classe intermedia” della WorldSBK come rookie di lusso, dato che lui può contare sul suo curriculum un Titolo Iridato nella Moto3. A Phillip Island esordisce con il podio, la prima vittoria arriva ad Aragon e da lì è battaglia con Cluzel e Mahias. Nessun ritiro, i suoi peggiori risultati sono due sesti posti a Portimão e Assen mentre i podi complessivi in stagione sono 8 di cui due vittorie. Una striscia di risultati che gli permettono di laurearsi Campione del Mondo Supersport 600 2018. Cortese è il terzo pilota della storia a vincere un Mondiale con i prototipi e con le derivate di serie: prima di lui solo Kocinski e Biaggi.

Direzione Gara

Inutile dire che i protagonisti di questo weekend sono due: il maltempo e la direzione gara. Il primo sta diventando un grosso problema a Losail, sia tra le derivate sia nel Motomondiale. Nonostante gli sforzi di asciugare la pista, la Race Direction non può fare altro che ritardare l’inizio della Supersport 600 che corre su un tracciato veramente al limite: in alcune curve dei canali d’acqua attraversano la pista. Posticipare la gara a domenica avrebbe significato rivedere la logistica di tutte le squadre, un costo davvero alto per i team della WorldSBK. Quindi, the show must go on, anche perché un Mondiale Supersport assegnato “a tavolino” sarebbe stato oggetto di numerose polemiche e critiche. E visto che in SBK i titoli costruttori e piloti sono già stati vinti da Rea e Kawasaki, è stato preferito evitare rischi inutili riportando piloti e moto sani e salvi a casa.

Ducati e la sua ultima gara con il V2

Finisce l’era del bicilindrico per Ducati. La Panigale è stata l’unica moto a non vincere un titolo Mondiale: la colpa non è sicuramente di Borgo Panigale, e nemmeno dei suoi piloti. Vincere o perdere fa parte del gioco e dipende da moltissimi fattori, e come ha dichiarato Dall’Igna ad inizio stagione: “la Ducati è stata l’unica moto che ha dato filo da torcere a Kawasaki nell’era di Jonathan Rea”. E anche quest’anno Davies termina la stagione al 2° posto. La Panigale V2 va in pensione con 107 podi in SBK e 28 trionfi, mentre l’era del bicilindrico Made in Borgo Panigale si chiude con 14 Mondiali SBK e 5 Titoli in STK 1000.

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