di Beppe Cucco - 10 August 2018

"Outrun" proietta nel futuro gli anni '80

È una Yamaha XSR700 trasformata dai customizzatori portoghesi di Ton-up Garage in una moto che sembra uscita da un film futuristico del secolo scorso. L'intera carenatura è realizzata a mano in alluminio. Ecco le foto e il video

Ritorno al futuro

L'ultima nata della famiglia Yamaha Yard Built arriva dal Portogallo ed è opera dei ragazzi dell'officina di customizzazioni Ton-up Garage. "Outrun" è una XSR700 che vuole proiettare gli anni '80, fatti di colori fluo e luci al neon, nel futuro. Con questa moto i customizzatori portoghesi hanno voluto dimostrare la versatilità della famiglia Sports Heritage della Casa di Iwata trasformando la moto di serie in un pezzo che sembra uscito da un film della fine del secolo scorso. Sulla Outrun i ragazzi hanno trasportato la loro visione del futuro: brutale, freddo e tagliente. Prima di entrare nei vedere i dettagli, passiamo la parola a Daniel, di Ton-up Garage, che ci presenta la moto e i suoi segreti.

Look retrò, soluzioni futuristiche

Gli appassionati dei film degli anni '80 avranno sicuramente familiarità con look di questo tipo, fatti di linee spigolose e appuntite e colori fluo. Tutta la carenatura della moto è stata realizzata a mano, in alluminio, saldando fra loro dei poligoni. Una volta terminata l'opera, a tutte le sovrastrutture è stata applicata una finitura spazzolata e passato uno strato di vernice trasparente, prima di ricoprire il tutto con vernice bianca e giallo fluo.

Nuovi i cerchi, pieni, e l'impianto di scarico, realizzato artigianalmente in acciaio inossidabile; il terminale corto, con griglia di protezione, trova posto nella parte inferiore della moto, sotto alla pedana destra. Costruita in officina anche la nuova sella, composta da una zona centrale nera e un'imbottitura laterale giallo fluo, entrambe con cuciture a vista. Affogati nella maschera frontale e nel codino, i fari full-LED sono invisibili di giorno, ma creano uno spettacolare gioco di luci al calar delle tenebre. Al posto degli specchietti retrovisori troviamo una telecamera, che proietta ciò che succede dietro alla moto direttamente sulla strumentazione, davanti agli occhi del pilota.

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