Prova BMW R 1200 GS Adventure
Fuoristrada?
Soddisfa chi ama i viaggi su asfalto o su sterrato? Leggendo la cartella
stampa verrebbe da pensare che sia più incline al tassello: pedane extralarge,
protezioni ovunque per non rimanere a piedi se il brecciolino gioca brutti
scherzi e borse indistruttibili in acciaio inox, a prova Dakar e dintorni.
Insomma, un panzer pronto a tutto. Eppure...
Mulattiere? Certo che no
Eppure è così grossa, così alta, così pesante in versione full optional
(come l’abbiamo provata noi), che diverte meno dove l’aderenza è
precaria.
Viene ancora meno voglia di mettersi in gioco e di osare fuori dalle
statali d’asfalto. Il parabrezza più esteso ti protegge, ma ti
separa
ancora di più da quella terra che invece vorresti sentire più tua, più
amica. Il serbatoio maggiorato da 33 litri è un blocco psicologico -oltre
che pratico- che raffredda i bollenti spiriti fuoristradistici.
L’altezza da terra è così elevata da metterti in imbarazzo quando devi
fare inversione di marcia o quando devi arretrare in “punta di
piede”
quel mezzo metro necessario per ripartire.
Il punto, allora, è di partenza, ovvero chiarire cosa s’intende
per
Adventure. Mulattiere? No di certo. Sterrati in mezzo al bosco?
Nemmeno.
Qui si parla di avventura in stile africano. Dove il nero terreno è
sostituito da sterrati compatti, una terra così battuta da divenire
durissima sotto le ruote. Specie dopo svariate ore di viaggio, quando
l’assuefazione ti porta a guidare come se stessi su asfalto. Qui
l’Adventure
è impagabile. La senti più tua: sai che avrai almeno 450 km di autonomia,
sai che se cadi, non la danneggerai in modo irrimediabile perché ha
quei lunghi tubi (di serie) intorno al serbatoio, sai che così riparato
dall’aria potrai tenere medie elevate senza stancarti.
Sai che viaggiando seduto così distante dalle pedane ti affaticherai
meno le gambe e il fondoschiena.
Quando sarà il momento di alzarti sulle pedane, lo farai in scioltezza.
Insomma, capirai quella scritta sul serbatoio, farai tuo il concetto
di Adventure per come lo intendono i progettisti BMW e la stragrande maggioranza
degli enduristi nordici: avete visto i motociclisti che si imbarcano
a Genova sulle navi per l’Africa?
Gli accessori? Di tutto e di più. BMW è maestra nel coccolare il proprio
cliente e anche in questo caso è possibile darci dentro (a patto di
smagnetizzare
una robusta carta di credito). I colori? Solo due. Bianca o grigia,
con - in entrambi i casi - il “sotto” nero (parte del serbatoio,
guance
laterali, cerchi).
Stona, invece, il portapacchi in tubi d’acciaio: è molto
“high-tech”
ma poco “nice”.
Digerisce tutto
E a chi dell’Africa non frega niente? Avrà fra le gambe una moto ancora
più esclusiva della GS, più protettiva, e con la sella decisamente più
alta, che ti fa sentire più “importante”. E’ un modo
di andare molto
particolare, che può far dubitare sulla carta, ma che conquista appena
lo si conosce.
In città la si odia se non si è dei giganti, ma sulla distanza la si apprezza.
Le ginocchia sono meno raccolte e ci si affatica meno. Il
motore
è potente. C’è una bella seduta col manubrio largo (ci si incastra dentro
e lì si rimane).
Il rumore allo scarico è gustoso quando sale di regime. L'imbottitura
della sella è davvero piacevole da "gustare" attraverso le natiche.
Il rigore direzionale garantito dal Telelever è buono.
Le differenze rispetto alla normale GS? Più protezione, sia al busto
sia alle gambe grazie al nuovo cupolino, al serbatoio più grande e
alle alette supplementari, montate in congiunzione col serbatoio. C’è
anche qualche giro d’aria ad altezza viso col parabrezza tutto in avanti,
ma non così accentuato da dare fastidio.
Il motore spinge bene ma, soprattutto, è gustoso: non poca cosa di
questi tempi dove è più difficile offrire personalità che cavalleria; però
ci piacerebbe una sesta marcia più lunga per farlo frullare meno e avere
minori di vibrazioni ai regimi medio-alti. Cambio e trasmissione
sono BMW, ovvero nettamente più rumorosi e meno precisi rispetto alla
concorrenza
(vedi KTM Adventure). Ma anche qui è questione di abitudine: fatto
il “callo”, sembra tutto normale. Sulla 1200 GS, le cose sono
migliorate
parecchio rispetto al passato (anche se la moto si è stradalizzata) e quindi
vale la pena rileggersi quanto abbiamo scritto in quella prova (luglio
2004).
Discorso freni: solita leva libera nel primo tratto di corsa e poi subito
dura, con una percezione di grande frenata. Premia la potenza e non
la modulabilità. L’ABS è escludibile (d’obbligo in fuoristrada),
ma anche in questo caso quanto abbiamo provato sull’ultima KTM Adventure
ci fa pensare che Bosch e Brembo abbiano fatto un ottimo lavoro segnando
uno step in più, a favore dell’austriaca.
Discorso borse: su questa versione abbiamo provato quelle squadrate
di metallo. Non sono il massimo esteticamente, ma la loro fattura e il
loro funzionamento sono impeccabili. In più hanno il vano di carico regolare,
vale a dire che ci stanno più cose e meglio sistemate.
Il passeggero sta seduto comodo e non troppo rialzato rispetto al pilota.
Al massimo si lamenterà delle maniglie troppo sottili ricavate nel portapacchi.
In sintesi
LA SCHEDA
Motore: a 4 tempi, bicilindrico
boxer, alesaggio per corsa 101x73 mm, cilindrata 1.170 cc, rapporto di
compressione 11,0:1 distribuzione monoalbero e comando ad aste e bilancieri,
4 valvole per cilindro, diametro valvole 36 mm aspirazione e 31 mm scarico,
raffreddamento misto aria/olio, potenza max 100 CV (74 kW) a 7.000 giri,
coppia max 11,72 kgm (115 Nm) a 5.500 giri. Euro 3. Lubrificazione:
a carter umido con pompa trocoidale. Alimentazione:
iniezione elettronica; capacità serbatoio
carburante 33 litri compresa la riserva. Accensione:
elettronica digitale; 2 candele ND per cilindro.
Impianto elettrico: batteria 12V-14Ah,
alternatore da 720 W, avviamento elettrico. Trasmissione:
primaria a ingranaggi a denti dritti, rapporto 1,823; finale ad albero
cardanico e coppia conica, rapporto 2,285. Cambio:
a 6 marce. Valore rapporti: 2,277 in prima, 1,583 in seconda, 1,259 in
terza, 1,033 in quarta, 0,903 in quinta, 0,805 in sesta. Frizione:
monodisco a secco da 180 mm con comando idarulico.
Telaio: traliccio di tubi con motore
in funzione portante; inclinazione cannotto di sterzo 26,2°, avancorsa
97,6 mm. Sospensioni:
anteriore Telelever, forcella con steli
da 41 mm e ammortizzatore regolabile in precarico della molla, escursione
ruota 210 mm; posteriore Paralever, forcellone monobraccio con
monoammortizzatore
regolabile in precarico molla e freno idarulico in estensione, escursione
ruota 220 mm. Ruote:
a raggi incrociati, anteriore 2,50x19”, posteriore 4,00x17”;
pneumatici
ant 110/80-19, post 150/70-17. Freni:
ant a doppio disco da 305 mm con pinza a 4 pistoncini; post a disco da
265 mm con pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza
2.250, larghezza totale 955, interasse 1.511, altezza sella 910-890, peso
con pieno carburante 256 kg. Prestazioni:
velocità max oltre 200 km/h.
Manutenzione:
Tagliando: ogni 10.000 km. Lubrificazione:
olio multigrado SAE 10W-40; sostituzione ogni 5.000 km. Distribuzione:
gioco valvole a freddo: aspirazione 0,15-0,20 mm; scarico 0,25-0,30 mm.
Pneumatici:
pressione ant 2,25 bar, post 2,50 bar (in coppia post 2,80).
Dati anagrafici:
Costruttore: BMW Motorrad, tel 0049/893820.
Importatore: BMW Motorrad Italia, via
Unione Europea 1, 20097 San Donato Milanese (MI), tel 02/51610111. Gamma
colori: bianco (sella nera/rossa; protezione
ginocchia nera), grigio metallizzato(sella nera/grigia; protezione ginocchia
oliva).
Inizio vendite: marzo 2006. Garanzia:
2 anni.
Prezzo: 14.850 euro, chiavi in
mano.
Optional e prezzi (in euro):
cromatura scarico 100; manopole riscaldabili 210; on board computer 160;
fari supplementari 300; indicatori di direzione bianchi 35; antifurto 200;
BMW integral ABS Sport 1.215; supporto per valigie in alluminio 290.
Il banco
Sul nostro banco prova il propulsore della nuova Adventure praticamente
conferma i dati di potenza e coppia del motore GS 1200.
Il miglioramento di 2 CV è da ricondursi a normali differenze di
produzione.
I grafici rilevano due “buchi” che corrispondono ad altrettanti
picchi
di incremento della potenza; avvertibile su strada quello intorno ai 4.500
giri.