di Giuseppe Cucco - 22 June 2018

"Lorenzo? Una grossa perdita per Ducati. Meglio averlo con noi!"

Di questa opinione Pirro, che sostiene che ora Lorenzo ha "capito" la Desmosedici GP ed è imbattibile. Michele aggiunge che per la Casa di Borgo Panigale sarebbe stato meglio averlo nel Team piuttosto che contro. Anche Max Biaggi la pensa così

"Da una parte sono felice che ora Lorenzo riesca ad esprimere il suo talento con la nostra moto. Dall’altra mi dispiace perché alla fine è arrivato con qualche settimana di ritardo e questo ha fatto si che le strade si divideranno. La Ducati è una moto particolare. Quello che è stato fatto con Lorenzo è stato fargli capire che ci voleva del tempo. Sono stati poi messi insieme una serie di particolari che hanno fatto esprimere il potenziale del pilota unito a quello della moto. Fino a poco tempo fa, Lorenzo non riusciva a farlo perché voleva guidare come si ricordava, come era la sua abitudine. Ma con il passare delle gare gli abbiamo spiegato che la moto doveva essere condotta in un certo modo, poi abbiamo lavorato dal punto di vista dell’ergonomia e consigliato di usare la forza di tutto il corpo e meno quella della sola parte superiore. La velocità come pilota ce l’ha sempre avuta, gli mancava la costanza dovuta al fatto che guidava la Ducati in modo innaturale. Quando uno ha la velocità devi metter a posto solo alcuni parametri. Grazie a quanto fatto dal Test Team, dagli ingegneri, alla fine ha vinto due gare di fila. Peccato che poi le nostre strade si sono divise. Comunque noi non abbiamo mai mollato. Abbiamo dato il massimo quando tutto era buio. Infine un particolare, penso si sia sentito più sereno dopo aver trovato una sistemazione per il futuro. Il discorso moto ha fatto al differenza ma, di più, il fatto che dopo Le Mans era più tranquillo per aver trovato l’accordo con Honda. Ha detto, ‘adesso guido libero senza dover dimostrare nulla’. Questo credo abbia fatto la differenza".

"Il mercato piloti andrebbe deciso da metà stagione in poi"

Prima di chiudere Pirro aggiunge anche una sua riflessione sul mercato piloti: "Con il mercato che si chiude a stagione appena iniziata i piloti che si possono mettere in luce durante la stagione non hanno molte possibilità. Il mercato si fa sulla stagione passata e non su quella in corso che ha ancora tanto da dire. Io credo che le decisioni vadano prese da metà stagione in poi; ci dovrebbe essere una regola che imponga questa cosa. Credo che gli organizzatori debbano agire sotto questo punto di vista. È anche brutto, come nel nostro caso, dover pensare sin dai primi GP che l’anno prossimo un pilota vada in un altro team e porti le nostre conoscenze ai rivali. È una situazione brutta che non fa lavorare sereni, è un nascondersi per evitare che poi i nomi, già di altri team, non si portino via informazioni. Non è il nostro caso ma spesso è così. Ad esempio in Catalogna la festa per la vittoria è stata un po’ rovinata dal pensiero del prossimo anno. Io stesso, teoricamente parlando, che inizio a correre a giugno e poi faccio una gara ad agosto, con il mercato già chiuso a marzo non posso certo avere l’attenzione di alcuna scuderia”.

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