di Nicolas Patrini - 13 May 2018

Sofuoglu abbandona la griglia al via: addio anticipato a Imola

A 33 anni e 5 Titoli Mondiali nella Supersport 600, il pilota turco ha deciso di abbandonare la gara ancor prima della partenza. L'addio è avvenuto pochi istanti prima della gara

Lascia un'impronta indelebile nella Supersport

L’annuncio doveva arrivare già durante il GP d’Olanda, ma Kenan Sofuoglu ha aspettato la settimana del Gran Premio d’Italia per la comunicazione ufficiale. Quello di Imola doveva essere l'ultimo GP, ma il pilota turco ha deciso di abbandonare la gara e salutare tutti poco prima dell'avvio. Troppa la tensione emotiva, enfatizzata dalla voce spezzata durante l'intervista pochi istanti prima del via. Terza casella sulla griglia vuota e saluti: Kenan rientra al box visibilmente emozionato, accolto da applausi e abbracci. Ecco le sue parole prima della gara:

"Sono emozionato, correrò come ho sempre fatto ma stavolta è diverso. Voglio abbracciare e ringraziare tutti. La mia 'famiglia' continuerà a correre e sono certo che il team farà bene. Voglio ringraziare chi ha creduto in me, mi ha supportato e accompagnato in questo percorso. Oggi è il compleanno della mia mamma, voglio farle gli auguri e, in questa occasione, dedicarle un saluto speciale".

Una carriera gloriosa

La carriera di Kenan Sofuoglu nel Mondiale Supersport inizia nel 2003 quando esordisce a Valencia come Wild Card. Le due stagioni successive le passe nella Coppa FIM Superstock 1000 dove conclude 3° nel 2004 e 2° nel 2005. È nel 2006 che il pilota turco, allora 22enne, approda nella World Supersport come pilota ufficiale con il Team Ten Kate Honda: chiude al 3° posto, lo stesso risultato (con lo stesso team) lo ottiene l’anno successivo.

Il primo titolo iridato in Supersport arriva nel 2007 in seguito ad una stagione straordinaria, che si rivelerà la migliore della sua carriera: 8 vittorie, 3 secondi posti, un solo terzo posto e un ritiro su 13 gare. Il Team Ten Kate Honda decide di promuoverlo in Superbike, affiancandolo a Carlos Checa e Ryuichi Kiyonari: la stagione nella massima serie è difficile, tanto che il miglior piazzamento è un 9° posto a Magny Cours. È evidente che la Superbike non è una classe idonea a Sofuoglu, che per l’ultimo appuntamento stagionale, a Portimão, si scambia la sella con Jonathan Rea (all’epoca pilota della WSSP). Il pilota turco segna il suo ritorno in Supersport alla grande: pole, giro veloce e vittoria.
 Nel 2009 ritorna come ufficiale del Team Honda Ten Kate. A fine anno è 3° e, riconfermato dalla squadra, ripaga gli olandesi e Honda col secondo titolo Mondiale della sua carriera.



Il 2010 è infatti eccezionale: con 3 vittorie, 7 secondi posti e 3 terzi posti il pilota turco ottiene 13 podi su 13 gare disputate in stagione, prestazione che gli vale il secondo titolo nel Mondiale Supersport insieme a Honda e al Team Ten Kate. Sempre in quell’anno, Sofuoglu fa il suo esordio nel Motomondiale come Wild Card a Portimão e Valencia in Moto2, prendendo il posto dello scomparso Shoya Tomizawa. Nonostante il ritiro in Spagna, in Portogallo chiude 5° e il team Technomag-CIP vuole confermarlo per la stagione successiva.
 Nel 2011 Kenan Sofuoglu decide dunque di passare ai prototipi della Moto2, che montano lo stesso motore 600 della Honda CBR con la quale ha vinto due Mondiali Supersport. Nonostante un 2° posto ad Assen, Kenan Sofuoglu termina con solo 3 posizioni in Top 10 e salta 3 gran premi per un infortunio.

Dopo la parentesi sui prototipi del Motomondiale, Kenan Sofuoglu ritorna nel Mondiale Supersport nel 2012 ma stavolta è in sella alla Kawasaki del Team Lorenzini: il pilota turco dimostra di avere un ottimo feeling con la moto della Casa di Akashi e con 10 podi (di cui 4 vittorie) su 13 gare si porta a casa il 3° titolo Mondiale nella categoria: si tratta del primo titolo piloti vinto da Kawasaki dal 2001 con Andrew Pitt. Nel 2013 corre sempre con una Kawasaki, ma è quella del team indiano MAHI Racing con cui ottiene il 2° posto in classifica.

Nel 2014 approda nel Team di Manuel Puccetti, ma non riesce subito ad esprimere tutto il suo potenziale: termina 8°. L’anno successivo, nel 2015, il duo Puccetti – Sofuoglu inizia ad ingranare la marcia giusta e diventa una coppia di successo: il pilota di Adapazarı conquista il 4° Campionato nella classe Supersport grazie a 5 vittorie e 4 secondi posti. Anche il 2016 è un anno glorioso per il team italiano e per il turco, ma non è iniziato nel migliore dei modi: il suo rivale di stagione era proprio nel suo stesso box, si trattava dell’elvetico Randy Krummenacher, arrivato dalla Moto2 e subito a suo agio sulle derivate sportive di media cilindrata. Kenan però non si perde d’animo, e grazie a performance di rilievo riesce a portarsi a casa il 5° Titolo Mondiale nella Classe Supersport.

Si tratterà dell’ultimo successo iridato per l’ormai Pentacampione: il 2017 è un anno di sofferenza per Sofuoglu, ma anche di performance fuori dal comune. A causa di una brutta caduta durante un allenamento invernale, Sofuoglu salta sia la 1a che la 2a gara stagionale; rientra ad Aragon ma non termina la corsa. Dopo una pausa di due settimane tra l’appuntamento aragonese e quello olandese, Kenan si risveglia e ritorna il Campione che tutti conoscono: vince quattro gare consecutive (Assen, Imola, Donington e Misano) portandosi così a soli 5 punti da Lucas Mahias, in quel momento leader del Mondiale. Dopo la gara del Lausitzring il gap è di un solo punto, e dopo il GP di Portimão arriva il sorpasso su Mahias: Kenan Sofuoglu è tornato in vetta alla classifica generale. Arriva il weekend di Magny-Cours, il punto di svolta della stagione (e della carriera) di Sofuoglu: durante le qualifiche il pilota turco cade rovinosamente e si frattura il bacino in diversi punti. Salta dunque il GP di Francia e Spagna, nei quali Mahias raccoglie in totale 24 punti e si riporta davanti a Sofuoglu con 21 lunghezze di margine prima dell’ultimo gran premio della stagione. Kenan si presenta a Losail, dopo circa 1 mese dall’incidente di Magny-Cours, e lotta con le unghie e con i denti per il Mondiale. Mahias termina 1° e diventa Campione del Mondo, ma gli applausi sono tutti per Sofuoglu che raggiunge il 3° posto prendendosi un’innumerevole quantità di rischi: se fosse caduto, avrebbe rischiato delle lesioni permanenti alla spina dorsale. Per questo motivo il 2017 è stato l’anno che racchiude tutto quello che si deve sapere di Sofuoglu: un pilota dal talento straordinario, che ha affrontato enormi difficoltà nel modo più difficile e coraggioso, aggiunta a quel pizzico di “follia” agonistica che l’ha sempre caratterizzato (nel bene e anche nel male) in tutta la sua carriera. Nel 2018 la situazione è simile a quella della stagione precedente: si infortuna a Phillip Island durante le qualifiche, tuttavia decide di correre lo stesso nonostante avesse una ferita che percorresse tutto il fianco sinistro e riesce a chiudere 13°. Per quella stessa ferita salta le gare di Buriram e Aragon, l’annuncio del ritiro era previsto ad Assen ma invece è stato posticipato ad Imola dove correrà in sella alla Kawasaki ZX-6R di Puccetti, davanti al pubblico italiano, per l’ultima volta nella sua splendida carriera.

Numeri e statistiche di Sofuoglu in WSSP

  • Nasce ad Adapazarı (Turchia) il 25 agosto 1984
  • Esordisce nel Mondiale Supersport nel 2003 a Valencia
  • È il pilota con più titoli mondiali vinti nella Supersport: 5
  • Ha vinto 43 delle 125 gare disputate in Supersport (34,4%)
  • Ha ottenuto 85 podi in 125 gare disputate in Supersport (68%)
  • Detiene il maggior numero di Pole conquistate in Supersport: 34
  • Detiene il maggior numero di giri veloci siglati in Supersport: 31

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